lunedì 28 luglio 2014

BUONE VACANZE!

MI ASSENTERO' UN PO' DAL MIO BLOG, MA NATURALMENTE A SETTEMBRE TORNERO' CON NUOVE RECENSIONI, FRIZZANTI ANTEPRIME E ALTRI MIEI SCRITTI!

Nel frattempo un'altra piccola grande vincita....

Grazie all'autore ROBERTO ALBA che ha scelto il mio commento come vincitore per il giveaway sul blog di 'La fedelibrovora'! Ho l'onore di ricevere la copia autografata del suo splendido romanzo! Non vedo l'ora di leggerlo!



ECCO LA MIA DOMANDA ALL'AUTORE E LA SUA RISPOSTA!



Se tu fossi un bambino sordomuto, come il protagonista del tuo romanzo, cosa sacrificheresti in cambio per avere una vita normale senza nessun tipo di handicap? (domanda pensata da fraghi88)

È proprio questo il senso del romanzo. Non c'è niente da sacrificare per il “dono” che ha Ulisse. I “normali” hanno la presunzione di ritenere sfigati i diversi. Accettarci per quello che si è significa accettare gli altri. È quando non accettiamo noi stessi che ricerchiamo nel diverso l'infelicità.
“Una vecchia signora con un cappello che sembrava afflosciarsi sulla testa come una cacca di cavallo, disse rivolta a mamma: «Questo è Ulisse, vero? Il bambino malato. Quanto mi dispiace».
Ecco la ragione per cui mi arrabbio moltissimo e posso commettere qualsiasi cosa senza una ragione precisa. Io malato? Uno con il mio segreto è una persona malata? Mi sono fatto la pipì addosso. I pantaloni si sono bagnati lungo una delle gambe e sotto i miei piedi si è formata una piccola chiazza.
In quel momento vidi che nel soggiorno tutti avevano smesso di muovere le labbra: avevo cento occhi puntati su di me e guardare le loro facce non era una bella cosa.
«Che fai Ulisse!» disse mamma facendo gli occhi cattivi.
Io non volevo rispondere. Guardando negli occhi quella vecchia le ho fatto un segno brutto: il cazzo con il dito medio.
Questa volta la parola l’ho scritta perché l’ho detta io e quella signora, l’unica sorella di mio padre resuscitata chissà da quale cimitero, non si meritava niente di diverso.
«Ulisse!» mi disse la mamma e poi rivolta a quella signora, zia Ninnetta, puntualizzò: «Non devi dire queste cose di mio figlio. Ulisse è un bambino normalissimo».”



BUONE VACANZE A TUTTI, SPERANDO CHE L'ESTATE ARRIVI FINALMENTE!





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