sabato 19 febbraio 2022

Recensione A fuego lento Breaking my chains (Deluxe edition) di A.D. Viga

 



  

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SINOSSI

Raul e Victoria sono una bellissima coppia dalla vita apparentemente perfetta.
Ma quando la porta di casa si chiude, Raul non è più il marito premuroso che si mostra in pubblico, ma diventa dispotico manipolatore e subdolo.
Dopo la scoperta dell'ennesimo tradimento, Victoria decide di fuggire per ricominciare a vivere, ed è proprio a New York che incontra un artista più giovane di lei, che l'aiuterà a rinascere e a spezzare le catene che le avevano impedito di realizzare i propri sogni.
Dal passato però, qualcuno tornerà a bussare alla sua porta e la indurrà a riflettere su cosa vuole davvero dalla vita.
Cosa deciderà Victoria, ripartire da dove aveva lasciato o proseguire la sua nuova esistenza senza mai più voltarsi indietro?

 

CITAZIONI

«Sofia, Sofia, ti stai avvicinando troppo al fuoco, non provocarmi.» «Perché potrei bruciarmi?» Replicò lei con fare suadente. «Oh, sì... ustioni di terzo grado...» «Questa situazione è molto intrigante, sai?» «Davvero?» «Sì... secondo me è un’esperienza che potrebbe farmi uscire da questo torpore sessuale.» «Ma Sofia, ti stai proponendo a me?» «Mmh... diciamo che sto valutando l’idea in questo frangente.» «Basta, non dire più una parola.» E con slancio le diede un bacio colmo di desiderio, di voglia di essere arrivato all’obiettivo con la consapevolezza che la donna tutta d’un pezzo stava per cedere tra le sue braccia.

 

Il bacio profondo durò un’eternità ed era come se quelle bocche facessero senza tregua l’amore, anzi era meglio del sesso quello che stavano facendo. Quei baci racchiudevano per entrambi anni trascorsi in bilico a desiderare qualcuno a cui trasferire quelle emozioni così maledettamente vere.

 

 

RECENSIONE

Come tutti gli altri romanzi finora letti di Ad Viga, anche questo sapevo bene che non mi avrebbe deluso. Lo so, perché è un’autrice che dà importanza al lato umano e introspettivo delle storie, alla psicologia dei personaggi protagonisti dei suoi scritti. Un qualcosa che a me affascina, perché nella sua psicologica analisi di una trama d’amore inserisce tanti dettagli e aspetti particolari che rendono vivida e autentica la vicenda della storia che va a raccontare. I suoi personaggi sono sempre magnetici. Una cover rinnovata, molto fresca e sbarazzina. E poi apprezzo i volti maschili che crea sempre, accurati nella loro fisicità e nella loro peculiarità di essere belli e dannati, in qualche modo, ma senza stereotipi o cliché, perché hanno sempre una loro luce propria.

Abbiamo Raul e Victoria. Lui un uomo d’affari dalla bellezza fisica perfetta e lei, una piccola ragazza mediterranea, altrettanto affascinante. Le ambientazioni sono curate e l’autrice ci porta a viaggiare e a sognare tra svariate meravigliose città e località estere. In questo romanzo troviamo una tematica originale e molto contemporanea: quella di una moglie come Victoria che è continuamente succube del marito. Un uomo bellissimo, ma al contempo non è tutto oro ciò che luccica, perché dall’altra è duro, testardo, autoritario e narcisista. Non voglio fare da spoiler, ma la Viga ha trovato un interessante motivo per creare la personalità di questo personaggio. E il bello della bravura dell’autrice è che riesce a inserire in una sola trama amicizia, empatia, eros, passioni, romanticismo, attualità, psicologia, introspezione e tematiche importanti senza annoiare o cadere nel banale. Victoria apparirà come l’araba fenice che tenta di risorgere dalle sue ceneri e affronta una brutta novità nella sua vita, quella di scoprire di essere malata di cancro. Questo evento sarà ciò che la spingerà a combattere contro il marito e a fuggire altrove. La madre e la sua sorella psicologa Tricia saranno due personaggi secondari essenziali per la protagonista.  Nuove amicizie riporteranno il sereno nella vita di Victoria e l’incontro con il giovane gigolò Nyle (il nome risulterà alquanto familiare per le lettrici di Ad Viga) sarà travolgente. Ma la figura del marito tornerà a incombere, Victoria riuscirà a rompere le catene con lui una volta per tutte oppure no?

Oltre ai tratti psicologicamente malati di Raul, dall’altra abbiamo la delicata tematica del cancro, da cui una donna tenta di uscire e rinascere. Victoria è un esempio per tutte le donne, è malata ed è soggiogata a un marito veramente detestabile. Una storia che permette di riflettere e dare coraggio e soprattutto di ricordare che la speranza è l’ultima a morire. Bisogna sempre rialzarsi da qualunque caduta.

 

FRANCESCA GHIRIBELLI

 

 

 

L’AUTORE

 

SCRIVO NON SOLO ROMANZI, MA VERE E PROPRIE FICTION DA LEGGERE.

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