giovedì 9 febbraio 2023

Recensione di Spare. Il minore Prince Harry

 


 

 






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TRAMA

È stata una delle più strazianti immagini del Ventesimo secolo: due ragazzini, due principi, che seguono il feretro della madre sotto gli occhi addolorati e inorriditi del mondo intero. Mentre si celebrava il funerale di Diana, principessa del Galles, miliardi di persone si chiedevano quali pensieri affollassero la mente dei principi, quali emozioni passassero per i loro cuori, e come si sarebbero dipanate le loro vite da quel momento in poi. Finalmente Harry racconta la sua storia. Con la sua cruda e implacabile onestà, "Spare. Il minore" è una pubblicazione epocale. Le sue pagine, dense di analisi e rivelazioni, sono frutto di un profondo esame di sé e della consapevolezza - conquistata a caro prezzo - che l'amore vince sempre sul lutto.

RECENSIONE

 

Un libro diventato un caso letterario. Un’autobiografia che spiega le ali verso la verità di un racconto di vita nudo e crudo, anche se pur sempre narrato da un punto di vista soggettivo, proveniente dal cuore di un giovane uomo. Si potrà giudicare positivamente o negativamente, come molti altri lettori e recensori hanno fatto, ma chi lo ha letto, lo sta leggendo o lo leggerà con gli occhi dell'amore o dell’umanità, alla fine spoglierà un principe del suo sangue blu per farlo diventare coloro rubino, il colore di tutti gli uomini, di tutti i comuni mortali.

Ecco, finalmente un libro che denuda l'esistenza dorata di un reale per far capire a chi ambisce a quella vita, che non è tutto oro quello che luccica. Io da lettrice posso dire che mi sono rispecchiata nei suoi dolori, nelle sue esigenze di voler scappare dalla sua gabbia d'oro per poter vivere come un uomo normale. In fondo, non è detto che se nasci reale devi per forza esserlo e sentirti bene nel vestire i panni delle tue origini. Harry, spare (il pezzo di ricambio, il minore), detto anche Spike, si mostrerà a 360 gradi dalla prima scena dietro al feretro della madre defunta fino all'ultima pagina del romanzo, vita attuale di un uomo sposato e padre, un uomo uguale a tutti gli altri.

Forse per chi ha pensato o ancora pensa che fosse più fortunato di altri può farlo solo in relazione al denaro che ha e al titolo di principe che possiede, ma alla fine è solo un ragazzino che perde la madre troppo presto, un giovane che combatte per la sua passione di diventare soldato dividendosi tra l'amore per la sua Africa. Un Harry che se la vede con gli attacchi di panico, una sudorazione eccessiva, lo stress post traumatico, la voglia di piangere e non riuscirci: cerca qualcuno che gli possa insegnare a piangere e va da una psicoterapeuta, che da perfetta sconosciuta lo accoglie. La donna accoglie un noto reale come lui che desidera solo piangere, desidera imparare a farlo solo molti anni dopo la perdita di sua madre, perché non c’è mai riuscito. Si tratta solo di un abbraccio desiderato, in fondo, da parte di un principe che ha tutto e alla fine avrebbe bisogno invece che di un titolo o di un'eredità, solo di essere ascoltato e confortato. Un semplice abbraccio, dove lui si spoglia di quello che tutti vogliono che sia per essere infine quello che vuole essere realmente da sempre. Un uomo con le sue fragilità, un uomo che nel suo passato si è sbronzato e si è fatto le canne per annegare spesso un dolore che non è riuscito a estirpare, perché forse non realmente elaborato in maniera giusta. Un uomo che si sente libero solo nella sua Africa e che lotta per ricordare la madre e le sue coccole, ma il dolore della perdita è come un muro che non mostra cosa nasconde dietro di sé, è come se avesse cancellato tutto quello che di bello c'era stato e che resta di sua madre.

Harry racconta pure la sua indisposizione allo studio, lui si sente bene nei panni di un soldato. Il libro racconta i suoi amori adolescenziali, la sua prima volta e le precedenti storie prima di Meg, la donna della sua vita. Harry narra della sua dura e cruda esperienza come soldato, dove la morte lo spaventa, ma lo fa crescere. Harry è ancora più ammirabile e sorprendentemente affascinante quando si innamora nel più semplice dei modi a prima vista di una foto di Meg su Instagram. Un colpo di fulmine che lo spinge a cercarla disperatamente, la lotta di un amore che da parte di entrambi deve combattere contro tutti e tutto: non è semplice essere la donna di un principe. Essere un'attrice di umili radici e vivere sotto i riflettori e le grinfie dei paparazzi. Ma l'amore può alla fine vincere su tutto? Meg alla fine sarà la donna che riuscirà a sorvolare sul dolore della prigione che la rinchiude e le nega di essere una donna libera, solo per amore del suo Harry. Un Harry che racconta anche il bisogno di poter riversare il suo mancato affetto materno su una madre surrogata. Ebbene Spare è la storia di un principe considerato un pezzo di ricambio, appunto...

Per il resto è anche considerato l'ultimo della famiglia reale e ha dovuto sempre combattere contro se stesso e gli altri per accettarlo, ma alla fine non è stato tanto questo, semmai è stato il desiderio di essere libero, un uomo libero, come Meg desidera di restare una donna libera, così per com’è nata. Un romanzo autobiografico che di favola non ha niente, le favole rosa semmai esistono altrove, forse molto più spesso in capanne fatte d'amore e non in palazzi scossi da un forte vento.

Un libro da leggere e apprezzare e non giudicare, non è una lettura da appoggiare o contrastare. Alcuni episodi vengono un poco trascurati nella seconda parte della storia, avrebbero potuto essere valorizzati. Non è una storia autobiografica che tende a essere un’auto-lamentela personale da parte di Harry, semmai è una storia da ascoltare in silenzio con gli occhi dell'amore umano ed esistenziale e un cuore in grado di vedere la verità e non l'apparenza.

Francesca Ghiribelli



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