mercoledì 20 maggio 2020

Recensione Nella clessidra del cuore di Giovanna Fracassi




 




Dettagli prodotto
·  Copertina flessibile: 220 pagine
·  Editore: Rupe Mutevole (5 dicembre 2017)
·  Collana: Letteratura di confine
·  Lingua: Italiano
·  ISBN-10: 8865915854
·  ISBN-13: 978-8865915851

Prefazione

Collezionare emozioni come due voci pari, che seguono strade parallele e si arricchiscono di incontri lungo il cammino: questo il primo pensiero leggendo le pagine Nella Clessidra del Cuore.
Sappiamo cogliere gli attimi nella giornata che ci regalano dettagli danzanti?
L’autrice è riuscita a rappresentare questo segreto, svelando ogni mistero nei suoi racconti e nelle sue poesie: ha saputo cogliere l’essenza di ogni intuizione nella vita dei suoi personaggi, nei versi cadenzati delle sue liriche.
Questo libro è un viaggio che ben vale la decisione della partenza.
Fin dall’inizio si intuisce un’alchimia consapevole mescolata all’attenzione per ogni storia narrata con maestria, per lasciare traccia nei sentimenti.
E questo cammino è scandito dai granelli magici nella clessidra, che protegge luci e ombre del nostro tempo.
Pensieri, frasi, simboli e memorie, in equilibrio sugli strati della vita, lasciano la loro essenza mentre il tempo muove le nostre intuizioni.
La Bellezza poi farà il resto.
“Solo adesso, dopo qualche minuto che la guardo mi rendo conto che è cieca. Rimane composta, silenziosa, sorride gentile a chi si complimenta per il suo cagnolino così carino ed educato.
Ma non volge il capo, non alza lo sguardo e all’improvviso è una sottile membrana invisibile che mi separa da tutti gli altri e mi racchiude insieme a lei in uno spazio ovattato dove le chiacchiere piano piano non si odono più, i corpi diventano veli che vibrano di calore ed io solo percepisco una quiete senza confini, la pace del tutto racchiusa dentro il cuore.” (da In metropolitana)
Un brano che Giovanna Fracassi chiude nella sua clessidra per renderlo trasparente e il nostro sguardo ci spinge a regalare un nuovo strato nella nostra clessidra di colori cangianti.
Regalo prezioso, da proteggere.
Maria Cristina Del Torchio

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L'AUTRICE


È molto vasta la produzione artistica di questa scrittrice contemporanea nata a Vicenza da Emilio, medico pediatra e da Gemma Brazzarola. Il nonno, Egidio Fracassi, professore di Lettere e preside del Liceo Classico A. Pigafetta della città natale, è stato un Irredentista e ha scritto numerosi saggi storico – politici pubblicati e ad oggi presenti nella sezione storica della Biblioteca civica di Rovereto (TN).  Giovanna, figlia unica, ha così modo, fin da piccola di vivere in un ambiente culturale molto stimolante e, crescendo, ha libero accesso alla biblioteca di famiglia. Si nutre di letture di vario genere, spaziando dai romanzi d'avventura, ai saggi. Matura pertanto la passione per lo studio della letteratura, della filosofia, della storia, ma anche della pedagogia e della psicologia che la condurrà dapprima a conseguire il Diploma di Istituto Magistrale e successivamente la Laurea in Lettere e filosofia presso l'Università di Padova. La sua tesi intitolata Il tema della corporeità nella filosofia di J.P.Sartre  la  confermerà Dottoressa in Filosofia con un eccellente voto conclusivo.
I suoi interessi culturali e umani la conducono poi a studiare e a conseguire varie abilitazioni   all'insegnamento, una specializzazione per l'utilizzo del metodo Braille, un master in Cinema, teatro e spettacolo e uno in Couseling.
Si sposa, appena ventenne, e da questa unione, tuttora in essere, nascono due figli.
Fin da giovanissima si è dedicata all'insegnamento in ogni ordine e grado di scuola. Attualmente insegna Lettere con dedizione e passione.  Parallelamente a questa professione, ha scritto poesie, filastrocche, fiabe, racconti   pubblicati in varie sillogi e raccolte antologiche ed enciclopedie specializzate, presentate in varie Fiere del Libro nazionali e internazionali e con i quali ha vinto numerosi premi e ottenuto   menzioni di merito e riconoscimenti ai concorsi ai quali partecipa di rado. Così come è assai raro incontrarla a presentazioni o ad eventi pubblici data la sua naturale riservatezza e la ferma volontà di non adeguarsi a quella che ormai è una prassi assai comune fra gli scrittori moderni.
Nonostante questa sua riservatezza che quasi la permea di una certa aria di mistero, le sue pubblicazioni hanno ottenuto e ottengono un grande interesse da parte degli appassionati della poesia e non solo.
Ha inoltre ha collaborato, come recensionista, con alcune riviste specializzate e i suoi scritti sono pubblicati nel suo blog, oltre che nelle sue pagine Facebook.
Autrice poliedrica si interessa inoltre di fotografia, filmografia, musica e storia dell'arte. Passioni che nutre viaggiando in Italia, in Europa e in particolare in Russia.

Bibliografia essenziale:
Arabesques (2012), Ed. Rupe Mutevole
 Opalescenze (2013) Ed. Rupe mutevole
 La cenere del tempo (2014) Ed.Rupe Mutevole
Emma alle porte della solitudine (2015) Ed. Rupe Mutevole
In esilio da me (2016) Ed. Kimerik
Nella clessidra del cuore (2017) Ed. Rupe Mutevole
L'albero delle filastrocche (2018) Ed. Rupe Mutevole.
Il respiro del tempo (2018) Ed. Kubera

Informazioni di contatto:
e-mail giovanna.fracassi@libero.it

RECENSIONE
Che leggiadria leggere Giovanna Fracassi! La sua poetica esistenziale riesce, oltre a venir fuori dalle sue poesie, danza come una ballerina classica intorno a un falò nei racconti brevi o lunghi con esemplare semplicità, ma al contempo inconfondibile profondità: qualcosa di veramente incantevole il suo animo femminile! Ogni donna dovrebbe averlo e non solo… anche ogni uomo su questa Terra. La copertina avrebbe potuto essere più d’effetto per un titolo così d’impatto, ma non serve perché le parole che lei imprime sull’inchiostro della vita pulsano come sangue divino e mistico. Quasi una scrittura d’altri tempi, quel battito ancestrale, con cui gioia e dolore fluiscono all’interno della clessidra del cuore. Ancora una volta vuole far specchiare nell’astrattezza di un sogno poetico la realtà della vita, facendola vedere agli occhi altrui più bella e accettabile, anche quando non lo sarebbe.
E trovo che ogni testo (poesie e racconti) letto più volte in ogni sua riga ci regali sempre qualcosa di nuovo, un’emozione che nasce come il vagito di un bambino appena nato. In questo libro sottolinea come sia importante partire in qualunque momento della nostra vita… perché la partenza è l’input per la crescita interiore esistenziale, è la voglia di intraprendere sempre con positività qualsiasi svolta nuova che il destino ci regala. Tutto si muove nel cosmo: pensieri, parole, gesti, luci, ombre, sorrisi, lacrime, lasciando la traccia dei sentimenti sulla riva dell’esistenza, mentre il tempo è una conchiglia spiaggiata sul bagnasciuga che muove il filo dei nostri sensi, delle nostre idee, delle nostre percezioni in attesa che la bellezza del creato faccia il resto. Una poetica vitale quella dell’autrice che ci esorta a trasformare in un caleidoscopio il temporeggiante grigiore dell’esistenza.
Siccome di solito regalo una poesia ad ogni libro letto. Ecco la mia per questo bel libro della bravissima autrice.

Il cielo in una stanza

Ho il cielo nascosto
nell’armadio dei sogni,
mentre passo in sordina
i miei pensieri
negli intagli
di argentata nebbia,
con cui la luna canta
alla notte.
Ho il sole come cornice
di uno specchio
per catturare
la luce di un giorno
e rendere immortale
il sorriso di un senso.
Ho un prato come finestra
per dedicare al vento
un’altalena di emozioni,
poi ritorno
naufraga di mondo
per disegnare un fiore
fra le pieghe del cuore.
Ho una stella nel cassetto
Per accendere di incanto
Ogni lacrima di pianto…
…per appendere
ad ogni sua punta
una chimera.
Scrivi e immagina
culla e sogna
che ogni speranza
ha il suo cielo
in una stanza.

Francesca Ghiribelli


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