martedì 3 maggio 2022

RECENSIONE I RACCONTI CHE SI FANNO LEGGERE SELENE E ANGEL DI BERARDINO DI PAOLO

 



 

 

 

TRAMA

 

Con ritmo narrativo stringato e scrittura chiara, Berardino Di Paolo ci offre due storie d'amore custodite fra le pagine di questo libro. Eppure "Angel" e "Selene" non sono soltanto storie d'amore che, a primo acchito, potremmo definire anacronistiche. C'è anche la confluenza, fra registri linguistici e sequenze narrative, della capacità dell'autore di dire "senza dire". Si sa che l'innamoramento trova spiegazione in una forza oscura e interna dislocata dalla razionalità – forza dalla quale Selene, la protagonista dell'omonimo racconto, non riesce a sottrarsi, così come non riescono a sottrarsi due personaggi del racconto "Angel". E' una forza misteriosa che nutre un'emozione potente, che spesso sfocia nell'amore, da Platone identificato con la follia – che è al di sopra della ragione – per cui l'amore è follia ma è anche una forma di possessività che rende schiavi o prigionieri di passioni che distolgono l'individuo da scelte razionali, talvolta destabilizzandolo e talvolta aprendolo all'entusiasmo derivante dall'esperienza della fase di innamoramento. Selene cade nella rete dell'innamoramento, dalla quale vorrebbe uscire ma la forza oscura irrazionale la trattiene e quella stessa forza s'impadronisce di Walter e i due giovani seguono il ritmo di un amore non ancora maturo, per cui, nello svilupparsi degli eventi, entrambi sono trascinati dall'ambivalenza delle emozioni, che li separa. È qui che la storia sembra assumere la caratteristica dell'anacronismo perché, calandola nell'odierna realtà, ci rendiamo conto che manca qualcosa: uno strumento che ha modificato la quotidianità, il cammino culturale, persino i sentimenti (che non sono innati) delle persone. Sarebbe stato semplice risolvere il conflitto fra i due protagonisti attraverso l'uso di un cellulare e di una chat. Oggi i rapporti interpersonali si modificano spesso in modo virtuale perché il cellulare ha assunto una funzione particolare, generando in tanti casi una mancanza di risonanza emotiva. L'autore elimina lo "strumento" cellulare – elimina quindi una tecnica che inficia le relazioni sociali, amicali, amorose – e muove i personaggi affinché mettano in moto l'apparato emotivo; ecco uscir fuori, come da un cilindro, un'accozzaglia di stati d'animo e di sofferenza che, pur con la loro natura irrazionale, si amalgamano a procedure razionali.

 

 

 

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RECENSIONE

 

Una cover molto carina ed essenziale nella sua semplicità, dove il titolo rivela la verità sulla funzionalità che ogni libro dovrebbe avere. Ogni libro infatti dovrebbe farsi leggere e qui succede proprio così, perché una storia che viaggia fra le pieghe dell’amore (argomento da sempre amato in tutte le sue sfaccettature) porta il lettore a navigare tra le sue pagine senza annoiarsi, scatenando anche tanti interrogativi interiori e mistici su tale sentimento che dai tempi dei tempi muove il mondo. Abbiamo le storie di Selene e Angel. L’autore ha la bravura e il talento di far intendere fra le righe ciò che vuole dire senza dirlo. E non è prerogativa facile per ogni persona che decide di prendere la penna in mano provando a diventare scrittore. I due racconti ricordano un po’ la filosofia di Platone che infatti si riflette benissimo sulla tematica dell’amore anche ai giorni nostri. Già perché l’amore, anche se spesso ci costa ammetterlo, è dettato dalla follia e dall’impulsività del cuore. E così succede a Selene per Walter arrivando a un innamoramento che va al di là della ragione. Selene vorrebbe aggrapparsi alla razionalità, ma soccombe alle passioni di cui l’amore si nutre nella sua corroborante follia. Resteranno insieme o gli eventi li divideranno? In questo libro ho apprezzato la scelta dell’autore di non inserire l’uso di mezzi virtuali per raccontare l’amore, ma di tornare finalmente alla reale autenticità dei rapporti amorosi, affettivi e sociali. Non ci si nasconde dietro a un dito, perché a volte la tecnologia (ormai oggi diventata abitudine) ci fa cadere in tale circostanza, invece qui i protagonisti se la devono vedere con la selvaggia impulsività dell’amore in tutte le sue sfumature.

La stessa forza irrazionale che incontriamo dopo anche nel racconto di Angel tra suo padre Jonny e Mary, la donna che il bambino sembra scegliere per lui, quasi come animato da un sesto senso interiore. In questo secondo brano ci sono due tipi di amore che vanno di pari passo: quello del bambino verso suo padre Jonny, visto che ha bisogno della protezione del genitore, che quest’ultimo gli dà senza limiti con estrema dedizione; dall’altra però Angel è libero e pensante in modo autonomo e alla fine trova in Mary la donna giusta per il padre. Angel sente subito un feeling particolare e Mary diventa simbolo di felicità per il padre e sé stesso. Insomma, la madre e la compagna perfetta.

Il libro tocca anche le ombre di questo sentimento chiamato amore, portandole alla luce insieme ai suoi pregi. E l’autore non dimentica anche i temi attuali e originali sulla figura della donna intesa come corpo e anima. Un libro composto da due racconti che fanno da interessante manuale per la vita.

 

FRANCESCA GHIRIBELLI

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