sabato 2 maggio 2020

RECENSIONE OPHELIE- POTRESTI ESSERE TU! DI VIVIEN ZINESI


Editore: Serra Tarantola
Anno edizione: 2014
Pagine: 64 p., Brossura
EAN: 9788867770823
Età di lettura: Young Adult
Edizione Cartacea





SINOSSI – OPHELIE POTRESTI ESSERE TU!

Ophelie è un adolescente, frequenta le superiori. Vive le sue giornate divisa tra famiglia, amici, compagni di classe e la scuola. Potremmo dire che è un’autentica sognatrice appesa ad un sottile filo che divide il tempo dell'infanzia e quello della vita adulta. La protagonista, nella sua vita caotica piena di continue cadute e di lotte, cresce e matura all'interno del libro con il susseguirsi degli eventi che la vita ha inserito nel suo percorso. Vive in un piccolo paesino e studia oltre i confini, a scuola è infatuata da un ragazzo ma per lei è solo uno dei suoi tanti sogni.

Con i genitori l'atmosfera è serena, potremmo definirlo un tranquillo tipico scenario ma agli occhi di una sedicenne pesano le parole non scambiate o non dette, pesa il piccolo distacco che ogni giorno porta figli e genitori ad allontanarsi piano per arrivare a far diventare i giovani degli adulti. Pesano le responsabilità che da adolescenti prendiamo sotto gamba per quel nostro modo di sentirci invincibili per poi ritrovarci un minuto dopo ad aver perso tutta questa leggerezza e cadere nel panico. Con i compagni di classe fa esperienze e viene invitata ad una festa di compleanno.

Come ogni adolescente adora le feste e passa il tempo a fantasticare sul futuro e tra sogni e realtà, a scuola viene presa di mira per la sua amicizia con il ragazzo sul quale adora fantasticare e che crede di amare, Mattew. Nel frattempo, la sera della vigilia di natale decide di evadere dalla casa dei nonni. Corre verso il suo luogo preferito e là, in quella fredda notte incontra Christopher. La sua vita insieme a quella di Mattew, Chris e delle sue compagne di classe Eveline, Carolina, Dasy e Stella si intrecceranno all'attesissima festa di compleanno e solo in quel momento Ophelie si lascerà trasportare, invadere da sentimenti ed emozioni che la porteranno a confondersi. Tutto ciò non basta, risvegliandosi da tutto questo riceve una notizia che la porterà a cambiare davvero, una perdita che la porterà ad essere una persona diversa.

Ebbene "Ophelie potresti essere tu!" è proprio quel passaggio intermedio tra quei due tempi e incarna perfettamente quello che succede nella vita di ognuno di noi quando ci troviamo nel mezzo. Questo testo tratta le tipiche problematiche adolescenziali ma con una nota caratteristica, trovare sempre una nota positiva, un qualcosa che in quei periodi, dove la nostra vita è più fragile, ci porti a capire chi siamo ed inoltre un altro punto di forza di questo romanzo è che le esperienze che vive ognuno di noi ci accomunano grazie all'esperienza che ci lasciano e a ciò che ci insegnano.



BIOGRAFIA – VIVIEN ZINESI




Vivien (Marzo 1996) Bresciana, ha pubblicato la sua prima opera: “Ophelie potresti essere tu!” con l’editore Marco Serra Tarantola e da quel momento ha partecipato a svariati concorsi letterari a livello locale e nazionale ricevendo alcuni meriti per i suoi racconti brevi tra cui “Temperata primavera”. Accolta negli anni in programmi radiofonici quali Librare di Radio Bruno e a iniziative artistiche. Ha scritto recensioni per il blog “LoScrivoDaMe”. Geometra e Assessore, collabora nella redazione del periodico del Collegio Geometri di Brescia ma non ha mai smesso di scrivere.

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Citazione
Non avrai la forza per voltate pagina e vivere il presente per la paura di dimenticare il passato e chi sei veramente così ti accorgerai della cecità delle persone. La vita è cadere e rialzarsi dove vince chi torna sempre in piedi ed impara a camminare.

Recensione
Una copertina che ti incalza sottovoce, ti incuriosisce perché attira grandi e piccini e quando leggi la sinossi di questo breve romanzo comprendi quanto una storia simile possa essere consigliata anche come lettura scolastica proprio adatta agli adolescenti. Sì, un racconto di vita, in verità! Un racconto che si estrapola dalla vita di una ragazzina di 16 anni che racconta gioie e dolori della sua età vissuta sulla propria pelle.
Ophelie è la protagonista, una giovane ragazza appunto di 16 anni imprigionata in una torre rosa che a suo dire ha una sola via d'entrata e una sola via d'uscita, una candela mezza consumata e fuori il buio ad aspettarla con le sue “fauci” ancora tutte da definire. O meglio la candela mezza consumata è la luce dell’eventuale speranza, quella luce in mezzo al buio: un destino ancora tutto da conoscere.

Già, perché non sai mai cosa ti aspetta, ma intanto Ophelie resta in attesa che qualche cavaliere la tiri fuori dalla torre e nonostante la sua giovane età fa intense riflessioni sulla sua esistenza e sull’esistenza altrui.
Lei si accorge di come le persone siano capaci di fare e di accorgersi dei piccoli gesti, mentre molti altri invece non sanno neanche se esistono quei piccoli gesti. Vorrebbe essere famosa per incitare i più giovani come lei a cercare non sempre l'apparenza, ma approfondire quella caratteristica che rende unici tutti. Ad esempio il talento, altrimenti il mondo si riempirebbe di persone insoddisfatte, sole, ottuse. La vita di Ophelie sembra perfetta: una ragazza modello, genitori fantastici, fratellini educati e carini, invece non è così, Ophelie non è soddisfatta e sogna di vendicarsi prima o poi contro chi la umilia. Anche i genitori la vedono indifesa, ma lei è forte, le manca solo l'autostima per la sua autodifesa.

Non ti dimostrerai mai per quello che sei nella vita ma sei quello che vuoi solo far credere. Non avrai la forza per voltate pagina e vivere il presente per la paura di dimenticare il passato e chi sei veramente così ti accorgerai della cecità delle persone. La vita è cadere e rialzarsi dove vince chi torna sempre in piedi ed impara a camminare.
Ophelie ne ha passate tante, nonostante sia giovane. Occhi neri, lunghi capelli scuri, bocca piccola e rosa. Sogna sempre Matthew che è solo un amico di scuola, ma è alto e un gran figo. Nei suoi sogni ama vederlo come il suo fidanzato, visto che ne è davvero attratta da sempre.
Ophelie, Eveline, Desirée, Dasy e Stella sono amiche legatissime. Ophelie ama le feste, sogna una macchina fotografica nuova e trova inutile vivere a Lavanda, paese disperso tra foreste, laghi e campi. Deve tornare a casa e prepararsi tutto da sola, soffre la solitudine e considera più i suoi nonni come genitori rispetto alla madre e al padre che conosce molto poco. La madre fa la segretaria ed è sempre impegnata e il padre non sa neanche cosa faccia di preciso, ma è sempre fuori per lavoro.

Ophelie sa soltanto che lei si rispecchia nei ragazzi della sua età raccontati alla televisione, che si tolgono la vita o vengono uccisi per essersi messi in giri più grandi di loro. Ophelie pensa che non c'è più comunicazione e che la colpa sia dei genitori irresponsabili bruciatori di tappe, che non si sono divertiti ai
loro tempi e ora vogliono rivivere il tempo perso: vedono i figli ancora piccoli, ma al contempo pensano che i figli a 16 anni siano maturi, ma non lo sono, anzi in verità, è l'età più difficile e fragile da affrontare e superare. Ophelie scrive sul suo diario pensa che i giovani, solo essendo sicuri di loro, possono farcela e non soccombere ai genitori e ai loro errori. Ophelie sceglie da sempre di non dire a Matthew i suoi sentimenti perché l’amicizia vale più di tutto e ha paura di rovinare il rapporto tra loro. Lui innamorato di una ragazza che non lo merita e Ophelie fa credere a Michele, altro suo compagno di scuola di essere innamorata di lui, ma ha occhi in verità solo per Matthew. Insomma tanti i comportamenti che si annullano a vicenda, che rappresentano l’uno il contradditorio dell’altro. Questa è l’atmosfera che si respira nell’adolescenza.

Ma sarà proprio durante l’attesa festa di compleanno che Ophelie, insieme alle amiche e al fianco di Matthew e del nuovo ragazzo Chris entrato da poco nella sua vita, riuscirà ad analizzare meglio gli alti e bassi della sua età, lasciandosi trasportare fino in fondo da ciò che prova, senza invece, come fa sempre rifletterci troppo e fare da analista e sé stessa e ai suoi coetanei. Sì, perché a volte a vivere in modo pieno i pro e i contro di un’età, possiamo imparare dai nostri errori e renderci più forti anche di fronte agli altri. Ecco ciò che insegna questo libro. E alla fine Ophelie inaspettatamente si ritroverà, come diceva all’inizio, a dover confrontarsi e battere la testa in mezzo a quel buio uscendo dalla sua torre… e il destino non sai mai cosa ti concede… e nel caso di Ophelie è prevista una grande perdita che la farà cambiare e la trasformerà in una persona nuova… E quella Ophelie fatta di carta potremmo essere noi in carne e ossa.

Una lettura che sembra pagina dopo pagina un dolce lecca lecca adolescenziale, il quale si trasforma però successivamente nella succosa polpa del tempo delle mele.

Francesca Ghiribelli


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