TRAMA
«Fra storia e fantasia
s'incastra la vita di Angel, che ha vissuto il peso socio-politico e la
sofferenza delle due guerre mondiali. Guerre che hanno profondamente devastato
città e rapporti umani, fratturato storie d'amore. È il 1953, seduta su una
panchina Angel ripercorre con la mente la propria esistenza, le proprie
emozioni, i propri sentimenti all'ombra delle due guerre… E la sua storia
d'amore con Mark è sopravvissuta alle devastazioni?»
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RECENSIONE
Non ho avuto il piacere di
leggere il primo romanzo dell’autrice dal titolo Angel, ma questo secondo
volume è la continuazione che rivede la protagonista, appunto Angel, in un
periodo che comprende gli anni antecedenti alla prima guerra mondiale e il
1953. Un romanzo scorrevole che riveste la funzione di opera rappresentante la
chiave di lettura della verità. Regala un volume di narrativa storica e
contemporanea, ma è anche strumento di verità in cui fedeltà al periodo storico
e la creatività di una trama si prendono sottobraccio creando un punto di
riflessione sull’essenza reale degli eventi di guerra, sulla loro conseguenza
sociale, psicologica e culturale, ma anche sugli squilibri esistenziali e
mondiali che hanno causato. L’autrice è brava anche nel creare la giusta
atmosfera per gli stati d’animo dei personaggi, analizzando le ferite e le
cicatrici di ogni piccolo grande protagonista. Ma il filo che lega ogni volto
incontrato nell’intera vicenda è ancora una volta l’amore, ma non in un’unica
forma, bensì in una forma polivalente. L’amore inteso come sentimento
universale che smuove gli animi di tutti i personaggi. In particolar modo,
ovviamente, di Angel, la figura femminile protagonista nei panni di ogni ruolo
che il destino le richiede di impersonare. E lei lo impersona con la voce
dell’amore, nella sua verità di donna divisa tra amore romantico e ardente
passione. Ma Angel più di tutto ci insegna a rispondere sempre con il bene
anche a chi ci fa del male, è l’unico modo per poter sopravvivere a tutto e a
vincere su tutto.
FRANCESCA
GHIRIBELLI
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