lunedì 28 luglio 2014

BUONE VACANZE!

MI ASSENTERO' UN PO' DAL MIO BLOG, MA NATURALMENTE A SETTEMBRE TORNERO' CON NUOVE RECENSIONI, FRIZZANTI ANTEPRIME E ALTRI MIEI SCRITTI!

Nel frattempo un'altra piccola grande vincita....

Grazie all'autore ROBERTO ALBA che ha scelto il mio commento come vincitore per il giveaway sul blog di 'La fedelibrovora'! Ho l'onore di ricevere la copia autografata del suo splendido romanzo! Non vedo l'ora di leggerlo!



ECCO LA MIA DOMANDA ALL'AUTORE E LA SUA RISPOSTA!



Se tu fossi un bambino sordomuto, come il protagonista del tuo romanzo, cosa sacrificheresti in cambio per avere una vita normale senza nessun tipo di handicap? (domanda pensata da fraghi88)

È proprio questo il senso del romanzo. Non c'è niente da sacrificare per il “dono” che ha Ulisse. I “normali” hanno la presunzione di ritenere sfigati i diversi. Accettarci per quello che si è significa accettare gli altri. È quando non accettiamo noi stessi che ricerchiamo nel diverso l'infelicità.
“Una vecchia signora con un cappello che sembrava afflosciarsi sulla testa come una cacca di cavallo, disse rivolta a mamma: «Questo è Ulisse, vero? Il bambino malato. Quanto mi dispiace».
Ecco la ragione per cui mi arrabbio moltissimo e posso commettere qualsiasi cosa senza una ragione precisa. Io malato? Uno con il mio segreto è una persona malata? Mi sono fatto la pipì addosso. I pantaloni si sono bagnati lungo una delle gambe e sotto i miei piedi si è formata una piccola chiazza.
In quel momento vidi che nel soggiorno tutti avevano smesso di muovere le labbra: avevo cento occhi puntati su di me e guardare le loro facce non era una bella cosa.
«Che fai Ulisse!» disse mamma facendo gli occhi cattivi.
Io non volevo rispondere. Guardando negli occhi quella vecchia le ho fatto un segno brutto: il cazzo con il dito medio.
Questa volta la parola l’ho scritta perché l’ho detta io e quella signora, l’unica sorella di mio padre resuscitata chissà da quale cimitero, non si meritava niente di diverso.
«Ulisse!» mi disse la mamma e poi rivolta a quella signora, zia Ninnetta, puntualizzò: «Non devi dire queste cose di mio figlio. Ulisse è un bambino normalissimo».”



BUONE VACANZE A TUTTI, SPERANDO CHE L'ESTATE ARRIVI FINALMENTE!





venerdì 25 luglio 2014

Recensione ‘Bussa alla tua porta’ di Cettina Barbera







Titolo: Bussa alla Tua Porta
Autrice: Cettina Barbera
Editore: Self-Publishing
Letto in Ebook su Kobo
Pagine: 54

Link su amazon:




Sinossi

“Il sangue è la vita!
No?
In quale film l’ho sentito, Dracula?
Molte delle cose dette nei film sono cazzate: questa no.
Il sangue è davvero la vita e perciò è nel sangue che sguazza l’anima.”

Problemi con le figure autoritarie, un carattere scorbutico e un linguaggio scurrile non sono certo caratteristiche che ti spingerebbero a dare retta a qualcuno, ma dovrai fare un’eccezione, la posta in gioco è troppo alta.
Il misterioso e immortale narratore di questa storia ha tutti questi difetti e ha qualcosa di importante da dirti. Lo ascolterai?
Aprirai a colui che busserà alla tua porta, quando meno te lo aspetti o salverai la tua anima?
Ti sta veramente raccontando la sua vita o ti sta mentendo?
Dai una sbirciata al di là della porta e scegli a cosa credere.



Recensione


Un libro a mio dire troppo breve, perché per una storia così mi sarebbe piaciuta una maggiore estensione narrativa.
Diciamo che la trama si è potuta già conoscere e rileggere a partire dai classici più antichi, infatti mi ha ricordato ‘Doctor Faustus’ di Thomas Mann : non per la trama in se stessa, ma per l’idea principale.
E per chi non conoscesse quest’opera, ovviamente lascio la sorpresa di leggere questo romanzo, più simile ad un racconto, che l’autrice ci ha proposto.
Ogni autore ovviamente rielabora la sua idea di romanzo e devo dire che la versione dell’autrice mi ha regalato uno svolgimento accattivante.
Una sorta di diario personale e introspettivo su un tipo di destino molto singolare, alquanto invidiabile all’apparenza, ma soltanto capendone le vere radici se ne deduce la terribile sfortuna.
Molti troveranno questa storia magari un po’ simile ad altre narrate solitamente nei libri, ma non sono riuscita a staccare gli occhi dal mio kobo, quindi sinceramente tanto di cappello alla scrittrice.
Secondo me la sua bravura sta proprio nel riuscire a rendere accattivante e affascinante questa piccola trama trasformandola in una prosa unica e agghiacciante.
A volte, non servono romanzi né troppo sanguinari, né troppo irruenti, ma bastano pochi elementi saputi dosare bene, i quali rendano la condizione esistenziale del protagonista un vero inferno.
Il personaggio in questione è un uomo che vive in America, ha una vita normale e possiede un lavoro come sbirro, a cui non rinuncerebbe mai.
Questo romanzo ci insegna come spesso mettiamo sempre davanti cose che possono essere secondarie rispetto all’importanza dell’affetto di una famiglia.
L’errore compiuto dall’uomo, di cui non conosciamo neanche il nome, verrà pagato da lui stesso a caro prezzo.
Non vi dico altro, altrimenti svelerei tutto, invece voglio lasciare al lettore la sorpresa di scoprire cosa nasconde la sinossi della trama, la quale è veramente presentata bene.
Poche righe che lasciano trapelare l’ambiguità di una storia, che si evolverà inaspettatamente in qualcosa di davvero inquietante e mai scontato.
Per questo valuto con quattro stelle il romanzo, soltanto perché mi aspetto altre perle di questa autrice, la quale desidero che la prossima volta ci regali qualcosa di più lungo da gustare.
Una lettura consigliata a chi ama restare con il fiato sospeso attraverso un racconto introspettivo e paranormal, ma in sé educativo e coinvolgente.

Francesca Ghiribelli.

martedì 22 luglio 2014

ANTOLOGIA 'NARRAMI O MUSA'

Faccio parte dell’antologia ‘Narrami o musa’ del blog ‘Un buon libro non finisce mai’ con tre suoi racconti e una breve biografia.
I titoli dei miei racconti sono 'Fra i petali di una poesia', 'Io non sono mai nato' e 'Il segreto della laguna'.
Un grazie particolare a Christy e ad Ezio e al loro progetto!

http://unbuonlibrononfinisce-mai.blogspot.it/2014/07/3-compliblog-antologia-narrami-o-musa.html

L'ANTOLOGIA E' SCARICABILE IN PDF A QUESTO LINK:

https://docs.google.com/file/d/0B0PNRNbfOk7XOFd1dXo5d3B4TlE



domenica 20 luglio 2014

RECENSIONE "L’ARTE INGANNEVOLE DEL GUFO" di ELLA WEST




Titolo: L’arte ingannevole del gufo
Autore: Ella West
Pagine: 160
Prezzo € 12,00
Dimensioni: 14 x 21,5 cm
Copertina: Cartonato con sovraccoperta
Uscita: 14 Maggio 2014
ISBN: 9788809787896



TRAMA

Tutte le sere, dopo il tramonto, Viola si addentra nel bosco dietro casa. La grave malattia di cui soffre le impedisce di esporsi anche al minimo raggio di sole. Così, quando i suoi compagni sono impegnati con la scuola, lei dorme o sta in casa a suonare, e quando loro vanno a dormire, lei passeggia libera tra gli alberi del suo bosco, in compagnia del buio e di tutti gli animali che lo popolano. Una sera, però, sul sentiero sterrato da cui non passa anima viva, scorge un’auto: un ragazzo tira fuori un corpo pesante dal bagagliaio e lo trascina sul sedile di guida, prima di dare fuoco alla macchina. Poi seppellisce qualcosa nel terreno vicino. Sei alberi dal ciglio della strada: per Viola è facilissimo ritrovare il punto in cui quel tizio ha scavato la buca… e dare inizio alla sua personale, pericolosa indagine. Che cosa ci fanno tanti soldi sepolti nel bosco? E quel ragazzo è forse un assassino? Tornerà a cercarla?
Una voce incantevole e ingenua rapisce il lettore in una storia che lascia col fiato sospeso. Delicato, commovente, ammaliante, “L’arte ingannevole del gufo” è un romanzo destinato a conquistare un pubblico di tutte le età.

L'AUTRICE
Ella West è nata in Nuova Zelanda e ha scritto romanzi per ragazzi, ottenendo diversi premi. Vive in campagna e lavora part-time come giornalista.


LINK
Potete vedere il booktrailer a questo link:
https://www.youtube.com/watch?v=ghKr9V_JeeM&index=19&list=UUlxM_z6Zbmm93bxBssDsE2Q <https://www.youtube.com/watch?v=ghKr9V_JeeM&index=19&list=UUlxM_z6Zbmm93bxBssDsE2Q>
Link dello sfoglialibro: http://narrativa.giunti.it/media/sfoglialibro-arte-gufo-PKQUNFEM.pdf
Link del libro su Giunti narrativa: http://narrativa.giunti.it/novita/l-arte-ingannevole-del-gufo/
Link della pagina autrice sul sito di Giunti narrativa: http://narrativa.giunti.it/novita/l-arte-ingannevole-del-gufo/ella-west/
Link del libro su Giunti Store, il nostro sito di e-commerce: http://www.giuntistore.it/narrativa/l-arte-ingannevole-del-gufo-19164


RECENSIONE


Ho letto questo libro con profonda emozione e forse con un senso di aspettativa un po’ esagerata.
L’ho trovato nella sua integrità positivamente morale ed essenziale dal punto di vista umano, però credo che sinceramente mi aspettassi di più dalla sua intera trama e dallo svolgimento della storia mi sarei aspettata un evolversi delle vicende verso toni thriller e più appassionanti.
Mi sono piaciute, invece l’ambientazione della Nuova Zelanda, la descrizione dei boschi, perché si sente che l’autrice è riuscita a rendere, forse più importante la simbiosi della protagonista con il suo ambiente, che la trama stessa.
Amo molto leggere libri che parlano della natura e del rapporto di essa a livello umano, così ho sentito davvero indimenticabile il legame tra Viola, la bambina protagonista e il Canterbury, luogo dove abita in una fattoria assai isolata, in cui il mondo sembra fermarsi per dare vita ad una proiezione della realtà davvero magica e invidiabile.
Viola stringe questo intenso rapporto con l’ambiente circostante, proprio per la sua malattia, l’XP, xeroderma pigmentoso.
Essa come ci tiene ad affermare sua madre, non è una malattia, ma una disfunzione genetica.
Comunque sia, sempre un peso enorme da portare per una bambina di quattordici anni, che saprà di non poter vivere a lungo, visto che può uscire solo di notte, vivendo quasi come un vampiro, altrimenti la luce del sole potrebbe ucciderla all’istante.
Non sono stata delusa da questo libro nella sua complessità, forse sono rimasta un tantino insoddisfatta per il fatto che a volte nel passaparola che si fa per pubblicizzare un’uscita editoriale, si fanno considerazioni sbagliate o si esalta troppo la trama del romanzo nel senso sbagliato.
Questo libro non è un thriller, ma piuttosto il racconto di un’esperienza di vita personale tramutata in un romanzo descritto attraverso venature poetiche e profonde.
Mi fa piacere che una malattia come questa, che raramente viene trasposta nei libri, sia diventata fulcro centrale per una storia istruttiva ed emozionale.
Due genitori che nonostante la preoccupazione per lo stato di salute della loro figlia, la lasciano andare e venire dal bosco per gran parte della notte, dandole la possibilità di vivere in libertà.
Una libertà che la rende felice, anche se sa che la sua non sarà mai una vita normale.
La solitudine che Viola si porta dentro e con cui cerca di convivere al meglio accettando il fatto di vivere senza poter avere un rapporto con i suoi coetanei, studiando da sola a distanza con l’aiuto di internet e con la compagnia di qualche mail scritta da altri ragazzi portatori della sua stessa malattia.
Oltre al bosco, ha la sua musica, la viola che ha imparato a suonare grazie a sua madre e alle grandi nozioni di musica classica avute da lei: la viola da cui prende lei stessa il nome.
Suo padre invece è un uomo buono e dedito soltanto alla vita di fattoria, a cui lei partecipa aiutandolo nei vari lavori quotidiani.
Viola ha per sola compagnia i rumori del bosco, gli alberi e il ‘suo gufo ’ che la affianca ogni notte.
Una notte però accadrà qualcosa di insolito, una specie di singolare novità per l’abitudinaria routine del luogo.
La bambina con i suoi occhiali per la visione notturna riesce a vedere un uomo caricare un cadavere su un auto e dare fuoco a quest’ultima, poi vede lo stesso uomo accanto ad una buca nascondere un grosso e misterioso sacco.
Viola decide di tenere ben impresso il punto del nascondiglio per scoprire in seguito che il sacco nasconde una grossa quantità di denaro.
Un’altra cosa che mi ha colpito molto è come da tutta questa storia, così semplice all’apparenza, possa fuoriuscire alla fine un messaggio positivo e veramente apprezzabile a livello umano.
La bambina deciderà di nascondere all’insaputa dell’assassino tutto quel denaro e donarlo poco a poco alla sua famiglia.
Già, Viola conosce le difficoltà economiche della fattoria e vorrebbe ridonare tranquillità e sorrisi ai suoi genitori senza farlo sapere loro direttamente.
Quelli che ho amato di più sono stati i capitoli finali, perché anche se non hanno suspense o animosità narrativa, si intrecciano alla precedente algida quiete del bosco, concludendosi in modo al contempo inaspettato e significativo per la protagonista.
Sarà proprio ‘l’arte ingannevole del gufo ’ a regalare giustizia alla buona causa della ragazzina.
La caratteristica da ammirare di più in questo libro è come l’autrice riesce far diventare un tutt’uno il bosco con lo stato d’animo della protagonista.
Una sorta di panismo poetico che porta alto il senso di umanità per una storia rara nel suo genere.
Da consigliare per la particolarità del titolo e per chi ha bisogno di una trama avvincente nel suo messaggio esistenziale.


Francesca Ghiribelli.

sabato 19 luglio 2014

RECENSIONE 'PER TUTTO IL TEMPO CHE CI RESTA' DI VALENTINA BAZZANI



Recensione ‘Per tutto il tempo che ci resta’ di Valentina Bazzani

 
Titolo: Per tutto il tempo che ci resta
Autore: Valentina Bazzani
Editore: Amazon
Genere: New Adult
Pagine: 151 pp
Data: 18 Marzo 2014
Prezzo: 2.97€

Pagine dove seguire l’autrice:
https://www.facebook.com/pages/Valentina-Bazzani/425911930844625
https://www.facebook.com/dietrolepagine
Sito dell’autrice:
 http://nataperscrivere.jimdo.com/ 
  
Sinossi

Hamelin, capelli biondo ramati e occhi azzurri, vive con il padre e i due fratelli in un mondo dove la brulla terra e le svettanti rovine di antichi grattacieli sono oppresse da un onnipresente cielo infuocato. È un mondo parallelo al nostro, un pianeta morente le cui risorse sono ormai da tempo esaurite. Un giorno, dinanzi alla tomba della madre morta molti anni prima, il ragazzo viene avvolto all'improvviso da un'intensa luce.
Sam è una ragazza di Los Angeles, che condivide l'appartamento con la sua migliore amica, Ellen, e lavora in una biblioteca. Una sera d'autunno, mentre attende l'autobus, ode un forte tuono e viene abbagliata da un lampo. Come per magia un ragazzo è comparso in mezzo alla strada, confuso e spaesato. Chi sarà mai questo ragazzo, e come ha fatto ad arrivare li? Una storia d'amore che vi farà riflettere sul vero significato dell'espressione colpo di fulmine. Per tutto il tempo che ci resta è la storia di due persone che non si sarebbero mai dovute incontrare ma le cui vite si intrecciano per uno strano scherzo del destino, e se quest'ultimo decidesse di rimediare al proprio errore?


Estratto tratto dal libro

Prendo i vestiti che Sam mi ha lasciato sul divano e vado in bagno a farmi una doccia e cambiarmi. Ho ancora la maglia sudata, incrostata di sangue e fango addosso e puzzo. 

Appena entro in bagno, apro l’acqua e mentre si riscalda mi guardo allo specchio. Ho un aspetto orribile. I capelli sporchi, le occhiaie profonde come se non dormissi da giorni, qualche livido che sta affiorando. Ma non è quello a impressionarmi. Al centro del mio petto un simbolo, tre semicerchi che si intersecano a tre punte, spicca sulla pelle chiara come se fosse impresso a fuoco.

Non posso crederci, non so come quel tatuaggio, che sfioro con i polpastrelli notandone la regolarità dei contorni, sia lì dove lo vedo. Non ne conosco il significato, sembra un simbolo antico e di certo ha una storia che mi riguarda in qualche modo, ma quale? Decido di non pensarci per ora e di buttarmi sotto il getto bollente. Sentire il calore dell’acqua sulla mia pelle è un sollievo e mi fa tornare in mente un altro calore, accompagnato da una luce abbagliante, ma sono confuso… non ricordo. Non so cosa sia successo, come mi sia ritrovato in quella strada e non so da dove venissi prima, di sicuro non da questa città. Nulla mi è famigliare. I volti delle persone, così indifferenti e schive, mi sembrano estranei, quasi alieni... tutto, tranne il suo volto quando mi ha guardato preoccupata mentre mi chiedeva come mi sentivo, e il suo sorriso sollevato e gentile quando ha capito che stavo bene. Quando l’ho vista, non so se fossero stati i suoi lunghi capelli castani mossi dal vento, che bagnati mi sfioravano la faccia, i lineamenti puliti e freschi, gli occhi vivaci di un intenso nocciola incorniciati da folte ciglia o il sorriso che cercava di essere rassicurante, ma un fremito mi ha scosso il cuore. 
So che dovrei essere spaventato, forse arrabbiato, ma una parte di me è felice di averla incontrata e di esserle vicino.


Recensione




Era molto che non leggevo un romanzo così dolce e romantico. La trama può assomigliare all’apparenza  al solito new adult, ma se ci si sofferma ad analizzarlo per intero, posso soltanto affermare che l’autrice ha molto talento nel personalizzare con la sua vena artistica la trama del suo libro accendendo di potenziale fascino i suoi personaggi.

Tutto nasce da un evento soprannaturale: da una parte un ragazzo dal fisico accattivante proveniente da un mondo parallelo che viene colpito da un fulmine davanti alla tomba di sua madre, dall’altra  Sam, una ragazza dolce e riservata, restia ad aprire i suoi sentimenti agli altri.

Due universi davvero diversi di due protagonisti che danno una spiccata sfumatura di fantasy e di paranormal a questo romanzo.

Ho trovato anche delle venature un po’ hot che stuzzicano la storia d’amore principale donandole quel fascino seducente, con cui noi appassionate di romance e d’amore ci affezioniamo veramente.

Una trama scorrevole e un’alchimia fra i due personaggi davvero tangibile fin dalle prime pagine.

Una storia che nella sua semplicità ci accompagna in punta di piedi a conoscere le tante sfaccettature di un amore da favola e altrettanto impossibile da vivere.

Io ho amato questa storia, perché anche se adoro il lieto fine, mi ha fatto molto più emozionare di altr, invece più scontate.

Per questo regalo quattro stelle al lavoro dell’autrice, non ne do cinque per il semplice fatto che avrei voluto che la storia legata al tatuaggio e al passato di Hamelin, il protagonista, fosse sviluppata meglio e magari allargata attraverso tutta la trama.

Un piccolo input per far crescere sempre di più una scrittrice esordiente, che sicuramente ha ancora molto da regalarci.

Un libro da consigliare per gli amanti di new adult, paranormal e fantasy o anche soltanto semplicemente di romance!



Francesca Ghiribelli.


sabato 12 luglio 2014

Recensione ‘Nel bosco di Aus’ di Chiara Palazzolo





Titolo: Nel Bosco di Aus
Autore: Chiara Palazzolo
Editore: Piemme
ISBN: 9788856619744
Fomato: Brossura
Lingua: Italiano
Numero pagine: 480
Prezzo: 19,50
Genere: Horror

Trama: Carla ha tutto. Un marito con cui va d’accordo, tre figli che adora e una nuova casa, al limitare di un bosco. Il sogno di una vita. Certo, i ragazzi avrebbero preferito restarsene in città, più vicino agli amici, ma per lei quella scelta era stata quasi una necessità imprescindibile, un gradino in più nella scala sociale, il simbolo di un benessere raggiunto. Qualcosa però viene a turbare la sua serenità: la morte in un misterioso incidente d’auto di Rita, l’amica di sempre, una donna vivace, una trascinatrice a cui Carla spesso si affidava nelle decisioni più difficili. E poi c’è Albertino, il figlio più piccolo, che la mette in allarme annunciandole di vedere spesso intorno alla casa una vecchia signora, una strega, come lui la chiama. È l’unico a scorgerla e Carla non gli dà peso, limitandosi a liquidare la cosa come un modo per attirare l’attenzione. Anche perché nel frattempo è diventata amica di una donna che conta nella zona, Amanda Satriani, la padrona di tutta la collina, che la invita a far parte del suo circolo di burraco. E così Carla, che era sempre stata moglie e madre impeccabile e devota, comincia a trascurare la famiglia, presa dal nuovo gioco e soprattutto dalla frequentazione di Amanda. Si fa irrequieta, intollerante, ed è sempre più attratta dal bosco carico di presagi che le tocca attraversare per arrivare a casa dell’amica. Una vicenda inquietante, dove niente è quello che sembra.


L’autore: Chiara Palazzolo (Catania, 31 ottobre 1961 – Roma, 6 agosto 2012) ha esordito nel 2000 con il romanzo La casa della festa (Marsilio), pubblicando quindi per Piemme I bambini sono tornati (2003). Con la Trilogia di Mirta-Luna, affascinante eroina dark di Non mi uccidere (2005), Strappami il cuore (2006) e Ti porterò nel sangue (2007), ha ottenuto un grandissimo successo di pubblico e critica. Da Non mi uccidere è in preparazione l’omonimo film.

Recensione

‘’Ci sono solo due streghe. Quindi una di troppo. In tutto tre’’



Ho sentito parlare molto bene di questa autrice, purtroppo recentemente scomparsa, soprattutto sulla precedente sua trilogia dark fantasy, ma diciamo che questo è l’unico libro che ho letto finora della scrittrice.

E con estremo dispiacere sarà il primo e anche l’ultimo, perché ho potuto leggere tante recensioni entusiaste di questa trama che avvolge un’ atmosfera gotica e surreale immersa in uno strano e ambiguo bosco, il bosco di Aus, ma a me la sua storia non è piaciuta affatto.

Ho considerato la protagonista e la sua famiglia, più che essenziali personaggi, delle persone dalle menti un po’ psicolabili e confuse, che hanno fatto delle loro debolezze mentali una vera e propria tragedia umana, proprio per questo credo che la visione delle streghe in questa storia nasca solo come conseguenza mentale e non autentica. Solo frutto di uno scherzo della mente di Carla, la protagonista.

Non sono una grandissima lettrice di romanzi horror, però credo anche con la limitata esperienza che ho, di non poter essere d’accordo sul fatto che questo libro sia catalogato con tale genere.

Anche se in sé la storia di fondo avrebbe un magico senso e un suo perché, io ho trovato la narrazione molto sconclusionata, poco avvincente e molto deludente.

Per essere una storia interiormente struggente, lo ‘scalpiccio’ della narrazione non inquieta di orrore, ma ti soffoca senza farti capire molto di ciò che succede o che succederà.

Ci ho messo molto a leggerlo, nonostante io divori quasi tutti i libri che mi capitano tra le mani, anche quelli che a volte non mi piacciono tanto, ma questo sono riuscita a finirlo soltanto per sapere dopo tanta fatica come andava a finire!

E sinceramente sono rimasta delusa anche dalla fine, perché almeno lì mi sarei aspettata maggiore suspense o almeno una maggiore spiegazione delle vicende per dare ulteriore significato all’intricata storia.

Credo che per ora sia la peggior storia trattante le streghe che abbia mai letto, anche se ripeto che se fosse stata costruita e maggiormente studiata nella narrazione, avrebbe avuto un suo mistico significato e un suo particolare senso educativo.

Per tutte queste ragioni non consiglio questo libro, soprattutto agli amanti dell’horror, se non a chi leggendo vuole provare la sensazione di una faticante salita, della quale non si raggiunge mai la fine. Per non parlare di qualche sbadiglio che ci scapperà sicuramente.



Francesca Ghiribelli


VIDEOPOESIA 'ERI'

POESIA DI FRANCESCA GHIRIBELLI
VOCE DI ANGELO FAVALE
SOTTOFONDO INTIMIT
DI RAFAEL MUNOZ ARIZA
COPYRIGHT

venerdì 11 luglio 2014

Recensione di ‘Odio l’amore o forse no’ di Lidia Ottelli




Titolo: Odio l'amore o forse no...
Autore: Lidia Ottelli
Editore: Self-Publishing
Prezzo: 1,99 € Pagine: 156
ISBN: 9786050310757
Pubblicazione: 1 Luglio 2014




Estratto dal libro



"Questo è un momento drammatico. Un minuto di silenzio per il mio buon senso che è deceduto due ore fa."



TRAMA

Samantha è una donna realizzata. Possiede una ditta di cosmetici affermata in centro a Milano con la sua migliore amica Alessia, ha più di trent’anni, è affascinante, intelligente, ricca e soprattutto ha un debole per gli uomini tra cui il bellissimo Eduardo che come lei ha la passione del sesso senza complicazioni.
Alessandro è il fratello di Alessia, un bellissimo ragazzo e un manager londinese affermato. Lasciato da poco dalla sua leggendaria fidanzata, ritorna in Italia per le feste natalizie per staccare dalla sua vita a Londra.
I due si rincontrano dopo moltissimi anni e nasce tra di loro una relazione sessuale pericolosa e intrigante che sfocerà in un turbinio di sentimenti che Samantha non riuscirà a controllare. Non tutto però è come sembra e una sconvolgente rivelazione cambierà per sempre le carte in tavola…


Autrice


Lidia Ottelli è nata e cresciuta in provincia di Brescia.
Accanita lettrice appassionata di fantasy, paranormal e thriller, scrive e ha scritto soprattutto per se stessa. Ha condiviso alcuni dei suoi testi su forum e siti dedicati alla scrittura e nel 2014 debutta con un romanzo completo "Odio l'amore o forse no...".
Oltre a essere un'esordiente, Lidia è fondatrice del blog “Il Rumore Dei Libri” dedicato a scrittori emergenti.

I suoi siti:
Blog: http://ilrumoredeilibri.blogspot.it/
Facebook : https://www.facebook.com/ilrumoredeilibri1
Profilo fb: https://www.facebook.com/lidia.ottelli?ref=tn_tnmn



Recensione


Premettendo che non sono un’amante di romanzi erotici, devo un grazie all’autrice che mi ha fatto un po’ ricredere su questo genere.

Una lettura scorrevolissima dalle linee radiosamente ironiche, un romanzo che ti lascia un sorriso ad ogni riga e credo sia proprio questo il talento della sua scrittrice.

E’ difficile conciliare il lato comico con quello erotico e romance, ma lei ci è riuscita alla perfezione.

Una penna esordiente che al suo primo romanzo ci ha regalato una protagonista forte, una ragazza-donna per niente perfetta, dalla verve sessuale paragonabile a quella di un uomo, ma che in fondo a sé ha trovato il coraggio e l’emozione di riscattarsi dalla figura di ‘una donna facile’, con cui tutti l’hanno sempre giudicata e additata.

Samantha, una protagonista che calza a pennello per un romanzo rosa all’italiana, dai toni chick lit che io adoro e con quella affascinante vena hot, la quale non vuole rappresentare il solito romanzo erotico, perché alla fine, diversamente da altri romanzi che ho letto, ci dimostra quanto da una persona interessata solo al sesso possa nascere un amore romantico destinato forse a durare per sempre.

Arrivando alla sua conclusione, mi è dispiaciuto che la trama non sia terminata come avrei desiderato e come credo avrebbero sicuramente sperato tutte le lettrici di questo romanzo, ma è proprio questo che ha reso il libro costruttivo e segnato da una fine diversa dalle solite aspettative di noi lettori.

Un punto in più anche per questo, perché trovo sia raro e talentuoso trovare un’autrice che regali una sfumatura di significato aggiuntivo all’amore attraverso le righe di una trama erotica, che all’apparenza per molti può sembrare facile da scrivere e superficiale da leggere.

Un libro da consigliare e da diffondere, perché unisce umorismo, passionalità e romanticismo in un’unica storia. Per questo l’autrice si aggiudica cinque stelle.



Francesca Ghiribelli

venerdì 4 luglio 2014

ANTEPRIMA USCITA GIUNTI LUGLIO


Oggi vi lascio in anteprima una magnifica uscita firmata Giunti, mi raccomando segnatevi questa data, la trama e la cover sono davvero imperdibili!


"Stanotte il cielo ci appartiene" di Adriana Popescu
 




Titolo: Stanotte il cielo ci appartiene
Autore: Adriana Popescu
Pagine: 320
Prezzo € 9,90
Dimensioni: 14x21.5cm
Copertina: Brossura con bandelle
Uscita: 9 luglio 2014
ISBN: 9788809791893

TRAMA
Layla ha un grande sogno: catturare con la macchina fotografica immagini uniche in giro per il mondo. Per il momento, però, si deve accontentare di fare la fotografa di eventi. La sua storia di cinque anni con Oliver e la loro tranquilla routine in un appartamento nel centro di Stoccarda non le consentono molto di più. Una sera, però, in una discoteca dove viene chiamata per lavoro, la reflex di Layla si posa su un ragazzo che, con gli occhi chiusi e completamente isolato dalla ressa che lo circonda, balla al ritmo di una musica tutta sua, perso nei propri pensieri. Layla è ipnotizzata da questa visione e gli scatta una foto proprio nell’attimo prima che una gomitata accidentale lo colpisca in pieno volto. È così che Layla e Tristan si conoscono. Ma da quel giorno non possono fare a meno di rivedersi: un giro in moto per la città, un pic-nic lungo il fiume, una serata a guardare le stelle cadenti. Da semplici amici, certo! O almeno, è quello che si racconta Layla. Ma qual è il confine tra amicizia e attrazione? E quanto coraggio ci vuole per buttare all’aria la propria vita?
Una storia meravigliosa ed emozionante per non smettere mai di sognare. Rendi speciale ogni attimo della tua vita.

L'AUTRICE
Adriana Popescu è nata a Monaco nel 1980. È stata sceneggiatrice televisiva, collaboratrice per diverse testate giornalistiche e blog. La sua avventura è cominciata nel 2012 con il grande successo ottenuto dal suo primo libro autopubblicato in rete, a cui è seguito “Stanotte il cielo ci appartiene” che l’editore Piper ha deciso di pubblicare in cartaceo.

LINK
Link del libro su Giunti Editore: http://www.giunti.it/libri/narrativa/stanotte-il-cielo-ci-appartiene/http://www.giunti.it/libri/narrativa/stanotte-il-cielo-ci-appartiene/
Link della pagina autrice sul sito di Giunti Editore: http://www.giunti.it/autori/adriana-popescu/http://www.giunti.it/autori/adriana-popescu/



UNA LETTURA DA NON PERDERE, ADORO  QUESTO GENERE DI ROMANZI! 
E VOI?
SI'?
ALLORA APPENA ESCE CORRETE IN LIBRERIA!!!!



martedì 1 luglio 2014

LA MIA INTERVISTA SUL BLOG DELL'AUTRICE LINDA BERTASI

Grazie a Linda Bertasi che mi ha ospitato gentilmente sul suo blog!
La ringrazio per la splendida intervista e per la segnalazione del mio libro di poesie sul suo sito.
Potete trovare tutto a questo link.

http://lindabertasi.blogspot.it/2014/07/intervista-francesca-ghiribelli.html