martedì 14 luglio 2020

Recensione Tiwanaku La leggenda Di Cristina M. D. Belloni












·  Formato: Formato Kindle
·  Dimensioni file: 878 KB
·  Lunghezza stampa: 113
·  Editore: Gruppo Albatros Il Filo (31 dicembre 2018)
·  Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
·  Lingua: Italiano
·  ASIN: B07R5H5RB7



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SINOSSI

Perse nella notte dei tempi, molto prima dell’era del “quinto sole”, riecheggiano le vicende fantastiche e terribili del popolo Huari, vissuto sull’altipiano del lago “Chu Kahua”, ai confini del cielo, molte ere or sono. Pastori e pescatori, vivevano in armonia tra loro e con la Natura circostante. Piccoli agglomerati di capanne erano sparsi a punteggiare il vasto altipiano. Minuscoli e placidi nuclei isolati che ogni tanto si radunavano per le grandi celebrazioni a far festa tutti insieme e cantare le loro nenie tribali intorno al fuoco, a narrare le storie dei giganti e delle paurose meraviglie della foresta sottostante. I bambini mimavano rumorosamente le imprese degli antenati che combatterono contro i rivali abitanti di Tiwanaku o contro i draghi piumati che si diceva abitassero ancora sulle isole proibite del Sole e della Luna.
La tranquilla esistenza di tutti loro, però, un giorno venne sconvolta e cambiata inesorabilmente da sconcertanti eventi più grandi e tremendi di quanto potessero immaginare.

RECENSIONE
Un’autrice regale, delicata, che fa entrare il lettore nel suo mondo fantasy in punta di piedi per poi stravolgerlo con la sua geniale creatività. Siamo molti anni prima dell’era, definita dalla scrittrice, del “quinti sole”. Protagonista è il popolo Huari che vive sull’altipiano del lago “Chu Kahua”. Anche il suono dei nomi stranieri ha un suo perché e una sonorità orecchiabile nella struttura romanzesca. Un lago ai confini del cielo, ecco anche la vena poetica della Belloni. Già, perché si vive anche il panismo tra natura e abitanti del villaggio, come pastori e pescatori. Minuziose anche le descrizioni delle abitazioni e personaggi ben delineati come draghi, mostri, stregoni e soprattutto ben presentato un popolo che trasuda arcaica tradizione: sogni lontani, la pura felicità per rituali e cerimonie tribali, vivaci balli davanti al fuoco. Un romanzo anche per i bambini, viste le storie narrate davanti ai falò relative a leggendari giganti, a superstizioni e alle meraviglie del paesaggio circostante. 

Sono proprio i bambini a mimare e a raccontare con animata voce le eroiche gesta dei più antichi antenati che all’epoca combatterono fino all’ultimo sangue contro i nemici abitanti di Tiwanaku. Bellissime anche le favole-leggende dei draghi piumati che si andava raccontando vivessero sulle isole proibite del Sole e della Luna. Tutti nomi ricercati e studiati dall’autrice per animare di deliziosa meraviglia la storia.

Ma in questo fantasy la scrittrice mette anche un altro sottogenere quello distopico ben più moderno e attuale nella narrativa odierna. Ovvero la tranquilla esistenza del popolo protagonista del romanzo verrà sconvolta e straziata da un uragano di terribili eventi, molto più grandi di qualsiasi immaginazione. Riuscirà a salvarsi o meno?

L’autrice cura (oltre alla fantasia) anche la parte storica, ovvero le vicende e le leggende dei popoli andini preincaici: un pezzo di cultura ben raramente presa in considerazione nei romanzi. Qui invece storia reale e leggenda fantasy prendono il sopravvento per prendersi sottobraccio in una trama avvincente ripercorrendo un mistero ancora oggi del tutto irrisolto, che gira intorno appunto a Tiwanaku. 

Stile scorrevole e sciolto, che incentra il coraggio di due ragazzini determinati a salvare un loro amico a spada tratta e qui si sottolinea così il valore dell’amicizia. E in più si coinvolge il meraviglioso orgoglio di un popolo tribale, che non vuole abbandonare la propria terra e spera in cuor suo fino all’ultimo istante di poter restare per sempre dove è nato. 

Francesca Ghiribelli



L’AUTORE 



Cristina M. D. Belloni nasce in Lunigiana e si trasferisce in tenera età in Liguria. Dopo aver seguito studi artistici si interessa appassionatamente ad approfondire i meccanismi e l’evolversi della storia dell’arte contemporanea. Proprio in qualità di critico d’arte e corrispondente, durante tutti gli anni ’90, ha firmato saggi e recensioni per alcuni dei maggiori periodici del settore, tra i quali: TerzoOcchio delle edizioni Bora di Bologna, Flash Art di Milano Julier di Trieste. Inoltre affiancherà attivamente la famosa galleria d’Arte avanguardistica Fluxia durante tutto il periodo della sua esistenza. Nel 2010 pubblica il suo primo romanzo: La strana faccenda di via Beatrice D’Este, un giallo fantasioso e “intimista”.

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