mercoledì 15 luglio 2020

Recensione Oltre il padre di Mimosa da Vinci



 


 





DETTAGLI PRODOTTO

  Formato: Formato Kindle
  Dimensioni file: 1533 KB
  Lunghezza stampa: 138
  Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
  Lingua: Italiano
  ASIN: B086H4Z1PM




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SINOSSI
Nel pieno della realizzazione professionale ed economica un padre scopre di essere malato. Di una malattia dal movimento lento ma inesorabile, che solo la morte fermerà. Deve trovare una soluzione per il futuro del suo unico figlio, disabile fisico. Chi si occuperà di lui DOPO? Non certo la madre. La madre che non lo ha mai accettato. La madre che nasconde segreti inimmaginabili. Ignaro del tormento paterno, il giovane si compiace delle attenzioni di un altro uomo: il cuoco del ristorante sotto casa sua, a Milano. Tra un piatto di bucatini e un risotto allo zafferano tra i due nasce una storia di cui nessuno sembra accorgersi. Il cibo si fa messaggero di un amore insolito e inaspettato. La metafora culinaria sostiene l'intero romanzo, l'intreccio delle vite dei personaggi principali e di quelli secondari, ridicole macchiette di se stessi, posseduti da passioni e ossessioni. Come anime in transito dentro i propri inferni, raccontati dalla voce di un vecchio barbone di nome Jésus.

RECENSIONE
Devo dire che come recensore e autrice sono alla ricerca di libri sempre più particolari. Appena ho visto questa copertina sono rimasta veramente a bocca aperta, mi piacciono le cover enigmatiche e per certi versi anche grottesche, come in questo caso. In poche parole, per chi leggerà il romanzo, la copertina rappresenta in modo esaustivo una trama singolare, contemporanea, introspettiva e veramente attuale nella sua tematica, inserendo quasi come colpo di scena l’amore e l’arte culinaria. Ma partiamo dall’inizio del romanzo. È proprio vero, a volte quando si impiega tanto per avere una certa tranquillità e una certa stabilità economica, poi il destino beffardo e crudele ti sorprende come non mai. Ed ecco un padre stravolto da una malattia degenerativa che lo porta a muoversi in maniera sempre più lenta. Una vera e propria croce nella sua vita, dove tale lentezza potrà essere spezzata soltanto dall’arrivo fulmineo della morte. Tutto però non finisce nella tragicità della malattia, perché il padre malato convive già con l’inesorabile tragedia di avere un figlio disabile fisico. 
E al momento in cui se ne andrà per sempre chi si prenderà cura di suo figlio? L’autrice con questa tematica riprende l’importante cruccio di una società sempre più disattenta e crudele verso i disabili e le loro famiglie. Qualcosa ancora a cui nessuno ha saputo dare risposta. Ma soprattutto verrà mai data una valida risposta dettata da una giustizia umana e morale? Suo figlio ha una madre, che però non si è mai preoccupata di lui, non ha mai accettato la sua disabilità. 
Una donna che nasconde segreti inimmaginabili e inconfessabili. Ma la storia ha un risvolto meno tragico perché si inalbera sulla vicenda del figlio, che inconsapevole del peso che il padre ha sul cuore, si focalizza sulle tante attenzioni che riceve da parte di un uomo. Si tratta del cuoco del ristorante sotto casa loro a Milano. Ed ecco che l’arte culinaria sembra inaugurare l’amore, perché tra un piatto e l’altro, fra ricette sfiziose e deliziose, questo sentimento davvero inaspettato fra un ragazzo disabile e un uomo diventa il fulcro narrativo. 
La cucina diventa perno romanzesco per narrare personaggi protagonisti e volti secondari, per sfatare i miti di noi stessi, per esorcizzare passioni, manie, compulsioni e tratti ossessivi. Un romanzo che sembra quasi un girone dell’inferno dantesco ambientato al giorno d’oggi, dove un continuo viavai di anime e cuori raccontano gli alti e bassi di una vita veramente sorprendente, nel bene e nel male. Voce narrante e veramente esilarante un barbone dal nome profetico: Jésus.


Francesca Ghiribelli

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