TRAMA
Da una
storia vera ... Un uomo vero ... Un assassinio vero ... La sera del 4 Marzo
1948 veniva barbaramente ucciso uno degli uomini più grandi del teatro e della
cultura contemporanea. Antonin Artaud, l'ultimo Marat ... Raccontiamo tra il
vero, la cronaca, il romanzato, e il surreale la storia della sua fine, ma
anche del suo inizio, delle sue idee, delle sue interpretazioni, delle sue
sofferenze, dei suoi amori ... "casti е puri Tra il thriller, l'ossessivo,
il poetico, siamo testimoni degli ultimi giorni della sua vita, dei suoi inizi,
della sua poesia e di tutta la sua tensione vitale e della sua forza ... Sullo
sfondo di una Parigi ora colorata, ora grigia, ora sonnacchiosa, ora quasi
provinciale, con intorno a lui Roger Blin, Paule Thévenin, Arthur Adamov, Ligne
Poe, il grane Abel Gance Charles Dullin, Enrique De Boulez, quest'ultimo
detective da operetta e tanti altri personaggi ora onibili, ora poetici, ora
storici ... La fine? Non c'è una fine, c'è l'inevitabile che segna però
l'iscrizione di Antonin Artaud tra gli irriducibili del teatro contemporaneo e
tra i suoi più indefinibili ed acerrimi nemici. ...
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RECENSIONE
Un libro biografico in
relazione all’importante personaggio preso in questione, visto che si sta
parlando di Antonin Artaud, uno dei più grandi registi, drammaturghi, attori e
saggisti teatrali francesi.
Ma è un’opera che non rimane
fine a sé stessa nel suo voler narrare la vicenda di vita, quindi
autobiografica, perché diventa un romanzo di narrativa contemporanea, un testo
impregnato di poesia, di denuncia, di ricordi relativi all’esistenza del
personaggio in questione divisa tra verità, cronaca, reale e surreale. Una
storia vera che si intinge della scorrevolezza del vissuto, ma anche di
sfumature ossessive, gialle, thriller, noir raccontando gli alti e bassi del
percorso esistenziale di Antonin Artaud, l’ultimo Marat. Si può definire a
tratti anche un libro giornalistico perché riprende l’accaduto di un vero
assassinio compiuto su uno dei più grandi esempi di cultura contemporanea e
maestri teatrali. Il libro riprende l’inizio della sua vita, la storia della
sua fine, le sue idee originali, la lotta per i suoi ideali, le sue fragilità e
la sua forza. Il tutto verrà intercalato nell’atmosfera di una Parigi sfumata
tra colori e bianco e nero ritrovando personaggi vicini e lontani alla vita di Artaud.
Molti anche dei quali hanno collaborato con lui come Roger Blin, attore
professionista che lo ha trovato proprio il giorno della sua morte il 4 marzo
1948, assassinato in modo orribile nella sua stanzetta d’ospedale a Ivry. Tutti
i suoi amici, estimatori e colleghi credono sia stato un terribile delitto.
Sarà lo stesso Blin insieme all’amica Thévenin a voler far luce sulla sua
misteriosa morte, aiutati dal detective De Boulez. Ma diventerà un giallo con
soluzione o senza soluzione? Sicuramente oltre a questa curiosità il lettore
scoprirà molto di Artaud, dei suoi primi passi nel mondo del teatro, dei suoi
amici e dei suoi antagonisti fino al suo successo teatrale e cinematografico,
rendendolo poi riconosciuto da tutti con il secondo nome L’ultimo Marat,
personaggio che interpretò magistralmente. Un’opera da assemblare nelle
importanti biografie, ma anche nella letteratura esistenziale e di cronaca.
FRANCESCA GHIRIBELLI
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