sabato 30 giugno 2018

RECENSIONE IO SONO ROMEO DI ROSALBA VANGELISTA

Dettagli
Generi Romanzi e Letterature » Testi teatrali , Cinema e Spettacolo » Teatro » Testi e critica letteraria
Editore Youcanprint
Formato Libro
Pubblicato 14/06/2018
Pagine 62
Lingua Italiano
Isbn o codice id 9788827833834

Sinossi
Dall'introduzione: "Rosalba Vangelista porta sul palco il dolore di Pietro e Massimiliano, due ragazzi omosessuali costretti a 'nascondersi come due topi di fogna' a causa dei pregiudizi delle persone che li circondano. I due giovani, infatti, si ritrovano soli a combattere contro un mondo che non li vuole". "Pietro: E come te, dolce creatura addolorata, dovrei chiudere il mio amore dentro un mondo irreale? Fatto di vetro e di sogni, che galleggiano portati via dall'alito di vento dei battiti di questo mio cuore ferito? La tua dolcezza mi disarma, ma la consapevolezza mi uccide. Non esiste, in questo mondo di pietra, pietà per le anime come la mia. Siamo al mondo per cosa? Per amare ciò che gli altri decidono per noi? Non posso cessare di essere quello che sono. Solo la morte potrà lavare via da me ciò che questo mondo ha purgato. E se è la pazzia che viene a farmi visita, io non le aprirò. Perché non ci sarà né più un'anima né più un corpo ad attenderla. Nulla può dissacrare quello che le mie lacrime hanno sigillato, perché se viene la morte avrà il suo nome, le sue labbra e il suo respiro. E io morirò con il suo amore tra le braccia, e sarà impossibile ed eterno, come solo l'amore degli amanti afflitti sa essere."

RECENSIONE
Un altro piccolo capolavoro della mia amica autrice e poetessa Rosalba Vangelista. È brava nel genere thriller, gotico, psicologico, nella poesia, in ogni prova letteraria in cui si cimenta con eleganza, garbo, umiltà e talento. Ogni volta che la leggo mi tremano le corde del cuore, che iniziano a suonare una melodia inconsueta e soave, quasi un violino nel vento che intona l’inno della vita. Ed è proprio in questa opera, più delle altre, che intona la canzone per la vita. Oltre che talentuosa negli altri generi si sta cimentando con successo, anche a livello cinematografico, nella stesura di sceneggiature teatrali. Ed ecco che la sapiente sensibilità della sua anima fa capolino sul palcoscenico prendendo piano piano la prima scena fino alla fine del dramma. Un dramma odierno, psicologico, originale nella sua tematica esistenziale. Pietro e Massimiliano, due giovani ragazzi che si amano di un amore puro… un amore talmente autentico, che spesso non ritroviamo neanche fra uomo e donna! La bellezza dell’amore dovrebbe essere sempre messa in prima fila, ma invece pregiudizi, cattiveria e indifferenza primeggiano mostrando una profonda omofobia da una società ancora oggi troppo chiusa e piena di omertà. Ho amato i dialoghi dei due protagonisti, la descrizione dei loro stati d’animo e gli altri personaggi relativi ai loro più cari amici e ai familiari sia di Pietro, sia di Massimiliano. Mi sono deliziata, commossa ed emozionata con il personaggio della nonna di Pietro. La nonna Rosa, malata di Alzheimer, che vive in un mondo tutto suo ed è qui che l’intelligenza garbata dell’autrice fa totalmente centro… perché pone una importante domanda al lettore… ma i veri folli siamo noi che si definiamo “normali” o sono davvero folli coloro che sono dichiarati mentalmente insani? O forse come secondo Sant’Agostino, sono i bambini e i pazzi ad essere i veri e i soli portatori di verità? La copertina è veramente evocativa e raffinata, mentre la prefazione è davvero coinvolgente e riesce a rendere ancor più invitante la lettura del dramma! La similitudine dell’opera di Rosalba con il dramma shakespiriano Romeo e Giulietta è molto profondo e importante. Una lettura assolutamente da consigliare e credo fermamente che quest’autrice sia anche una talentuosa sceneggiatrice, le auguro tanto successo, perché se lo merita tutto! Lo dico senza alcun dubbio, perché quando leggo le sue opere mi emoziono attimo dopo attimo ed è questo che cataloga una vera scrittrice!


Francesca Ghiribelli

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