domenica 8 luglio 2018

RECENSIONE IL MERIDIANO DI MARIBRUNA TONI


Dettagli
Generi Romanzi e Letterature » Poesia
Editore Ass. Culturale Il Foglio
Formato Libro
Pubblicato 17/07/2008
Pagine 280
Lingua Italiano
Isbn o codice id 9788876061868
Curatore Gordiano Lupi


Sinossi
Nel decennale della scomparsa di Maribruna Toni un Meridiano che storicizza il suo corpus poetico. In un corposo volume sono contenute le quattro sillogi edite: "Le vele, i voli, i veli" (Libroitaliano, 1997), unica antologia pubblicata in vita, "L'urlo si fa silenzio" (Traccedizioni, 1999), "Un sogno smarrito" (Il Foglio Letterario, 2001) e "Rimpianto d'onde", di sale e di tempeste (Il Foglio Letterario, 2003). In appendice una raccolta di Poesie ritrovate, apparse dopo la sua morte sulle colonne delle riviste Il Foglio Letterario, Carmina e relativi supplementi antologici. Come emblematica chiusura viene pubblicato "L'occhio incantato", lirica che racchiude il pensiero filosofico - religioso di Maribruna Toni.

RECENSIONE

La poetica di Maribruna Toni scalfisce, esorta, accende svariati stati d’animo. I suoi versi sono poesie d’impatto, che in alcuni attimi scemano la speranza verso la vita e in altri la alimentano come le fiamme in un camino d’inverno. Ho scoperto Maribruna Toni grazie ad un concorso letterario indetto in suo ricordo dall’associazione culturale del territorio Athena Spazio Arte. Di lei avevo sentito parlare attraverso i giornali. La sua figura così eterea che esce quasi fuori dalle foto che la ritraggono per l’esile dolcezza del suo volto, sintomo di un cuore e di un’anima grandi quanto la sua arte pittorica. Nasce come artista, pittrice di soggetti particolari che riescono subito a farsi distinguere dagli altri pennelli del circondario. Già, dai suoi quadri si comprende subito che l’arte ha piantato da sempre delle radici ben salde dentro il suo cuore.
In un secondo momento, forse per necessità portate dal destino della vita, strappando quella voglia al foglio bianco di essere intinto dai suoi versi, comincia a partorire bellissimi componimenti poetici. La sua meravigliosa interiorità sta nel supplire la sofferenza che l’esistenza le infligge evocando intarsi di versi che sembrano lo stesso vivo colore impresso nella sua tela. Magnetici stati d’animo scintillano fra isolate rime incatenate riuscendo a legarsi più in là in metodici versi astratti o desiderosi di un magico “altrove” magari trovato soltanto nella sua fervida fantasia. I suoi componimenti esulano dal rivestire un ruolo preciso nella poesia classica o contemporanea. Già, perché Maribruna ha uno stile tutto suo capace di indorare o annebbiare l’animo attraverso “strali” di parole che incidono le emozioni del lettore con profonda forza e al contempo sorprendente delicatezza. Quando era in vita, una sua sola raccolta poetica ha visto la pubblicazione, ovvero “L’urlo si fa silenzio”.
Dall’altra la casa editrice piombinese Il Foglio di Gordiano Lupi è riuscita con delicata sensibilità e professionalità a riunire altre sue raccolte poetiche e soprattutto ad inserire una preziosa e inedita raccolta di “poesie ritrovate”. Non posso scegliere una poesia fra tutte, perché tutte sono una più bella dell’altra e per chi ama e scrive poesia con profondo fervore e quell’amore che annienta perfino sé stesso non può far altro che conservare gelosamente questo bel volume, imperdibile contributo per il patrimonio culturale del nostro territorio. Non posso far altro che concludere questa mia umile recensione con alcuni suoi stupendi versi e un grazie a Maribruna Toni.

E quando sarò cenere,
prendimi vento
in groppa fino al mare
e lasciami cadere
dove l’onde
mi potranno cullare
e consolare.


Francesca Ghiribelli

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