mercoledì 19 agosto 2020

Recensione Tela di tenebre-Resurrezione di Antonietta Filaci




 

 

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LE PRIME 30 PAGINE DEL LIBRO TUTTE DA LEGGERE

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Sinossi

 

Marcus è un cacciatore di vampiri. Nient'altro ha mai avuto importanza per lui, eccetto eliminarli dalla faccia della terra. Eppure, saranno gli occhi verdi di Eva, una vampira, a farlo vacillare. Con lei si ritroverà ad affrontare il peggiore dei tradimenti, a rimettere in discussione tutto il suo mondo, tutte le sue sicurezze. E nel momento in cui si ritroverà da solo a prendere la decisione, la sua determinazione sarà l'unica a guidarlo. Furioso, umiliato, tradito, sconvolto, Marcus dovrà trovare la forza di sradicare tradizioni fossilizzate nel passato, che rischiano di seppellire lui e tutto ciò che ama. Neppure Eva potrà aiutarlo, perché dovrà affrontare la sfida più grande di tutte: vincere sé stessa.

ESTRATTO

D’un tratto, Eva lo fissò, incrociando i suoi occhi. Si sentì attraversare la schiena da un brivido di fredda paura, come non ne sentiva dal giorno della sua prima caccia, trent’anni addietro. Lo sguardo della vampira era lo sguardo di un predatore. Un predatore feroce e inarrestabile. I suoi occhi neri come pozzi di tenebra sembrarono scrutarlo nel profondo, immobilizzandolo. Raramente gli era capitato di fissare un vampiro negli occhi così a lungo. Poté avvertire tutta la forza terribile di quello sguardo, ma anche, osservò deglutendo, tutto l’oscuro e pericoloso fascino. Il fascino misterioso e inesorabile che solo i predatori della notte potevano avere. E che solo le prede potevano vedere. Quando lei distolse infine lo sguardo, si sorprese a pensare che non voleva che smettesse di guardarlo. Il fuoco che gli aveva divorato il petto quel giorno nella grotta, riprese a graffiarglielo, ora. Cercò di riprende-re il controllo delle sue emozioni. Idiota! È un vampiro come tutti gli altri, è solo un’arma contro di loro, solo un’arma.

RECENSIONE

Un librone pazzesco, io sono una lettrice che divora ogni tipo di storia da sempre, ma a volte vedere libri troppo lunghi mi spaventa un po’! Qui mi sono detta 586 pagine e sui vampiri… chissà, argomento tritato e ritritato? E invece già dal titolo veramente singolare “Tela di tenebre-Resurrezione”, che si discosta un po’ dai soliti americanismi famosi, mi ha dato ancor più l’input per leggere l’opera. Un’autrice giovane, anima e cuore freschi come una rosa, viso pulito e carino, che vede da sempre la scrittura non solo come una passione da portare avanti in tutto e per tutto, ma anche come punto di confronto, di amicizia, di condivisione di idee, di vita, di emozioni. E riprende un argomento da sempre luogo comune nella trama di un libro, ovvero creature sovrannaturali come i vampiri, ma che animati da una vicenda intricata, misteriosa, ben scritta e per niente banale rinnova piacere al lettore e al recensore albergando nuove speranze, che la creatività di un bravo scrittore, se veramente merita, non ha mai fine. E la Filaci ha dato prova di tutto ciò, si sente che la sua verve giovanile si immedesima in questa sua fantasiosa trama che si può classificare come un urban-fantasy, ma che non resta fine a sé stesso: perché vi albergano mistery, passione, romanticismo, sfumature gotiche, ma soprattutto un magico horror, che si avvinghia alla mente del lettore per farlo restare incollato alla sedia, voltando pagina dopo pagina, nell’attesa di un finale a sorpresa che resta nel cuore.

Ma arrivando al sodo, ciò che differenzia la vicenda del romanzo della Filaci dalle altre saghe vampiresche è proprio l’aver inserito tante categorie di personaggi: semplici umani, cacciatori di vampiri e creature sovrannaturali, appunto come i succhia-sangue. La Filaci non ha fatto una vera e propria casata o stirpe nobiliare, ma ha creato una ragnatela che fa da scala sociale per presentare la trama dei suoi personaggi e delle creature, puto cardine della sua opera. La scrittrice appunto tesse una “tela di tenebre” per estrapolare la sua vampiresca avventura facendo soffermare il lettore su ogni singolo volto che incontra, personaggio principale o secondario che sia, ma senza mai distogliere l’attenzione di chi legge dalla trama generale e centrale. E ritrovare un libro sui vampiri che non stanca, appassiona ed elettrizza non è affatto semplice, quindi tanto di cappello alla scrittrice! E come tutte le saghe che si rispettino l’autrice è riuscita a creare un finale aperto per l’attesa di un nuovo esilarante capitolo, che se sarà come il primo, sicuramente ci aspetterà davvero di che divertirci!

L’elemento che differenzia questo romanzo da altri horror, magari dove ci si aspettano fiumi di sangue o un carattere decisamente splatter, è quello di un horror più psicologico, più spirituale e dannatamente più inquietante di qualsiasi goccia di sangue che si rispetti. Già, perché l’autrice gioca tutto sul filo tra la vita e la morte. Una storia d’amore rocambolesca fra Marcus, un cacciatore di vampiri ed Eva, una non-morta. Due volti affascinanti, che con i loro caratteri ammaliano il lettore. La loro è una lotta per il reciproco amore, un’ardua sopravvivenza a restare fedeli ai loro principi e alla loro natura, ma il sentimento come si sa, rompe ogni indugio e cancella ogni ragione per esplodere come un fiume in piena.

Un romanzo che metaforizzo come una sonata malinconica e gotica, una carezza fra cielo e terra per irradiare l’anima del battito del cuore. Scorrevole bacio che resta impresso fra le labbra dell’immaginazione.

 

 

Francesca Ghiribelli

 

 

 

L’AUTORE

 

Sono nata a Cittadella del Capo (CS) nel 1992. Frequento Consulenza del Lavoro nella stupenda Siena, ma vivo a Grosseto insieme al mio compagno, ai miei libri (di studio e non) e ai mille progetti e idee che mi frullano in testa. La passione per la lettura è d’obbligo per un’aspirante scrittrice come me, la scrittura, il raccontare storie e vedere le persone emozionarsi per esse è un modo potente e incredibile di stabilire legami, comunicare idee e lasciarsi esplorare. Tolstoj, Bram Stocker, Richard Matheson, Dostoevskij, J. K. Rowling, Robert Jordan e Marion Zimmer Bradley sono alcuni dei nomi che mi hanno sempre dato qualcosa al di là delle semplici emozioni che cercavo, e sono perciò anche ispiratori della storia che voglio raccontare. E a volte, tutto quello che serve nella vita è proprio la storia giusta.

 

 

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