DETTAGLI PRODOTTO
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Formato: Formato Kindle
Dimensioni file: 1533 KB
Lunghezza stampa: 138
Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
Lingua: Italiano
ASIN: B086H4Z1PM
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SINOSSI
Nel pieno della realizzazione
professionale ed economica un padre scopre di essere malato. Di una malattia
dal movimento lento ma inesorabile, che solo la morte fermerà. Deve trovare una
soluzione per il futuro del suo unico figlio, disabile fisico. Chi si occuperà
di lui DOPO? Non certo la madre. La madre che non lo ha mai accettato. La madre
che nasconde segreti inimmaginabili. Ignaro del tormento paterno, il giovane si
compiace delle attenzioni di un altro uomo: il cuoco del ristorante sotto casa
sua, a Milano. Tra un piatto di bucatini e un risotto allo zafferano tra i due
nasce una storia di cui nessuno sembra accorgersi. Il cibo si fa messaggero di
un amore insolito e inaspettato. La metafora culinaria sostiene l'intero
romanzo, l'intreccio delle vite dei personaggi principali e di quelli
secondari, ridicole macchiette di se stessi, posseduti da passioni e
ossessioni. Come anime in transito dentro i propri inferni, raccontati dalla
voce di un vecchio barbone di nome Jésus.
RECENSIONE
Devo
dire che come recensore e autrice sono alla ricerca di libri sempre più
particolari. Appena ho visto questa copertina sono rimasta veramente a bocca
aperta, mi piacciono le cover enigmatiche e per certi versi anche grottesche,
come in questo caso. In poche parole, per chi leggerà il romanzo, la copertina
rappresenta in modo esaustivo una trama singolare, contemporanea, introspettiva
e veramente attuale nella sua tematica, inserendo quasi come colpo di scena
l’amore e l’arte culinaria. Ma partiamo dall’inizio del romanzo. È proprio
vero, a volte quando si impiega tanto per avere una certa tranquillità e una
certa stabilità economica, poi il destino beffardo e crudele ti sorprende come
non mai. Ed ecco un padre stravolto da una malattia degenerativa che lo porta a
muoversi in maniera sempre più lenta. Una vera e propria croce nella sua vita,
dove tale lentezza potrà essere spezzata soltanto dall’arrivo fulmineo della
morte. Tutto però non finisce nella tragicità della malattia, perché il padre
malato convive già con l’inesorabile tragedia di avere un figlio disabile
fisico.
E al momento in cui se ne andrà per sempre chi si prenderà cura di suo
figlio? L’autrice con questa tematica riprende l’importante cruccio di una
società sempre più disattenta e crudele verso i disabili e le loro famiglie.
Qualcosa ancora a cui nessuno ha saputo dare risposta. Ma soprattutto verrà mai
data una valida risposta dettata da una giustizia umana e morale? Suo figlio ha
una madre, che però non si è mai preoccupata di lui, non ha mai accettato la
sua disabilità.
Una donna che nasconde segreti inimmaginabili e inconfessabili.
Ma la storia ha un risvolto meno tragico perché si inalbera sulla vicenda del
figlio, che inconsapevole del peso che il padre ha sul cuore, si focalizza
sulle tante attenzioni che riceve da parte di un uomo. Si tratta del cuoco del ristorante
sotto casa loro a Milano. Ed ecco che l’arte culinaria sembra inaugurare
l’amore, perché tra un piatto e l’altro, fra ricette sfiziose e deliziose,
questo sentimento davvero inaspettato fra un ragazzo disabile e un uomo diventa
il fulcro narrativo.
La cucina diventa perno romanzesco per narrare personaggi
protagonisti e volti secondari, per sfatare i miti di noi stessi, per
esorcizzare passioni, manie, compulsioni e tratti ossessivi. Un romanzo che
sembra quasi un girone dell’inferno dantesco ambientato al giorno d’oggi, dove
un continuo viavai di anime e cuori raccontano gli alti e bassi di una vita
veramente sorprendente, nel bene e nel male. Voce narrante e veramente
esilarante un barbone dal nome profetico: Jésus.
Francesca
Ghiribelli
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