martedì 15 febbraio 2022

RECENSIONE L’Amore ai tempi del Corona: Memorie dal sottovuoto - Il Lockdown e altre storie sentimentali DI MATTEO CAIO BASILE

 




 

 

TRAMA

 

In un’epoca, quella di oggi, dove l’incertezza ha preso il posto della normalità, resta un punto fisso nella vita degli uomini: l’Amore. Tra le poesie di questa raccolta ne ritroviamo le infinite sfaccettature, ricostruendo i frammenti delle nostre esistenze, spezzate e frantumate dalla precarietà dei nostri giorni. Il virus contro il quale stiamo combattendo non è riuscito ad infettare le nostre anime, che ancora aspirano a stare unite e a confondersi in interminabili abbracci.

 

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RECENSIONE

 

Una raccolta poetica che stupisce, perché esula, appunto, da racconti brevi o romanzi sul Coronavirus, ma stavolta ci appassiona e ci fa riflettere grazie alla vena poetica di un autore che analizza il periodo tragico che stiamo vivendo. Ma non con la solita tristezza e disperazione, perché il suo messaggio esorta a trarre beneficio da quel sentimento, che il virus e la pandemia non sono ancora riusciti a cancellare dalla faccia della terra. Di cosa parliamo? Ovviamente dell’amore, a causa del virus sono stati debellati carezze, abbracci, baci, strette di mano per evitare ogni tipo di contagio, ma alla fine niente ha ucciso l’amore che è dentro di noi, anzi l’astinenza da simili effusioni ci ha reso, sì, fragili e afflitti, ma anche più forti. Già, perché abbiamo scoperto che le piccole cose e i gesti spinti da sentimenti sono ciò che veramente conta nella nostra vita. Finalmente ci siamo accorti dell’importanza di quello che abbiamo sempre avuto, senza accorgercene e che ora ci manca per cause di forza maggiore.

Versi che inchiodano ognuno di noi a riflettere, a farci un esame di coscienza spingendoci a essere meno egoisti e più altruisti. Ma soprattutto ad aprire gli occhi sulla bellezza della vita.

Poesie che intrecciano dialoghi, pensieri, versi prosastici che riescono a creare visioni d’impatto su liriche dettate dalla pandemia dei nostri giorni, ma che reclamano dentro di loro il vero tesoro, ovvero gli abbracci del mondo.

 

Ecco una poesia fra quelle più significative e intense del libro.

 

In queste moltiplicazioni

di visioni.

In questi lati oscuri

così chiari.

In questi letti pieni

di cuori vuoti.

Siamo diventati tutti

coltivatori diretti.

Di sogni.

Chissà quando tornerà

il futuro

di tanto tempo fa.

 

FRANCESCA GHIRIBELLI

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