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SINOSSI
Nel mistico borgo
di Logora, la vita non è facile per la quindicenne Sarah: in paese sono tutti
spaventati da lei, in famiglia nessuno vuole che usi gli strani poteri con cui
è nata. Ma Sarah è una giovane decisa a essere padrona del proprio destino,
per lei la fuga è l’unica strada verso la liberazione. Inizia così il viaggio
della piccola Imperfetta, alla scoperta di sé stessa e dell’origine della
propria magia. L’incontro con i membri della Kleg e quello con il giovane Allen
porteranno Sarah in un dedalo di intrighi, dove nessuno è quello che sembra
davvero e ognuno ha una buona ragione per mentire.
RECENSIONE
Premetto che
non ho mai prediletto i fantasy, però questo libro sa di un contemporaneo
mistico celato dietro ad un titolo che appare completamente da romanzo tipicamente
narrativo. E invece è un’opera che inizia come una caratteristica storia reale,
dove una ragazza di nome Sarah, 15 anni, si scopre unica, perché possiede doti magiche.
E l’elemento
che l’autore inserisce come preludio fantastico è il paese-borgo dove la
ragazza protagonista vive. Logora, stranissimo nome, viene in mente il verbo
logorare-consumare, ma qui si tratta di una piccola realtà popolata da un
ristretto numero di persone legate alla tradizione e alla normalità, così che
osservano Sarah quasi come un’appestata, e qui si torna ai tanti pregiudizi che
secoli orsono la gente additava alle streghe, alla fine bruciate sul rogo.
Ma Sarah,
nonostante sia diversa e si senta diversa da tutti gli altri (specialmente
dalle coetanee) è decisa ad utilizzare questo suo lato raro e andare incontro
al proprio destino dirigendone le redini con fierezza e soddisfazione. E
l’unico modo per farlo è scappare per sempre da quel paesino di nome Logora,
dove la mente della gente è troppo chiusa e la definisce anche solo con il
pensiero Piccola imperfetta (da qui il titolo del romanzo).
L’autore
scrive questo libro chiedendoci di non definirlo scrittore, perché saremo noi
lettori a decantarlo tale, qualora l’opera ci piaccia e consegua consensi, e io
da recensore di libri apprezzo la sua umiltà. Posso dire che ovviamente si può
sempre migliorare, ma è riuscito a coinvolgere chi legge, non facendo sempre la
stessa trama fantasy quasi scontata, ma ha saputo mischiare sana avventura con
colpi di scena, il lato ben curato dell’immaginazione per poi soprattutto
accentrare nella vicenda il lato umano e contemporaneo di una ragazza come
Sarah. Lei non mi ricorda il personaggio alla Harry Potter, ma è ben più
autentica perché alla fine in silenzio denuncia il pregiudizio verso la sua
diversità riuscendo a riscattarsi grazie alla sua forza e alla sua presa di
posizione. Perché ci fa capire anche un lato introspettivo, quello di accettare
noi stessi per quello che siamo e se siamo diversi è proprio quella diversità a
renderci unici e particolari.
Sarah
combatterà contro il destino che gli altri vogliono per lei, perché vuole
prendere in mano la sua vita e scoprire le origini dei suoi poteri per amare sé
stessa e farsi amare dagli altri.
L’autore inserisce la Kleg, formata dai suoi
membri che dà un tocco avventuriero alla vicenda e poi fa entrare in scena
Allen, un giovane ragazzo che sarà essenziale per Sarah nello scrivere il suo
destino. Insomma, l’autore dispiega fra le ali di una trama fantasy la saggia
filosofia della realtà di tutti i giorni: fidarsi di tutti e non fidarsi di
nessuno, che è meglio (come diceva un famoso Puffo dei cartoni animati)! Un
labirinto di menzogne per trovare la verità a tutti i costi, una trama
intrigata in cui forse tutti o almeno quasi tutti potrebbero avere modo di
mentire per il proprio tornaconto. Già, perché la verità fa male a volte, ed è
pericolosa, per questo va nascosta. Ma Sarah riuscirà a scovarla e ritrovare sé
stessa una volta per tutte? Avrà diritto di vivere alla luce del sole senza
vergognarsi dei suoi poteri o averne paura?
E per ogni
lettura che mi rapisce lascio una poesia, stavolta dedicata alla protagonista.
Radice
di strega
E ho visitato mondi
che assomigliano
a cornici di ignoto,
sulla ferita ricamo
passi di medianico stupore
e l’universo sembra stanco dei neri voli
con cui attraverso il cuore.
L’anima è pozione d’amore,
le unghie petali di nebbia,
le ossa bastoni della vecchiaia:
non reggo calici di gloria,
non sono sfilata di una clessidra,
ma…sono viva.
Sono pausa
di bacchetta magica nel tempo,
invento delicate nuvole di piombo
e controvento mi spoglio della terra
che mi regalerà sempre
la mia radice di strega.
FRANCESCA
GHIRIBELLI
L’AUTORE
Daniele Murgia è nato a Sassari nel 1993 ed è
imprenditore nel settore della formazione professionale. Piccola Imperfetta
è il suo primo romanzo.
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