lunedì 1 giugno 2020

Recensione Una tela rossa L'amore non è mai una coincidenza di Emanuele Somma





LINK ACQUISTO
 
LINK ESTRATTO LIBRO

Profilo autore Facebook

 

SINOSSI LIBRO 

È possibile che un semplice quadro sia in grado di rivelare le invisibili tele della ragnatela dell'amore?
Quattro coppie molto diverse e senza nessun legame apparente tra loro, a parte una tela rossa...
In questo percorso a ritroso attraverso le vite dei personaggi a cui la tela è appartenuta -e che conduce fino alle origini del dipinto- ci verrà svelato forse anche molto di più su noi stessi, gli altri, e...l'amore.
Perché l'amore non è mai una coincidenza.

CITAZIONE 

«Per molti, la maggior parte, l’amore vuol dire incontrare una persona nuova e sconosciuta, e poi invecchiare assieme conoscendola…Ma forse, il vero amore è invece incontrare quella persona che senti di aver conosciuto da sempre, e diventare poi di nuovo bambini insieme» disse Liam, guardando sempre fisso nella tela per evitare il contatto dei suoi occhi, verdi come la clorofilla.

RECENSIONE 

Rosso passione. Rosso sangue. Rosso amore. In questo caso il rosso di un pittore. Precisamente una tela rossa che fa fulcro alla trama libresca dell’autore. Dalle pagine dell’opera si estrapola una penna passionale che intinge filosofia, emozione, batticuore, tinte gialle e suspense a dosi giuste senza annoiare inserendo una vicenda da romanzo contemporaneo davvero promettente e coinvolgente. Un quadro con soggetto fiori rossi bellissimi che avvolgono di sensualità le anime dei protagonisti del romanzo, accentuandone il mistero. Lo scrittore Somma ha saputo calarsi in quattro personalità caratteristiche e alquanto diverse e affascinanti. Quattro personaggi quasi agli antipodi fra loro e che sono ambientati in spazi temporali diversi. Sembra quasi trapelare dalla trama libresca qualcosa che mi fa ricordare l’egregia opera di Oscar Wilde ovvero Il ritratto di Dorian Gray.
Si assomigliano queste due opere per il semplice fatto che il quadro è il vero protagonista del romanzo e che rappresenta una calamita (che si può comparare alla sindrome di Stendhal) di perfetta attrazione per i protagonisti. Un quadro che fa da talismano quasi per evocare ed esorcizzare paure, emozioni, gioia, incanto, passione, rimpianti e molti altri sentimenti ancora. Se analizziamo il personaggio di Scarlett, troviamo una donna affascinante che però è rimasta scottata dall’amore. Una bruciatura che fa restare impressa una delusione indelebile. Ma un barlume di speranza nella vita esiste sempre così che il suo destino le fa incontrare quello di Lucas. Lui le insegnerà di nuovo a saper amare e a fidarsi ancora una volta degli uomini?   
Poi ci sono Frank e Doris (anche i nomi sono particolarmente studiati nei minimi dettagli), una coppia anziana che si sente “ammazzata” dalle proprie abitudini e dalla tristezza e apatia che prova nel cuore. A volte la vita fatta di noiosa routine rovina anche il sapore di un grande amore che dura da anni. Riusciranno a trovare un po’ di voglia per ricominciare ad amarsi come un tempo?
Liah e Gary, due volti che si ritroveranno faccia a faccia con il destino. Un destino che li costringerà a prendere decisioni affrettate e non volute, ma purtroppo la vita è fatta anche di imprevedibilità, di rinunce e rimpianti.
Dall’altra infine ci sono Liam pittore dalla personalità eclettica, ma che combacia bene con il suo mestiere e Katherine, di origini nobili, perché figlia di un barone. Questa è stata la mia storia preferita, perché sa di amore di altri tempi. La tipica storia d’amore impossibile.
Un romanzo che si compone di un puzzle di racconti per intessere attraverso un ricamo rosso, come il quadro appunto, i tanti merletti di quattro volti che rimarranno nel cuore del lettore. Il filo rosso è il quadro e l’ago che li congiunge è l’amore. Perché l’amore non è mai una coincidenza, ma è al contempo il sale e il miele della vita.



Francesca Ghiribelli


BIOGRAFIA AUTORE: 

Nel corso degli anni, a più riprese e dopo aver superato a fatica una naturale avversione anche grazie all’aiuto della mia amica e talent scout Giulia, ho partecipato a diversi premi letterari tra cui:

“I racconti di Energheia” (2003) col racconto “Sfacchinate dell’anima” risultato finalista.
Il premio di poesia “Emma Piantanida” (2004) ancora come finalista.
La poesia “Morning before the hurricane Frances ” è stata inserita nel 2005 in un concorso
indetto dalla Florida per non american-speakers. Successivamente la stessa poesia è stata selezionata nel 2006 per la finale del concorso di International Library of Poetry, come
pure “First” nel 2007, guadagnandosi nel mese di dicembre The Editor’s choice award.
La raccolta di poesie “Poesie scritte prima di bruciare la città” è arrivata tra le dieci sillogi
in finale nel concorso nazionale “Elsa Morante” 2006.
Lo stesso anno la silloge viene pubblicata in versione e-book da Kappaeventi.com dopo aver
vinto il Premio Interrete 2006 di poesia.
Nel 2006 il racconto “Email me…” è finalista del concorso “Sex-a-porter”.
Nel 2008 la poesia “Delirio equatoriale” vince il primo premio di poesia
“Città di Castrovillari IV edizione” indetto dall’Accademia delle Arti.
Nel 2009, sono stato finalista del premio “Surrentinum” indetto dal Gazzettino del Tirreno.
Nell’anno 2013 ho ottenuto la menzione d’onore per poesie del premio Tindari-Patti,
dopo una pausa di alcuni anni dai premi letterari.
Nel maggio del 2014 la raccolta di poesie “Tonno in scatola e follia” è finalista del premio
“Scriviamo Insieme” IV edizione, e successivamente la selezione di poesie scritte in inglese:
“Love is a sick butterfly” riceve la Menzione d’Onore al premio “Montefiore” 2014.
Una poesia scritta in inglese “Golden Ratio” nello stesso 2014 ha ricevuto la menzione d’onore
al premio “Poesia da tutti i cieli” I’edizione.
Nel 2015 ho ottenuto la menzione di merito nel premio “Caffè delle Arti” nella sezione racconti
e il Diploma di merito nel concorso “Alberoandronico” con una raccolta di sette poesie.





DICE L’AUTORE:

La tela che ha ispirato questo romanzo è realmente esistita. Era appesa sopra il letto della ragazza più bella che abbia mai incontrato a Miami. Per anni sono state entrambe mie, ma quest’anno - durante un trasloco - mi sono separato dalla tela, che ha così dato vita a questa storia vissuta attraverso quattro coppie.
La mia bella sirena, invece, la tengo ancora sopra al mio letto...

1 commento: