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· Formato:
Formato Kindle
· Dimensioni
file: 251 KB
· Lunghezza
stampa: 71
· Utilizzo
simultaneo di dispositivi: illimitato
· Editore:
KDP (7 maggio 2020)
· Venduto
da: Amazon Media EU S.à r.l.
· Lingua:
Italiano
· ASIN:
B088C5DDSB
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I libri
dell’autrice
SINOSSI
All'inizio
scrivevo queste note per me sola. Era un momento difficile della mia vita,
stavo rinascendo dopo un periodo di buio, dove avevo perso contatto con la
realtà a tal punto che non riuscivo più a pensare, né a leggere, attività che
era, ed è, il cardine della mia vita: non decifravo i simboli sulla pagina,
avevano perduto senso, non ricordavo, tutto era stato ingoiato nel ventre della
sofferenza, e più ci provavo, più fallivo, fino ad avere terrore di prendere in
mano un libro; ogni giorno il malessere mi precipitava più a fondo. È stato
agghiacciante, triste, tormentoso.
Poi ho incontrato una specialista che, come una fata buona, mi ha riportato in superficie con amore e intelligenza; la prima cosa che ho fatto appena mi sono sentita meglio è stata leggere.
Per provare a me stessa che la mia testa funzionava di nuovo, alla fine di ogni romanzo scrivevo, dapprima con disperazione, poi con sempre maggior piacere, i miei commenti per vedere se finalmente riuscivo a capire e ricordare quello che leggevo.
Ho due interi blocchi fitti di questi commenti, scritti di getto, senza nessun altra preoccupazione che parlare a me stessa e rassicurarmi.
Ero e sono una lettrice accanita, ho lavorato con i libri tutta la vita, per questo morte e rinascita sono passate attraverso le parole.
Qualche anno dopo quel periodo, ho riletto quei commenti e vi ho trovato sia scritti frettolosi, quasi ansiosi, sia altri più stimolanti.
Col tempo, mi hanno rivelato un potere insito in loro; commentando quei libri, commentavo me stessa, la me stessa che si ritrovava ora in questo, ora in quel racconto o romanzo.
È in quest’ottica che le analisi contenute in Un libro per guarire sono speciali: non sono i soliti consigli di lettura, buttati giù magari per necessità editoriali, sono molto di più, sono confessioni e quindi sinceri apprezzamenti oppure stroncature di quei libri che hanno segnato il mio cammino verso la guarigione.
Questo loro carattere eccezionale rivela al lettore un buon libro da leggere, e segna anche la strada che si può percorrere in momenti difficili della vita, perché noi siamo ciò che diciamo, e ciò che leggiamo penetra nel nostro profondo e lì rimane fino a dare i suoi frutti che nutrono la speranza e la voglia di farcela.
Chiunque dunque può ripercorrere la mia strada, e in seguito potrà anche aggiungerne una sua.
In questo modo è nato Un libro per guarire, la cui origine è dunque un atto d'amore, e con amore sono state scritte le parole che lo compongono.
Pure il titolo è scaturito gradualmente dai sentimenti che provavo nel rielaborare questi testi, e l’ho subito adottato appena è comparso.
All’interno del volume troverete una sezione in inglese, risultato di un’altra nascita.
Un po’ come in tutti, dentro di me convivono diverse personalità: Anna, la scrittrice, la Prof, l’insegnante, e così via.
Qualche anno fa ne è nata un’altra: Aileen, che pensa, parla e scrive in inglese. In questa veste la scrittura diventa in un certo qual modo più libera, proteggendo i sentimenti e le paure di Aileen con un idioma straniero.
Antonia S. Byatt, Jane Austen, Clarice Lispector, Nicola Lagioia sono alcuni degli autori di cui parlo, ognuno di loro mi ha con delicatezza mostrato un aspetto insolito e sorprendente della vita, mi ha fatto apprendere che essa non si esaurisce mai, ma è sempre foriera di sorprese e rivelazioni.
In conclusione, quella fase della mia vita, che mi ha donato Un libro per guarire, mi ha insegnato che niente più di un libro ci può restituire l'amore per noi stessi e per il mondo, niente più di un libro ci aiuta a costruire la nostra strada e quindi la nostra vita.
Poi ho incontrato una specialista che, come una fata buona, mi ha riportato in superficie con amore e intelligenza; la prima cosa che ho fatto appena mi sono sentita meglio è stata leggere.
Per provare a me stessa che la mia testa funzionava di nuovo, alla fine di ogni romanzo scrivevo, dapprima con disperazione, poi con sempre maggior piacere, i miei commenti per vedere se finalmente riuscivo a capire e ricordare quello che leggevo.
Ho due interi blocchi fitti di questi commenti, scritti di getto, senza nessun altra preoccupazione che parlare a me stessa e rassicurarmi.
Ero e sono una lettrice accanita, ho lavorato con i libri tutta la vita, per questo morte e rinascita sono passate attraverso le parole.
Qualche anno dopo quel periodo, ho riletto quei commenti e vi ho trovato sia scritti frettolosi, quasi ansiosi, sia altri più stimolanti.
Col tempo, mi hanno rivelato un potere insito in loro; commentando quei libri, commentavo me stessa, la me stessa che si ritrovava ora in questo, ora in quel racconto o romanzo.
È in quest’ottica che le analisi contenute in Un libro per guarire sono speciali: non sono i soliti consigli di lettura, buttati giù magari per necessità editoriali, sono molto di più, sono confessioni e quindi sinceri apprezzamenti oppure stroncature di quei libri che hanno segnato il mio cammino verso la guarigione.
Questo loro carattere eccezionale rivela al lettore un buon libro da leggere, e segna anche la strada che si può percorrere in momenti difficili della vita, perché noi siamo ciò che diciamo, e ciò che leggiamo penetra nel nostro profondo e lì rimane fino a dare i suoi frutti che nutrono la speranza e la voglia di farcela.
Chiunque dunque può ripercorrere la mia strada, e in seguito potrà anche aggiungerne una sua.
In questo modo è nato Un libro per guarire, la cui origine è dunque un atto d'amore, e con amore sono state scritte le parole che lo compongono.
Pure il titolo è scaturito gradualmente dai sentimenti che provavo nel rielaborare questi testi, e l’ho subito adottato appena è comparso.
All’interno del volume troverete una sezione in inglese, risultato di un’altra nascita.
Un po’ come in tutti, dentro di me convivono diverse personalità: Anna, la scrittrice, la Prof, l’insegnante, e così via.
Qualche anno fa ne è nata un’altra: Aileen, che pensa, parla e scrive in inglese. In questa veste la scrittura diventa in un certo qual modo più libera, proteggendo i sentimenti e le paure di Aileen con un idioma straniero.
Antonia S. Byatt, Jane Austen, Clarice Lispector, Nicola Lagioia sono alcuni degli autori di cui parlo, ognuno di loro mi ha con delicatezza mostrato un aspetto insolito e sorprendente della vita, mi ha fatto apprendere che essa non si esaurisce mai, ma è sempre foriera di sorprese e rivelazioni.
In conclusione, quella fase della mia vita, che mi ha donato Un libro per guarire, mi ha insegnato che niente più di un libro ci può restituire l'amore per noi stessi e per il mondo, niente più di un libro ci aiuta a costruire la nostra strada e quindi la nostra vita.
L’AUTRICE ANNA
FERRARI
Insegnante, scrittrice, lettrice accanita,
adora i gatti, il suo mestiere... English language and English/American
literature.
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