venerdì 15 gennaio 2016
RECENSIONE 'LUCREZIA' DI ROSANGELA GIOETTO
ISBN: 978-88-6884-012-9
Prezzo: € 12,00
Categoria: Narrativa
Anno: 2015
Pagine: 172
Autore: Rosangela Gioetto
Link casa editrice Kimerik
http://www.kimerik.it/SchedaProdotto.asp?Id=1998
In sintesi
Tre vite come tante, che si incontrano per caso e si legano per scelta, più o meno consapevolmente. A far da cornice, infatti, la realtà che gli stessi si trovano ad affrontare, improvvisamente. Si tratta di un mondo sporco, quello dell'usura, che se da un lato non dà scampo a chi ne è vittima, dall’altro non permette di uscirvi, sempre ammesso che si voglia farlo. Questo romanzo nasce, purtroppo, da una storia vera, raccontata in chiave semplice e lineare dalla penna della nostra Autrice; e proprio la semplicità dello stile ci ricorda che Lucrezia potrebbe essere chiunque, potremmo essere anche noi.
RECENSIONE
Una trama scorrevole che conserva l'amabile romanticismo di una storia d'amore dalle corde profonde, ma che alla fine sfocia proprio nella modernità di un argomento, purtroppo dannatamente attuale.
L'usura, spesso il significato di questa parola scorre nei telegiornali, in luoghi lontani, ma non pensiamo subito che potrebbe essere molto vicino, anzi proprio fra noi. E lo è, perché questa maledetto crimine si diffonde ovunque come un'epidemia.
Se prima i casi di usura erano numerosi, adesso la crisi economica ha fatto quadruplicare le statistiche su questa odiosa realtà. Persone in gravi difficoltà economiche che non possono più contare sugli istituti di credito, così si fanno 'comprare' da altri individui che chiedono loro tassi di interesse molto più alti di quelli consentiti legalmente dallo Stato. Ed è questo che crea il famoso circolo vizioso, dove la somma degli interessi da restituire diventerà ancora più esorbitante della cifra stessa iniziale chiesta in prestito e da pareggiare con il creditore.
Insomma, l'autrice ci apre gli occhi su una vivida realtà, facendola entrare a piccoli passi dentro la veste di una storia d'amore molto profonda in tutti i sensi.
Ciò che più mi è piaciuto, è come riesce a far ripartire tutta la storia incentrandola sulla scena della panchina, dove Lorenzo e Lucrezia, si ritrovano a incontrarsi e ad innamorarsi.
Già, prima ci sono molti flashback sul passato di entrambi i protagonisti: Lorenzo, un uomo alla ricerca del grande amore con radici semplici e un passato difficile da dimenticare, perché i rimpianti a volte attanagliano l'anima troppo tardi; dall'altra Lucrezia, una donna che si è sposata troppo giovane con un uomo molto più grande di lei, forse proprio ricercando l'antico rapporto che esiste fra padre e figlia, che lei non ha mai avuto.
Due protagonisti talmente diversi, ma che nella loro amabile diversità si ritrovano a combattere insieme per i propri ideali in un momento difficile della loro esistenza.
Sì, soprattutto per Lucrezia che scopre per caso l'oscuro lavoro di suo marito Federico. Già, un usuraio che ama più i suoi soldi, invece della donna che ha accanto.
Il lettore resta attaccato alle pagine con disinvoltura, immedesimandosi nei personaggi con garbo e sensibilità, perché spesso le più difficili tematiche di cronaca devono essere affrontate attraverso gli occhi di un romanzo. Un romanzo che si avvicina un po' alla storia di tutti noi, visto che l'amore è protagonista delle nostre vite da sempre.
Un libro da consigliare, amare e 'odiare' per la cruda realtà che racconta, soprattutto per il fatto che anche chi conserva nel cuore la speranza di un mondo migliore, invece troppo spesso deve accontentarsi di accettare che il male esisterà sempre in ogni angolo. La cosa più importante, però è avere la coscienza pulita e possedere il coraggio di far valere il proprio libero arbitrio.
FRANCESCA GHIRIBELLI
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