venerdì 10 dicembre 2021

RECENSIONE La legge pura del successo: Il bracciale divino di Vittorio Stefan

 






TRAMA

 

Caro lettore, mentre leggerai questa storia vorrei che riuscissi a pensarla come fosse vera. Il motivo che mi ha portato a scriverla è una sorta di monito su ciò che potrebbe accadere in futuro nel mondo. Una storia nata dalla mia fantasia, come i personaggi, i luoghi e le vicende che vi narrerò. Sarà ambientata nel XXII secolo, in una realtà completamente diversa da quella che stiamo vivendo. In un lontano e possibile futuro gli esseri umani nasceranno con dei poteri soprannaturali. Oltre il grandissimo sviluppo tecnologico, scientifico e medico, il genere umano dovrà abituarsi al nuovo stile di vita. Ci saranno essere umani “normali”, privi di qualsiasi potere che, per garantire la propria sopravvivenza, dovranno ricorrere a coloro che saranno definiti gli “Eroi della Sacra Divinità”: rappresenteranno infatti la giustizia, pronti a combattere e proteggere la società da ogni possibile minaccia. La storia sarà divisa in otto parti e ruoterà sul rapporto tra due personaggi: Vladimir e Oliver, due giovani ragazzi che avranno in comune il sogno di diventare un esempio per tutti e riuscire a essere apprezzati dal mondo intero. Due ragazzi però molto diversi, sia per gli ideali che per il loro modo di interpretare le regole e le leggi che dovrebbero agire per il bene dell’umanità; sarà proprio la smania di raggiungere i propri obiettivi che li porterà alla ricerca della "Legge pura del successo".

 

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RECENSIONE

 

Uno stile scorrevole che entra pian piano nel cuore del lettore. Lo scrittore invita a leggere il suo libro con la consapevolezza che la storia sia vera, anche se ovviamente chi legge dentro di sé sa che non lo è, ma potrebbe diventarlo da un momento all’altro in un prossimo vicino futuro. L’autore ha un punto in più perché estrapola dalla riflessione sulla nostra odierna società una dimensione immaginaria che seppur dettata dalla fantasia (personaggi, trama e ambientazione) riesce a essere uno sfondo credibile e possibile per un’eventuale trasformazione del nostro presente in un più o meno imminente o vicino avvenire. L’ambientazione è diversa da quella nostra attuale, ma non poi così lontana nel suo sviluppo ideologico. Definirei questo libro un romanzo di narrativa contemporanea che però sfocia nel distopico fantasy, in un genere surreale, ma che poi nella sua visione surreale non è così impossibile e impensabile.

Una società immersa nel XXII secolo, dove gli uomini hanno superpoteri e la tecnologia ha fatto passi da gigante in ogni ambito. Insomma, un bel cambiamento per gli umani, ma ci saranno anche esseri non dotati di super poteri. Per questo e per creare più contrasto: fra i personaggi creerà dei tipi di creature definite “Eroi della Sacra Divinità”. Possiamo definirli una specie di Robin Hood della società. I personaggi principali, Vladimir e Oliver, danno alla storia genuinità, la freschezza della loro età diventando la colonna portante del mondo intero vivente, così facendo realizzeranno il loro sogno di essere un buon esempio per tutti. Ma l’autore ci insegna (e da qui prende titolo il romanzo) che la gioventù dei due ragazzi, come in fondo fanno tutti gli umani (anche quelli più adulti), rischia di peccare nella loro sete di potere che poi appunto verrà definita la ricerca della “legge pura del successo”. Infatti la forte voglia di poter raggiungere i loro scopi li porta a interpretare le regole sociali per il bene dell’umanità in maniera soggettiva. La morale è quella di essere imperfetti nei nostri pregi e difetti, ovviamente, ma di non farci guidare sempre e comunque dall’avidità e dal potere, bensì dal bene per la comunità. 

 

FRANCESCA GHIRIBELLI

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