Recensione Uomo a terra di Stefania Salerno

 

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Sinossi:

È possibile tornare a emozionarsi ancora per qualcosa che si credeva perso per sempre?
Oppure accontentarsi di “esserci” per qualcuno, potrebbe essere il giusto compromesso per non distruggersi totalmente?
Una risposta difficile da trovare se si è il Capitano della caserma 17, e quel qualcuno così sexy da togliere il fiato è proprio nella tua stessa caserma.
Prendere una decisione importante, e cambiare sé stessi rinunciando ai propri progetti di vita per non perderla del tutto è possibile?
A questo e ad altri pesanti interrogativi, proverà a rispondere invece il Tenente Harper che passerà le giornate alle prese con reclute in crisi di inferiorità, amici con pregiudizi e un matrimonio ormai alla deriva.
Quando tutto imploderà in modo quasi sincronizzato, sarà la personalità forte del Capitano a far si che le carte in tavola cambino e che non venga gettato niente al vento.
Come spesso accade in un incendio, c’è chi rimarrà intossicato dal fumo, chi brancolerà nel buio non sapendo che strada prendere e chi chiederà aiuto respingendolo al tempo stesso.

Una perfetta metafora della vita.

Quando le scelte dei protagonisti cambieranno la storia, cosa sarà rimasto della loro vera vita?

 

 Citazione

Grugniti sommessi ed espirazioni forzate, facevano da contorno a un corpo solido e teso, madido di sudore, illuminato dai neon a luce calda del soffitto che conferivano all’ambiente un mood confortevole e calmante.

 

INFO: 299 pagine
Autoconclusivo
Mmromance
Selfpublishing

 

 

L'AUTRICE

 

Stefania Salerno, vive a Roma con suo marito e la piccola Dakota.

Oltre a svolgere con passione la professione di infermiera in area critica, è anche una scrittrice emergente.

Ha pubblicato nel maggio 2020 il primo romanzo della serie Wild Wood Ranch, RIMANI UN ATTIMO a cui è seguito nel novembre dello stesso anno il secondo romanzo SONO QUI e nel 2021 il terzo ultimo volume conclusivo DENTRO DI TE. Questo invece è il suo primo romanzo autoconclusivo Uomo a terra.

Ama da sempre gli Stati Uniti e tutto ciò che riguarda il mondo del country e Western e da anni balla la line dance.

L’autrice fa emozionare i suoi lettori grazie al suo talento e all’amore che mette nella scrittura.  A far brillare di luce propria le sue storie, è il modo in cui si innamora e fa innamorare dei suoi personaggi.

Da alcuni anni gestisce la sua pagina lecosedimysa81

 

Instagram: @lecosedimysa81

Blog: www.lecosedimysa.com

salerno.stefania@gmail.com

RECENSIONE

Ebbene stavolta leggo da lettrice e recensore un’autrice che in precedenza ho curato da editor, ma lei è già bravissima e sono felice che sia cresciuta da sola arrivando a scrivere un romanzo che si distacca dalla sua precedente e bellissima trilogia Wild Wood Ranch.

Una storia che mi ha fatto riflettere, un romanzo che tratta la vita, l’umanità in un tema originale come l’omosessualità, che parla di sentimenti veri: non importa a quale sesso siano destinati o da quale provengano. L’amore è universale, unico, ma in questo caso anche complicato, perché è un amore sbagliato, sofferto e le storie disperate piacciono a noi lettori, sono le nostre preferite da sempre e l’autrice ci riesce con talento e stile. Qui rispetto agli altri romanzi, ha cambiato un poco la sua tecnica di scrittura, ovvio la storia cambia, i personaggi cambiano rispetto all’antecedente trilogia a cui i lettori erano affezionati, acquistando il genere del romanzo autoconclusivo. A volte, certe prove possono deludere il pubblico e invece non è stato assolutamente così. Una nuova e ben riuscita prova da scrittrice. Mi sono rispecchiata nella storia stavolta da lettrice e mi ha fatto bene, perché mi ha fatto rivivere e capire una situazione difficile che molti vivono anche in aspetti totalmente differenti, ma sempre relativa al mondo dei sentimenti impossibili.

Sembra che questa storia sia arrivata al momento opportuno, con il diretto intento a farmi leggere dentro, senza volerlo. Ovvero mi spiego meglio si tratta di un amore agli occhi altrui sbagliato, ma che al contempo ci fa comprendere quanto sia bello vivere ciò che è inaspettato. Per quanto faccia soffrire, è stupendo provare almeno una volta nella vita quello che hanno provato i personaggi di questa storia e riuscire a viverlo. Un po’ come quando cerchiamo di scappare dalla verità, dall’evidenza di ciò che proviamo o scappiamo da un luogo che ci ricorda troppe cose, ma dobbiamo invece affrontarlo, perché non serve a niente fuggire: quel sentimento e quella persona ci ritroveranno sempre. Troviamo un contesto diverso, quello di una caserma, con aitanti protagonisti (come possiamo vedere dalla bella cover) nel ruolo di vigili del fuoco.

E la Salerno ha studiato un bel modo di paragonare la forza dell’amore e della passione al fuoco dirompente dei pompieri. Cosa succede quando pensi che a te non sarebbe mai accaduto e invece capita proprio a te, ovvero la “bella disgrazia” di amare chi non puoi? Ed ecco che troviamo due figaccioni, Jack e Lucas, pronti a farci vivere emozioni forti, fra cui anche la rabbia verso questo sentimento impossibile, per il quale anche il lettore combatte fino alla fine, si dispera pregando in cuor suo che la bellezza dell’amore debba sempre vincere. E l’autrice, intanto che preghiamo e tifiamo per l’happy end, ci spiega come non ci resti altro che lasciarci bruciare dal fuoco dell’inferno di un amore dannato, ma incantevole da provare e da vivere.

Un romanzo in cui niente è banale, tutto ha una svolta, perché anche la sofferenza ha una svolta, e l’autrice riesce a renderlo audace e suggestivo nella narrazione. Una storia m/m che esula dai soliti stereotipi e che alla fine sottolinea quanto sia giusto e meraviglioso vivere anche i sentimenti sbagliati e impossibili, perché dove c’è amore ci sono dignità e vita.

FRANCESCA GHIRIBELLI