domenica 20 dicembre 2020

Dietro la maschera di Pasquale Dente


 


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Sinossi

Dietro la maschera, un romanzo che rinnova e sorprende il panorama editoriale assumendo un titolo significativo e al contempo enigmatico, rappresentante la dolorosa realtà, che stiamo attraversando a causa della pandemia Covid 19. Un virus letale che sta mettendo in ginocchio tutto il mondo. L’autore dedica a questo buio periodo esistenziale e mondiale una storia con protagonista Lucia, a sua volta voce narrante, che lavora come infermiera e descriverà appunto l’ambiente professionale con profonda autenticità. Insieme a Lucia ci sono altri personaggi rappresentati da giovani ragazzi, suoi coinquilini, migrati come lei al nord Italia per cercare fortuna. La protagonista inizia a sentire il boom di notizie sull’espandersi del virus quando è in vacanza in Egitto, per poi tornare a casa e vivere direttamente sulla propria pelle tale inferno. All’improvviso il mondo di tutti cambia, soprattutto quello delle nuove generazioni e degli attuali giovani, che dovranno sacrificarsi per rinunciare alla vita sociale, ai divertimenti e anche agli abitudinari gesti (carezze, abbracci, saluti, baci) tra amici e familiari. Mascherine, guanti e gel igienizzante diventeranno i continui compagni della vita di tutti i giorni. Il titolo fa un evidente richiamo alla vita che si cela dietro la mascherina chirurgica, con amori incompresi, amicizie, e paure varie che non trapelano oltre questo pezzo di stoffa. Il finale a sorpresa è un evidente messaggio lanciato dall'autore che vuole far riflettere il suo pubblico.

 

 

 

Citazione

Il paziente al 19 sta davvero male. Non respira bene, ha bisogno di un’altissima concentrazione di ossigeno, che gli spariamo direttamente nei bronchi tramite un tubo nella trachea, ma non avvengono scambi gassosi: i polmoni proprio non vogliono funzionare. Il collega che mi ha dato le consegne, mi ha detto che ieri non rispondeva a nessun comando esterno: probabilmente ha avuto un ictus oppure qualche coagulo di sangue gli è finito al cervello, compromettendo le sue funzioni cognitive.

Una giornata davvero piena, con due nuove ammissioni: un giovane di 35 anni e un’anziana donna di oltre 80, magrissima, mi fa tenerezza solo a guardarla. Alle 13 Rosaria, la caposala, mi propone una pausa di trenta minuti. Le rispondo che tra un’ora sarò fuori e quindi non ne ho bisogno. Il problema è proprio questo, Nadia ha chiamato perché è in isolamento a casa, il marito lavora al pronto soccorso e ha contratto il virus. Rosaria mi chiede se posso rimanere, sono l’unica che non ha figli, né una famiglia da mandare avanti, così le dico di . Mi fa piacere aiutare il reparto, ma altre sei ore in queste condizioni coperta da capo a piedi, non sono una bella prospettiva.

 

 

L’autore

 

Pasquale Dente, originario di Napoli, vive a Oxford, dove lavora come infermiere nel reparto di terapia intensiva del John Radcliffe Hospital in Inghilterra. Oltre a svolgere con passione la sua professione, grazie a questa sua prima opera letteraria è entrato a tutti gli effetti nel panorama editoriale degli scrittori emergenti.

Una prosa quella dell’autore, che si divide tra narrativa contemporanea, umana, introspettiva, esistenziale e psicologica e il genere medical romance, oggi molto in voga.

Un finale inoltre che meraviglia e fa riflettere il lettore sui tanti temi attuali, esistenziali, sociali, culturali e religiosi. Un epilogo che sfiora una vena psico-crime veramente contemporanea e per certi versi diabolica e agghiacciante.


 

 

 

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