domenica 10 ottobre 2021

Aedis episodio 8 Spirale di violenza di Daniele Missiroli

 

 



#amazon #danielemissiroli #book #romanzo #attualità #aedis #fantascienza #thriller #giallo #episodio8serieaedis  

 

 

Quarta di Copertina

Daniel, Samira e Peter sono presi di mira da una banda decisa a tutto pur di raggiungere i propri obiettivi.

Le forze nemiche, sempre più numerose e agguerrite, li metteranno in una situazione senza via di uscita. Sarà Peter ad avere l'idea giusta: se i criminali vogliono suo padre morto, perché non accontentarli? In un susseguirsi incalzante di inseguimenti, sparatorie ed esplosioni, sarà davvero difficile per i nostri restare vivi e scoprire chi si nasconde dietro a questi eventi.

E il prezzo che Daniel dovrà pagare sarà forse troppo alto.

 

 

 

 

Link

Facebook: https://www.facebook.com/daniele.missiroli.autore

Amazon: https://www.amazon.it/daniele-missiroli

Email: danielemissiroli@gmail.com

Sito: www.danielemissiroli.net

 

I primi 5 episodi: https://www.amazon.it/dp/B08B5BFSMN

Kidnapping 6: https://www.amazon.it/dp/B08JWP2WFJ

Cavie 7: https://www.amazon.it/dp/B08LTQ7SRM

Spirale di violenza 8: https://www.amazon.it/dp/B09H4V17PB

 


 

Nelle puntate precedenti

 

Gli avvenimenti di questa storia si svolgono nel 276 D. S. (Dopo Sbarco), a un mese dalla conclusione dei fatti narrati nel settimo episodio. Anche se è il seguito degli altri, questo racconto può essere letto in modo indipendente. Alcune situazioni però sono più godibili leggendo i primi episodi in Aedis: le avventure di Daniel Sung, in Kidnapping, e in Cavie.

I protagonisti sono Samira Sulyman e Daniel Sung. Samira è laureata in Biologia, Botanica e Veterinaria e lavora nel Centro Ricerche Malattie Infettive dell’Univer­sità. Ha trent’anni, un viso dolce e minuto, è alta e slanciata, porta capelli castani che le coprono parte della fronte e ha occhi verde intenso. Le piace indossare abiti corti e aderenti con motivi floreali, oppure un completo da motociclista quando sfreccia con la sua due ruote.

È sposata con Daniel Sung, il protagonista dei primi cinque episodi di questa serie. Vivono in un appartamento a Newpolis, che dista solo mezz’ora dal Palazzo del Governo, dove Daniel ha l’ufficio al terzo piano e ricopre la carica di vice governatore di Aedis, il secondo pianeta di una stella rossa a 2.492 anni luce dalla Terra. Nella catena di comando, il posto di Governatore è occupato da Melverin Sharwani, un uomo di un’età indefinibile, che ha spesso simpatici battibecchi con Daniel.

Come una colonia terrestre sia arrivata fin qua, è narrato nei primi episodi, dove Daniel, superate parecchie avversità, incontra Samira e insieme costituiscono una famiglia. Questo pianeta è come la nostra Terra cinquecento milioni di anni fa, con l’ottanta percento di acqua e la terraferma divisa in due grandi continenti: quello civilizzato e il Territorio Inesplorato.

Daniel è laureato in Matematica, Fisica e Statistica e ha trentacinque anni. È alto e snello, capelli scuri di taglio giovanile, occhi nocciola, non porta la barba e tiene spesso le mani in tasca. Non è uomo d’azione, ma quando serve non si tira indietro. Beve molti caffè, va sempre di corsa, e ama vestirsi con eleganti casacche grigie. La logica è il suo forte.

Samira e Daniel hanno adottato Peter, un ragazzino dai capelli ricci e biondi, che in realtà è un piccolo androide. L’unico esistente in tutto il pianeta, poiché non si dispone ancora della tecnologia avanzata necessaria. La sua comparsa è narrata nel terzo e nel quarto episodio.

Samira ha una sorella di trentatré anni che si chiama Alisha e che lavora come Addetta Stampa al primo piano nello stesso palazzo di Daniel. Sul lavoro indossa sempre dei tailleur eleganti: pantaloni grigio scuro e giacca chiara, con una camicetta rosa e a volte un foulard.

A palazzo c’è anche l’ufficio di Kayla Kendrick, Commissario capo da un anno di tutte le forze di polizia della regione. Trentaquattro anni, di statura media, ha capelli corti e neri e occhi scuri. Adora vestire con completi di pelle o giubbotti militari grigi e gira sempre armata.

Infine, sempre a palazzo c’è l’ufficio di Lenora Toson, capo della sicurezza interna, dopo che l’uomo che l’ha preceduta si è suicidato in preda a una crisi, narrata nel primo episodio. Lenora ha ventisette anni e occhi marrone. È di media statura, e sul lavoro porta i capelli raccolti, di colore rosso fuoco, e una divisa grigia che non nasconde le sue forme perfette. Nell’episodio sei si scopre che lei e Kayla stanno insieme.

Esiste anche un misterioso personaggio capace di viaggiare nel tempo di nome Benjamin. Proviene dall’anno 2276 e la sua storia è narrata nel quinto episodio, dove oltre ad aiutare Daniel a risolvere una crisi molto grave, gli affida l’incarico di seppellire qualcosa ai piedi di un giovane albero. Alla fine di quel racconto, a Daniel resta anche un cellulare del futuro di nome Eloisa.

Nel sesto episodio Samira ha aiutato Philip Collins, il titolare di una casa farmaceutica, a sconfiggere la banda di rapitori di neonati che si annidava all’interno della sua azienda e che ricattava diverse persone, fra cui suo padre. Philip le ha rivelato anche un segreto che custodisce da anni, il ritrovamento di un’astronave vecchia di secoli.

Nel settimo episodio si scopre che un alieno, proveniente proprio da quell’astronave, era sopravvissuto in ibernazione e si era creato una banda. Dopo averlo sconfitto, in un susseguirsi di sparatorie e colpi di scena, Samira, ferita leggermente in più parti, ritiene che sia giunto il momento di comprarsi un’arma.

 

 

Un estratto del libro

 

 

Mi sono alzata prima di Daniel e sto preparando la colazione. Vedere quel giovane a terra mi ha lasciato l’amaro in bocca. Irving non era cattivo, aveva solo incontrato le persone sbagliate. La sua morte è una prova a discarico. Se fosse stato un vero delinquente, lo avrebbero portato via per usare ancora le sue capacità informatiche.

Ecco che arrivano i miei due uomini.

«È tutto pronto, ragazzi, vado a vestirmi.»

Daniel e Peter si siedono e iniziano a far colazione, mentre io vado in camera a indossare i vestiti che preferisco. La tuta di pelle nera che uso per andare in moto, aderente ma elastica, è come una seconda pelle. Me ne sono comprata due proprio perché non voglio rimanere senza quando una è da lavare.

 

Scendiamo in strada tutti e tre. «Se sei di fretta, posso andare a piedi, so che preferisci usare la tangenziale.»

Metto in moto. «No, ti accompagno volentieri» Daniel sale dietro.

Salutiamo Peter, che da tempo va a scuola da solo, e ci allontaniamo. Sospiro: mi piace avere Daniel abbracciato alle spalle mentre guido.

«Se passi da Parker Street» mi dice Daniel «sappi che la Quarantaduesima è bloccata per lavori in corso, ho ricevuto un messaggio poco fa.»

«Nessun problema, giro alla successiva.»

Oltrepasso l’incrocio con le transenne e continuo, per voltare poi a destra in quella dopo. Dannazione, è pieno di auto ferme. Già, anche loro hanno avuto la mia idea, dovevo fare un giro più largo. Ne supero qualcuna zigzagando. Se riesco ad arrivare all’incrocio con Viale Corby, posso uscire dall’ingorgo. Niente da fare, questa strada è troppo stretta. Adesso capisco il problema: un camion ha perso parte del carico e alcuni uomini stanno discutendo con il guidatore, invece di aiutarlo a rimettere tutto a posto. Guardo alle mie spalle, ma non vedo vie d’uscita: ormai siamo bloccati.

«Qui le cose andranno per le lunghe» spengo la moto «ti conviene scendere e proseguire a piedi.»

Daniel scende. «No, preferisco andar là e aiutare a rimettere sul camion gli scatoloni caduti.»

«Ottima idea» lo bacio e parcheggio la moto.

Il mio amore si avvia, io controllo l’orologio ed estraggo il cellulare per avvisare la mia collega.

«Pronto, Flora? C’è un ingorgo terribile in città e farò tardi.»

«Non sei in tangenziale?»

«Accompagno Daniel in ufficio, arriverò prima possibile.»

Chiudo la comunicazione e mi guardo in giro. C’è una vetrina con vestiti interessanti, non me n’ero mai accorta. Salgo sul marciapiede e mi avvicino. Il sole si riflette sul vetro, devo farmi schermo con una mano. Ecco, adesso vedo bene. Ma… che cosa sta facendo quello? Sul vetro si vede il riflesso del palazzo di fronte e al secondo piano c’è un uomo con cappello nero e occhiali scuri che sta guardando in strada. Ha un fucile in braccio e sta cercando qualcuno, è evidente.

Mi giro per osservarlo direttamente. Sta guardando proprio verso la zona dell’incidente. Deve aver trovato il suo obiettivo, perché si appresta a far fuoco.

L’attimo successivo il vetro della sua finestra va in mille pezzi, perché ho estratto la mia arma e gli ho sparato. Si è preso un accidente ed è scomparso all’interno. No, eccolo che rispunta, guardingo. Si è tolto cappello e occhiali e mi sta cercando, ma sono dietro a un palo della luce, non credo mi possa vedere.

Imbraccia il fucile e spara: la vetrina dietro di me va in frantumi. Mi ha visto, porca miseria. Sparo di nuovo verso la finestra, ma non lo colpisco. Mi butto a terra, dietro una cassetta della posta bassa, e rannicchio le gambe.

Le persone in strada stanno abbandonando le auto per mettersi al sicuro. Sparo di nuovo, ma è un tiro difficile. Guardo a sinistra in cerca di Daniel, ma non lo vedo. Non c’è più nessuno in strada, sono scappati tutti. Si dev’essere messo al sicuro dentro a un negozio. Arrivano altri due colpi contro la cassetta della posta, che per fortuna è di metallo.

Esamino il palazzo: è isolato dagli altri, può uscire solo dal portone. Ma in quello stabile c’è di certo qualcuno in casa, e lui può prendere un ostaggio. Mi raddrizzo per essere pronta a correre e torno dietro al palo della luce. Sta guardandosi in giro, preoccupato. Sa che dovrà uscire dal portone e lo avrò sotto tiro.

Sparo di nuovo, lui risponde con diversi colpi e scompare all’interno. Mi precipito verso il portone d’ingresso, che è aperto. Tengo l’arma con due mani ed entro. La punto in alto, sporgendomi nella tromba delle scale per vedere se sta scendendo. Non vedo nessuno. Inizio a salire, guardinga ma veloce. Sono arrivata al primo pianerottolo, ci sono quattro porte chiuse. Questo palazzo ha quattro appartamenti per piano.

Mi sporgo di nuovo attraverso la tromba delle scale, ma non c’è nessuno. Salgo al secondo piano e trovo tre porte chiuse e una aperta. Sbircio all’interno: ci sono i vetri della finestra rotta e anche il fucile a terra. L’ha abbandonato, così gli sarà più facile fuggire. Non è sceso, quindi dev’essere andato sul tetto. C’è un’altra rampa di scale e la infilo con decisione. Sparerò alla prima cosa che vedo muoversi.

Fine delle scale, c’è una porticina chiusa. L’uomo dovrebbe essere disarmato, ma non mi fido. Do un calcio alla porta, che si spalanca con rumore. Sbatte all’esterno e torna indietro di rimbalzo fino a metà . Due proiettili la bucano. Avevo ragione, ha anche una pistola. Sporgo il fulminatore e sparo ad altezza uomo. Arrivano altri due proiettili contro la porta.

Sporgo di nuovo la mano da un’altezza diversa e sparo ancora. Tengo conto dei proiettili, sperando che li finisca. Ora gli ho sparato, ma non ha risposto. Mi azzardo a sporgere la testa e a ritrarla subito. Non stava guardando dalla mia parte, stava allontanandosi dal bordo del tetto, come per prendere la rincorsa.

Esco mentre sta correndo verso il bordo e gli sparo, mancandolo. Corro anch’io verso il bordo. Quando lo raggiungo, lui è già dall’altra parte, semi accasciato per ammortizzare il colpo ricevuto dopo il salto. Allargo le gambe, arresto il respiro e mi concentro. Prendo la mira con calma e faccio fuoco. Colpito a una gamba, finalmente. Avevo mirato basso, quell’uomo mi serve vivo. Deve rivelarmi il nome del suo obiettivo.

 

 

Biografia



Daniele Missiroli è nato a Ravenna e vive a Bologna, dove lavora come consulente nella sua azienda. Laureato in fisica con lode, è appassionato di matematica, astronomia e scienze, oltre che di fantascienza, fumetti e film. Scrive romanzi e racconti di fantascienza, grazie ai quali ha vinto l’undicesima edizione del concorso N.A.S.F., si è classificato al terzo posto al concorso ESEscifi 2015 e da qualche anno cura la collana microNASF, giunta all'ottavo volume. Ha anche scritto un libro sulla scrittura: “Scrivere – consigli utili per scrivere meglio”, uno sul calcolo mentale – “Stenaritmia”  e pubblica racconti brevi per diverse case editrici. Recentemente ha pubblicato in un volume unico la sua saga principale in cinque episodi: “Aedis – Le avventure di Daniel Sung”. Più di 450 pagine di avventure emozionanti e drammatiche su un lontano pianeta. Ha poi pubblicando il sesto episodio: Kidnapping, e il settimo: Cavie, che ha per protagonista Samira, la moglie di Daniel. In questo ottavo episodio i protagonisti saranno tutti i membri della famiglia Sung. L’ultima intervista di Daniele si trova qui: https://bit.ly/2YyIquO

 

Nessun commento:

Posta un commento