lunedì 16 agosto 2021

Recensione I fantasmi di Endmoon di Sabia Eileen



 

TRAMA

Inghilterra XIX Secolo
Terence Baker Lee, medico londinese di origini aristocratiche, si ritrova improvvisamente catapultato in un passato che ha tentato di dimenticare per anni. Suo padre lord Edward Baker Lee è morto in circostanze misteriose. Il medico decide di non partecipare al funerale ma l'avvocato del lord richiede formalmente la presenza del giovane per l'apertura del testamento. Con riluttanza Terence lascia Londra con il fermo intento di fermarsi a Endmoon, la storica tenuta di famiglia dove il padre viveva con la seconda moglie, il tempo strettamente necessario per sbrigare le incombenze formali. Ma l'arrivo in quella inquietante tenuta dispersa nella campagna inglese, costantemente avvolta dalla nebbia, risveglia in lui incubi che sperava di aver dimenticato.
Circondato dai ricordi angoscianti di un'infanzia fatta di sofferenze e soprusi, Terence si deve confrontare con gli abitanti di quella casa. Costantemente coperta da un sudario di tristezza e paura.
Lady Antonia, vedova del padre, giovane e fragile donna apparentemente sull'orlo della follia. Mary Harris, inquietante governante, ancora fedele alla memoria del defunto lord Baker Lee. Mister Wilson, algido e cinico maggiordomo che sembra nascondere segreti che devono rimanere sepolti. E Randall Evans, avvocato del defunto lord Edward, che, in qualche modo, cerca di proteggere la vedova del lord dalla sua stessa follia. Infine c'è Endmoon, dimora antica e storica della famiglia Baker Lee. Un tempo vestigia di prestigio e ricchezza. Diventata ormai una tomba per chi vi abita. Infestata da presenze inquietanti, scossa da urli agghiaccianti che stracciano il silenzio delle notti che tra quelle mura sembrano eterne. Una casa che respira e vive di vita propria portando alla follia anche chi è costretto a fermarvisi solo per brevi periodi. Così, nonostante le sue ferme intenzioni, Terence Baker Lee si ritrova a sua volta prigioniero di quel luogo che in fondo non ha mai sentito casa. Minacciato da uno spirito che cerca la sua vendetta. Circondato dall'ostilità di personaggi che non hanno alcuna intenzione di accettare che lui sia il nuovo proprietario di Endmoon. E gravato dal peso delle ultime volontà del padre, un'ultima vessazione nei suoi confronti. Una catena che lord Edward ha voluto stringere intorno alla sua anima. Perché non gli ha mai perdonato la sua fuga a Londra. Perché in fondo non ha mai abbandonato l'idea di poterlo di nuovo incatenare a quell'inferno terreno che è Endmoon.

Genere: dark fantasy horror

 pag. 76

Editore: Selfpublishing

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RECENSIONE

È il secondo libro dell’autrice che leggo e non mi ha assolutamente deluso, anzi questo suo genere dark fantasy horror paranormal (che se ben fatto, come in questo caso, prediligo) ti lascia con il fiato sospeso, soprattutto quando l’ambientazione è una tenuta immersa nella nebbia inglese intrisa di misteri familiari, grida agghiaccianti con sfumature gotiche che non guastano. La Eileen non risulta scontata, perché dentro al genere già buono, ma che poi può cadere spesso nel banale, riesce sempre a inserire una chiave di lettura psicologica e introspettiva rendendo la trama assolutamente singolare. Un qualcosa di umano che trasforma la lettura anche in un romanzo contemporaneo, unendo la situazione sovrannaturale alla realtà delle debolezze interiori.  Abbiamo il personaggio di Terence, ben fatto, uno di quegli uomini tormentati che io adoro nei libri e in certi generi. Lui è un medico aristocratico che alla fine si spoglia di tutto e resta davanti al lettore come un semplice uomo pieno di disperazione, fragilità e terribili ricordi con cui combatte da una vita. Per questo il lettore deve scoprire il suo passato, ovvero cosa lega passato e presente, dopo la morte di suo padre lord Edward, infatti sarà costretto a presentarsi lì a causa del testamento. Terence era fuggito a Londra, non voleva assolutamente tornare alla tenuta di famiglia di Endmoon, ma il destino a volte ci riporta di fronte ai fantasmi della vita, da cui non possiamo scappare per sempre.

Ben costruiti i personaggi di lady Antonia, vedova del padre di Terence, donna in preda alla follia, ma anche l’avvocato di lord Edward che cerca di salvarla dalla sua pazzia; dall’altra il maggiordomo Wilson e la governante Mary Harris che sono i classici personaggi inglesi che emanano mistero e completa fedeltà al loro defunto padrone. Insomma, una verità che fino alla fine scalpita regalando una breve lettura intensa, evocativa, suggestiva e gratificante.

FRANCESCA GHIRIBELLI

 

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