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SINOSSI
Un invito in Sicilia, un lungo
viaggio in treno e un soggiorno da un vecchio amico, questo è ciò che aspetta
l’ex maresciallo dei Carabinieri Antonio Molinaro. Ma cosa avrà davvero in
mente il commissario Bonfiglio? Quale sarà il vero motivo che l’ha spinto a
contattare Molinaro dopo tanti anni? La penna di Danio Mariani torna a dar vita
al maresciallo Molinaro, ora in pensione dopo un grave incidente che lo ha
costretto sulla sedia a rotelle. In una storia ad alta tensione, seguiremo
Molinaro attraverso una trama ricca di intrighi e colpi di scena che condurrà
il protagonista a compiere scelte sempre più difficili in nome di grandi valori
come giustizia e amicizia.
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Recensione
E se il
primo era coinvolgente, questo secondo libro sulle prime nella sinossi poteva
sembrare almeno personalmente meno accattivante, ma invece spacca del tutto ed
è più appassionante addirittura del primo. Difficile per un autore emergente
italiano trovare sempre nuove strade per regalare ad un thriller nuova stoffa
da vendere e originalità. E Mariani riesce ancora a non annoiare, a far
rabbrividire, a far stare il lettore al cardiopalma. Sì, perché il vero giallo
italiano è quello scritto con scioltezza, con crudezza, dove l’inchiostro nero
si mescola a quello del sangue con maestria e consapevolezza del genere. Un
prologo che apre il sipario dello spettacolo in maniera orchestrale.
Protagonista del romanzo è Antonio Molinaro, un maresciallo dei carabinieri
ormai in pensione, con una particolarità scelta dallo scrittore che riesce a
farlo rimanere nel cuore del lettore. Già, perché Molinaro è costretto su una
sedia a rotelle per una forma di disabilità. Ed ecco che Mariani crea un
personaggio comune, ma unico nella sua storia esistenziale. Un uomo coraggioso
che lotta con la sua disabilità e con l’amore, il quale lo contraddistingue per
un valore chiamato amicizia, che oggi come oggi spesso viene quasi dimenticato.
Sì, per amicizia si troverà di fronte a un bivio e dovrà scegliere: seguire la
rettitudine imposta da sempre dalla sua ex professione oppure andare contro
alla legalità e all’integrità dando uno schiaffo alla giustizia (che in un
carabiniere resta impressa per tutta la vita).
Molinaro è
uno molto tosto, forse per l’amarezza che gli ha dato la vita, ma anche perché
si sente addosso come una seconda pelle la responsabilità della sua
professione. Per lui un caso da risolvere diventa un obiettivo da raggiungere a
tutti i costi. Antonio ha un caratteraccio, per questo Mariani lo rende
autentico, talvolta scegliendo di rappresentarlo anche antipatico. Il
protagonista si fida solo del suo intuito e il suo tribolato passato diventa
enorme macigno per continuare a vivere. Ecco il motivo per cui mi è piaciuto di
più questo secondo libro, perché Mariani ha fatto un lavoro diverso analizzando
il protagonista e facendo assomigliare il libro più ad un giallo analitico, che
affianca le tante sfaccettature caratteriali della storia di Molinaro alla trama
della vicenda, la quale vede come sempre un mistero da risolvere. Qui troviamo
la ricerca della verità in mezzo alla cornice di un’Italia infangata dal
peccato di persone pronte a fare di tutto pur di non far scoprire la loro
sporca fedina penale.
Questo
secondo romanzo ha un andamento più tranquillo rispetto al primo e ai soliti
gialli dal ritmo frenetico pervaso da colpi di scena. Ma non per questo non c’è
suspense, anzi prevale un giallo psicologico e introspettivo. Da citare
personaggi secondari come Vito Bonfiglio, la figura da cui scaturisca la
vicenda centrale; Alfio, difensore a spada tratta delle persone a lui care; l’immorale
Don Carmine, personaggio da disprezzare fino in fondo.
Una nuova
vita ci regala sangue innocente versato, emozioni, trepidante attesa,
rimpianti, sofferenza, lacrime, ricordi, integrità morale, il sapore di un
piatto freddo come la vendetta, ma soprattutto il dubbio sul fatto di poter
infrangere la rettitudine di un cuore come quello di Molinaro, che è devastato
dal desiderio di scoprire la verità. Ma la verità ha il costo dell’infrazione?
Starà a voi scoprirlo…
Francesca
Ghiribelli
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