martedì 8 dicembre 2020

La sciagura di Uragada di Irina Boicova



 

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Sinossi

 

Una guerra lunga diciassette anni ha distrutto Uragada, terra dei venti e dei fulmini. Quando una serie di accadimenti catastrofici costringe i residui degli eserciti a ritirarsi nelle città: la vegetazione appassisce da Tritico alle Terre Nordiche; una nebbia sinistra aleggia a est, inglobando chiunque osi sfiorarla; un cielo rosso avvelena le acque, sterminando interi villaggi.

Taìs, ragazzino nato e cresciuto in guerra, ha un incontro misterioso con una strana donna, la quale svanisce davanti ai suoi occhi. La curiosità lo porterà alla Torre dei Libri e, pur di avere le risposte, imparerà a leggere. Le avventure di Garavan Garasia, diario di un Cacciatore di Immortali, potrebbero spiegare i recenti avvenimenti.

Iskander, giovane principe di Raisinberg, è costretto a trovare una soluzione o nessuno del suo regno potrà sopravvivere a lungo senza cibo. Nonostante il supporto dei Sapienti e Sacerdoti non avrà responsi, finché non si troverà davanti Taìs di Tritico.

Krista è una contrabbandiera. Sciagure e guerre le portano ricchezze e lei conosce il giro per concludere dei buoni affari. Ecco perché si reca da Arghemar, un ex Guerriero deciso ormai a vivere da eremita; unico a possedere ancora molti denari.

Saranno loro gli artefici del destino degli ultimi Mortali di Uragada. Ma dovranno affrontare forze potenti e presenze inquietanti, inganni e morte. Perché scoprire la verità, non basta per poter sopravvivere.

 

 

Citazione

 

Iskander era furioso. Nulla era stato facile da quando era salito al trono, tanto per cominciare, non era pronto. Anche se suo padre gli insegnava fin da quando ne aveva memoria. La verità è che aveva paura di tutti quei signori. Temeva che lo sgozzassero nel sonno, come facevano i Silenziatori, o che bruciassero i campi: potevano allearsi contro di lui e assediare la città, facendola morire di fame.

Con un brivido ricordò i suoi primi giorni di regno: era stato costretto a tagliare la lingua a Mosca degli OcchiGrigi per averlo offeso e per aver aizzato gli altri contro il nuovo principe. Iskander aveva dato l’ordine e non aveva distolto lo sguardo, nonostante dentro si fosse agitato: gli era salito il vomito, quando il sangue aveva imbrattato il pavimento tra le grida dei signori nella sala, ma era riuscito a rimanere immobile.

 

L’autrice

Sono nata nel 1987 in Russia, dove ho vissuto i primi dieci anni di vita. Gli ultimi tre passati negli orfanotrofi. Mi hanno segnata, lo ammetto. Concetti come la “vera" solitudine, la fame, il desiderio di possedere qualcosa di personale, mi sono rimasti impressi.

A cavallo del ’97 e ’98, a dicembre, sono arrivata in Italia. Sono stata adottata da una famiglia siciliana. Infatti ho imparato prima il dialetto e poi l'italiano. I veri insegnanti sono stati i libri: una raccolta di 100 favole e fiabe, la collana “piccoli brividi" e da lì ho iniziato a leggere di tutto.

Ho provato a frequentare l’università. Era noiosa e non mi insegnava un “mestiere". Colpa mia, non avevo un vero obiettivo e di conseguenza ho perso interesse. Ho preferito lavorare. Per sei anni ho impartito lezioni private, tutte le materie. Lo adoravo, mi rendeva appagata e incapace di formulare una frase di senso compiuto alla sera. 

 A febbraio del 2020 ho seguito l'amore. Mi sono trasferita in Austria.

Vivo con il mio ragazzo e il nostro cane di razza Spitz tedesco nano. Lavoro presso un ristorante e provo a imparare il tedesco dialettale della zona. Nel tempo libero, manco a dirlo, scrivo.

 


 

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