domenica 26 dicembre 2021

RECENSIONE Libertà in rime di Maria Cristina Uda

 




TRAMA

L’uomo ha bisogno di andare alla radice di sé stesso per ristabilire un’autentica comunicazione con le cose e con i suoi simili: la poesia può essere uno degli strumenti di tale ricerca. Questa raccolta di poesie di Maria Cristina Uda è vita perché la Poesia è vita ed è, in questa, ricerca del trascendente, dell'universale. Queste liriche destano nel lettore valori solitamente oggi sopiti ed obsoleti. Reale ed ideale si fondono così in questa poesia che, pur nutrendosi del contesto storico del presente, può dirsi acronica, ascrivibile ad ogni età, coglibile sempre da chi non ha dimenticato la lacrima o il sorriso. La poesia oggi serve a spingere l’uomo a ritrovare il senso di sé, ad indurlo a momenti di meditazione e di riflessione sulla realtà autentica di sé e del proprio rapporto con gli altri e questa raccolta ha in sé il giusto significato perché questo avvenga.

 

 

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RECENSIONE

 

Questo volume ci mostra come la poesia sia lo strumento più efficace ed essenziale per andare alle origini di noi stessi, per scavare fino in fondo ed estrapolare la nostra radice. In fondo, è l’unico elemento che ci aiuta a vivere meglio. Sì, se conosciamo meglio noi stessi, allora conosceremo meglio anche gli altri. L’autrice non utilizza solo la poesia come vita, che è vita infatti, ma mette dentro la sua poetica qualcosa di universale, spirituale, qualcosa che si può rassomigliare al karma di ognuno di noi. Liriche che risvegliano riflessioni, pensieri, cardini esistenziali che, ormai oggi presi dalla nostra frenesia quotidiana, non riusciamo più a coltivare e a valorizzare. E questo libro almeno per la durata delle sue pagine ci regala la possibilità di ritrovare tali cardini, di riscoprire noi stessi. Ci accorgiamo cosa sia realmente una lacrima e un sorriso, perché a volte non ce lo chiediamo neanche, anzi non ci accorgiamo neanche della loro esistenza; ci fa riscoprire le piccole cose del cerchio della vita. Un libro che tira fuori il senso dell’esistenza e di noi stessi per farne regola primaria per cibare il nostro cuore.

 

 

FRANCESCA GHIRIBELLI

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