martedì 9 dicembre 2014
Recensione ' Se chiudo gli occhi' di Simona Sparaco
Titolo: Se chiudo gli occhi
Autore: Simona Sparaco
Pagine: 272
Prezzo € 16
Dimensioni: 14 x 21.5 cm
Copertina: cartonato con sovraccoperta
Uscita: 29 ottobre 2014
ISBN: 9788809788763
TRAMA
Viola nella vita ha imparato molto bene una cosa: a nascondersi. I vestiti di una taglia troppo grande, un impiego ben lontano dalle sue passioni di bambina, quando inventava storie e le appuntava su fogli di carta, un bravo ragazzo come marito, con cui però, forse, l’amore non c’è mai stato. Poi un giorno, mentre sta sviluppando alcune fotografie nel negozio in cui lavora, si fa largo tra la folla del centro commerciale un uomo alto e dinoccolato, ancora bello nonostante l’età: è suo padre, l’artista famoso, l’irregolare, l’eterno bambino. È tornato, è venuto a cercarla per proporle un viaggio nella loro terra d’origine e per dirle qualcosa di molto importante. Ma come fidarsi un’altra volta dell’uomo che l’ha abbandonata? Come credere di nuovo a una delle sue funamboliche storie? La tentazione però è troppo forte e Viola accetta. Mentre un paesaggio innevato scorre oltre il finestrino, l’inaspettata sincerità di quell’uomo disarmato inizia a far breccia nelle difese di Viola e quando insieme arrivano alle pendici dei Sibillini, dove è custodito un antico segreto, una nuova forza la travolgerà: la forza dell’amore, che Viola non ha mai conosciuto, della verità, del perdono, di un luogo che la chiama a sé con la sua luce misteriosa e avvolgente. È un viaggio davvero magico se il prezzo della felicità è abbandonarsi con gli occhi chiusi al potere della vita che è pronto ad accoglierci.
L’AUTRICE
Simona Sparaco, scrittrice e sceneggiatrice, è nata a Roma. Dopo aver preso una laurea inglese in Scienze della Comunicazione, spinta dalla passione per la letteratura, è tornata in Italia e si è iscritta alla facoltà di Lettere, indirizzo Spettacolo. Ha poi frequentato diversi corsi di scrittura creativa, tra cui il master della scuola Holden di Torino. Nel 2009 ha pubblicato il romanzo "Lovebook" e, nel 2010, "Bastardi senza amore", tradotto anche in lingua inglese. Nel 2013 è uscito per Giunti "Nessuno sa di noi", un istantaneo bestseller del passaparola, ristampato in 15 edizioni, vincitore del Premio Roma e finalista al Premio Strega. Vive tra Roma e Singapore.
CITAZIONI DAL LIBRO
''<< Credi solo in quello che vedi. Il fatto che tu sia l'unica persona a vederlo non vuol dire che non esista >>.''
''<< Papa' cosa succede ai bambini quando si perdono? >>
<< Nulla, Viola. I bambini non si perdono mai veramente.>>
<< Sì, va bene, ma se si perdono? Che cosa succede quando si perdono? >>
<< Succede che restano bambini.>>''
LINK
Link del libro su Giunti narrativa: http://narrativa.giunti.it/novita/se-chiudo-gli-occhi/
Link della pagina autrice sul sito di Giunti narrativa: http://narrativa.giunti.it/autori/simona-sparaco/
RECENSIONE
Un romanzo che resta vibrante nel profondo del cuore scuotendo le corde dell'anima.
Una dolce e saggia brezza di vita che sfiora solo per pochi attimi il contorno del mondo odierno per catapultare il lettore in una sorta di magia antica e misteriosa.
La storia di Viola, una ragazza ormai donna, madre di una bambina di quattro anni, Cristina, e moglie di Paolo, l'uomo che forse non crede più di amare come un tempo.
Fra le tante incertezze della sua vita ed un' inquieta disperazione esistenziale, continua a lavorare in un negozio di fotografia, anche se un tempo i suoi sogni erano altri: sfruttare la sua laurea in Lettere per diventare una scrittrice.
Ma tutto sembra quasi dimenticato, e Viola non si riconosce affatto in quella che era un tempo, quando all'improvviso un giorno la figura di un uomo compare nel negozio in cui lavora e quel volto riaccende la forza di un passato, il quale in fondo non si è mai spento.
Non si è mai dimenticata di quell'uomo, neanche per un istante. Quel suo papà così strano e ambiguo, ma che da bambina le ha regalato tante storie così belle e preziose, prima di addormentarsi.
Forse, egli rispecchia, senza che lei voglia ammetterlo, quella piccola grande parte di se stessa, che un tempo ha chiuso a chiave insieme a tutti i suoi sogni.
Suo padre, Oliviero, un famoso artista e scultore, quella figura maschile che la affascinava e al contempo la faceva così tanto arrabbiare per essere scomparsa così inaspettatamente dalla sua vita.
La figura di un genitore, che non è mai stato presente, neanche alla nascita della sua bambina, ora si ripresenta di fronte a lei cercando una sorta di inspiegabile aiuto ed esprimendo il desiderio di voler raccontare a sua figlia ciò che non le ha mai detto.
Già, perché c'è una grande parte della sua vita di cui Viola non conosce i perché e attraverso questo lungo viaggio che li riporterà insieme nei luoghi, dove l'uomo è nato e vissuto da piccolo, entrambi grazie a grandi silenzi pervasi da parole inaspettate, reazioni incomprese, persone del passato e un affetto rimasto per troppo tempo trattenuto: impareranno a comprendersi a vicenda senza riuscire a serbare più quell'inutile rancore che il sapore dell'assenza lascia dietro di sé come una scia.
Ed ecco che appare il mistico e antico luogo delle Marche, una regione italiana tutta da scoprire nel suo misterioso e impervio territorio, dove le sovrane vette dei Sibillini lasceranno un'impronta indelebile nella vita di Viola.
Lì grazie al padre conoscerà tante piccole grandi verità che l'aiuteranno a fare pace anche con se stessa, ma verrà a conoscenza anche dell'esistenza della storia di Oliviero, che in quei posti, non sembra più l'egoista artista come l'aveva sempre dipinto, ma appare soprattutto come un normale uomo comune in preda all'ansia per i suoi precedenti errori e alla sua disperazione per l'unico e vero amore della sua vita, Pauline.
Viola attraverso quei racconti si sentirà molto vicina alla figura di questa donna, grande amore di suo padre e di cui lei stessa non sapeva nulla, ma imparerà a conoscere anche le figure di Clara, la nonna mai realmente conosciuta, Antina, nonna di Oliviero e Nora, un'amica insostituibile agli occhi dell'uomo.
Una donna dai poteri antichi delle Sibille, coloro che possono entrare in contatto con le persone 'invisibili', come Pauline adesso e Clara in passato.
Sì, 'invisibili', perché il loro corpo è ancora sulla Terra fra i vivi, ma la mente se ne è andata, persa ormai in un'altra dimensione.
Viola dovrà aiutare suo padre a dare un ultimo saluto a Pauline, rendendo così la figlia partecipe finalmente della sua vita e del suo dolore, quasi come se così facendo potesse per un attimo cancellare il peso della sua assenza nella vita di lei.
Uno stile scorrevole, poetico, sfumato da una sensibilità e profondità innate.
Una scrittrice italiana che sicuramente resterà nella storia per averci fatto capire quanto sia importante nella scrittura non la quantità delle cose narrate, ma la qualità di esse.
In questa trama ci sono cuore e anima ed è questo che dovrebbe riuscire a fare un vero scrittore.
Consiglio questa lettura a chi ama leggere una storia familiare interrotta, riuscendo a commuoversi e a darsi finalmente risposte impensabili.
Francesca Ghiribelli
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Questo libro un po' mi attira e un po' mi lascia perplessa.
RispondiEliminaCredo che ci penserò ancora un po'.
Bella recensione comunque.
Allora l'unico modo per scoprirlo è leggerlo! Grazie mi fa piacere che la mia recensione ti sia piaciuta :)
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