sabato 19 febbraio 2022

RECENSIONE Anni di vetro: Appunti di un viaggio d'amore e disamore (1981 - 2018) di Antonello Damiani

 




 

 

TRAMA

 

Sono nato in un piccolo paese della provincia aquilana, fra case arroccate nell'alta collina ai piedi del Gran Sasso. Picenze di Barisciano il suo nome: origini normanne e anni di sviluppo come feudo aragonese e spagnolo. E' stato distrutto dal terremoto del 1703 e poi ricostruito. Il territorio del paese è formato da tre località collegate tra loro da un'unica strada, sono venuto al mondo in una casa della frazione Villa di Mezzo, il 16 maggio 1959. Tre borghi, un paese e una provincia di nuovo in balia del terremoto, quello tragico del 6 aprile 2009. Sin dai primi anni, la mia vita si è ribellata a un errore del codice genetico che ha trovato espressione nella difficoltà di alcuni movimenti. E' una continua ricerca di equilibri imposta dai mutamenti della forza muscolare che con gli anni si affievolisce. L'agonismo fisico ben presto è divenuto ricerca mentale e spirituale che ha trovato ristoro nella lettura di romanzi e poesie. Mi resta quella leggerezza, ora consapevole, di un bambino che si divertiva con i coetanei nelle gare con la bicicletta o nelle partite di calcio.

 

Tutti i libri sono disponibili in formato cartaceo ed ebook su tutti gli store on line e tutte le librerie fisiche con servizio on demand.

 

SITO CASA EDITRICE

 

www.atileedizioni.com

 

LINK AMAZON

https://amzn.to/3sqoNAJ

 

 

 

RECENSIONE

 

Il cuore di un uomo nato in una piccola anima di paese della provincia aquilana. Una terra segnata dal rumore dei danni del terremoto da sempre, ma lui, oltre a vivere le tragiche calamità naturali a cui il suo paesino è destinato, è segnato a vita da un errore che il fato ha voluto infliggere sul suo codice genetico. Un errore che è costato caro alla sua vita, e che lui vive sulla sua pelle fin dai primi anni della sua esistenza e che dovrà sopportare fino al giorno in cui esalerà il suo ultimo respiro. L’autore deve convivere con una difficoltà di movimenti agli arti accettando che il trascorrere degli anni pesi sulla sua forza muscolare rendendola sempre più fragile. Già, un po’ come il vetro, la metafora che usa nel titolo di questo suo libro. Un diario intenso che ci mostra la fragilità, ma anche la costante forza di un materiale come il vetro che può rompersi e scheggiarsi, ma grazie al suo carisma può rinascere dalle sue stesse ceneri. Damiani può essere paragonato insieme alla sua terra costantemente scossa dal terremoto, a un esile giunco che si piega al volere del vento, ma non si spezza e non si spezzerà mai.

Ed ecco che scelgo una delle poesie, magari fra quelle più brevi, ma densa del senso che racchiude la sua poetica e la sua esperienza di vita.

 

Dove volano i gabbiani

sfiorano le onde

nel mare quieto

di pece.

Ali di petrolio

occhi incatenati,

i gabbiani interrogano

la morte.

Mentre noi

con ali di cera

verso il sole

invano voliamo.

 

FRANCESCA GHIRIBELLI

Nessun commento:

Posta un commento