sabato 19 dicembre 2020

La sciagura di Uragada di Irina Boicova



 

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Sinossi

 

Una guerra lunga diciassette anni ha distrutto Uragada, terra dei venti e dei fulmini. Quando una serie di accadimenti catastrofici costringe i residui degli eserciti a ritirarsi nelle città: la vegetazione appassisce da Tritico alle Terre Nordiche; una nebbia sinistra aleggia a est, inglobando chiunque osi sfiorarla; un cielo rosso avvelena le acque, sterminando interi villaggi.

Taìs, ragazzino nato e cresciuto in guerra, ha un incontro misterioso con una strana donna, la quale svanisce davanti ai suoi occhi. La curiosità lo porterà alla Torre dei Libri e, pur di avere le risposte, imparerà a leggere. Le avventure di Garavan Garasia, diario di un Cacciatore di Immortali, potrebbero spiegare i recenti avvenimenti.

Iskander, giovane principe di Raisinberg, è costretto a trovare una soluzione o nessuno del suo regno potrà sopravvivere a lungo senza cibo. Nonostante il supporto dei Sapienti e Sacerdoti non avrà responsi, finché non si troverà davanti Taìs di Tritico.

Krista è una contrabbandiera. Sciagure e guerre le portano ricchezze e lei conosce il giro per concludere dei buoni affari. Ecco perché si reca da Arghemar, un ex Guerriero deciso ormai a vivere da eremita; unico a possedere ancora molti denari.

Saranno loro gli artefici del destino degli ultimi Mortali di Uragada. Ma dovranno affrontare forze potenti e presenze inquietanti, inganni e morte. Perché scoprire la verità, non basta per poter sopravvivere.

 

 

Citazione

 

 

Arghemar strinse i pugni sul tavolino. Krista fissò quelle grosse mani. Si chiese, per l’ennesima volta, come avesse fatto un simile Guerriero a ridursi in quello stato. Una volta era il più potente e famigerato dell’intero pianeta, i re si litigavano per averlo al loro servizio. Aveva viaggiato attraverso tutte le terre conosciute: dalle piane alle montagne, alle terre dei fiumi fino agli oceani in burrasca. Eppure eccolo lì abbandonato ai suoi vizi, tanto riservato che nemmeno una come lei, che altrettanto aveva viaggiato e di storie ne aveva sentite, sarebbe mai riuscita a capire cosa gli fosse successo di così grave, da rinchiudersi in quel buco sperduto del mondo.


 

 

 

L’autrice

Sono nata nel 1987 in Russia, dove ho vissuto i primi dieci anni di vita. Gli ultimi tre passati negli orfanotrofi. Mi hanno segnata, lo ammetto. Concetti come la “vera" solitudine, la fame, il desiderio di possedere qualcosa di personale, mi sono rimasti impressi.

A cavallo del ’97 e ’98, a dicembre, sono arrivata in Italia. Sono stata adottata da una famiglia siciliana. Infatti ho imparato prima il dialetto e poi l'italiano. I veri insegnanti sono stati i libri: una raccolta di 100 favole e fiabe, la collana “piccoli brividi" e da lì ho iniziato a leggere di tutto.

Ho provato a frequentare l’università. Era noiosa e non mi insegnava un “mestiere". Colpa mia, non avevo un vero obiettivo e di conseguenza ho perso interesse. Ho preferito lavorare. Per sei anni ho impartito lezioni private, tutte le materie. Lo adoravo, mi rendeva appagata e incapace di formulare una frase di senso compiuto alla sera. 

 A febbraio del 2020 ho seguito l'amore. Mi sono trasferita in Austria.

Vivo con il mio ragazzo e il nostro cane di razza Spitz tedesco nano. Lavoro presso un ristorante e provo a imparare il tedesco dialettale della zona. Nel tempo libero, manco a dirlo, scrivo.

 

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