domenica 27 settembre 2020

Recensione Il buio dell’anima di A.D. Viga

Valentina Modica (Illustratore), Anna Russo (a cura di), Sara Pellizzari (a cura di)

 

 



 

 



 

 

 



Dettagli prodotto

·  Word Wise : Non abilitato

·  Lunghezza stampa : 341 pagine

·  Dimensioni file : 3693 KB

·  ASIN : B07TKZ5X8W

·  Lingua: : Italiano

·  Screen Reader : Supportato

·  Numeri di pagina fonte ISBN : 1076893716

 

 

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SINOSSI

Karen Astolfi, venticinquenne con la quale la vita non è mai stata particolarmente generosa, si ritroverà a vivere una favola dolce amara. Cresciuta tra orfanotrofio e famiglie affidatarie, vittima di molestie e scampate violenze fisiche, non appena diventa maggiorenne riesce a mantenersi con lavoretti umili. La passione per la scrittura le regalerà grandi soddisfazioni e grazie all'auto-pubblicazione racimolerà mensilmente un piccolo stipendio che le permette di vivere dignitosamente. La vera svolta arriverà con due notizie che le cambieranno la vita, letteralmente. Saranno come un fulmine a ciel sereno che la rassereneranno…Ma dietro l'angolo il pericolo incombe minacciosamente su Karen. Incontrerà un uomo che la porterà sul baratro dell’inferno, pronto a spingerla verso il punto di non ritorno. Riuscirà qualcuno a farle amare nuovamente la vita o il buio che ha invaso la sua anima si rivelerà fatale per Karen? Una storia di forza, di paura e di speranza che non lascia nulla al caso. Carico di erotismo puro, vi farà sobbalzare i sensi, risucchiandovi in un vortice di indelebile passione.

CITAZIONI

"Il buio aveva invaso la mia anima, questa ha ritrovato la luce solo grazie alla mia forza di volontà e a tutto ciò per cui è valsa davvero la pena vivere".

 

RECENSIONE

E se Mr Snake mi era piaciuto ovviamente per la sua storia avvincente e totalmente differente da questo libro, ora Il buio dell’anima mi ha fatto innamorare soprattutto in un periodo così difficile, che tutti noi stiamo vivendo a livello mondiale. E adoro le storie di donne che riemergono dal dolore, dalle funeste circostanze di un destino, a volte infame. Ho trovato la copertina sporca, e quello sporco ruvido è decisamente voluto contrastando con lo sfondo della ragazza protagonista, di cui si vedono solo le spalle e i capelli. Cover e titolo così infatti non stridono, anzi si prendono sotto braccio per far restare misterioso un titolo, che dice tutto per chi poi andrà a leggere e a comprendere la storia.

Ma quel buio va scoperto, vissuto, descritto, raccontato con gli occhi di un’autrice che sorprende ogni volta nel suo talentuoso scrivere di vita, umanità, di temi di sofferenza e molto delicati, che riescono perfettamente, solo se provengono dall’inchiostro di chi ha la sensibilità vera di scrittore. E A.D. Viga la possiede, perché non regala mai trame scontate o risentite, perché le narra con l’occhio del cuore e l’udito dell’anima.

E tutti noi potremmo essere stati o diventare un giorno come Karen Astolfi, la protagonista, 25 anni. Un’età che avrebbe dovuto regalarle spensieratezza e serenità e invece non le ha donato un bel niente. Cresciuta in orfanotrofio e sballottata tra famiglie affidatarie, vittima di molestie, soprusi e violenze, non ha atteso altro che con trepidazione la maggiore età per coltivare il sogno di essere indipendente. Farà tanti lavoretti diversi per poter andare avanti ed essere autonoma e fra i tanti segue il sogno della scrittura, tale passione finalmente le regalerà un po’ di soddisfazione, auto-pubblicherà il suo libro arrivando ad avere una piccola paga mensile. Mi è piaciuto il fatto che l’autrice abbia inserito la passione per la scrittura nella vita della protagonista.

Ecco che A.D. Viga ci mette davanti il fatto che dopo tanto tribolare il sole arriva anche per Karen, ma la vita è fatta di alti e bassi, e le tempeste sono sempre pronte a tornare. Qui la Viga inserisce le figure di tre uomini che saranno essenziali per il suo percorso esistenziale e per il suo futuro e Karen rischierà anche di cadere in un baratro senza fine… Federico, sarà la luce, Jacopo, il buio e Bubu, l’oblio. Nonostante io ami il sole e la luce, ho adorato di più Jacopo e Bubu perché rendono la trama ancor più coinvolgente e piena di peripezie, sciogliendo mano a mano il significato del titolo del romanzo. Ma la forza di una donna riuscirà davvero a riemergere ancora una volta dal buio dell’anima e risorgere dalle sue ceneri per coltivare nuove speranze di vita?

E in questa trama carica di coraggio, disperazione, sofferenza, lacrime, sorrisi, paura e speranza la scrittrice inserisce un’altissima carica di erotismo, che non guasta, senza cadere mai nel volgare.  

 

E per ogni lettura che coinvolge e sconvolge scrivo una mia poesia. In questo caso racchiude il senso, che il libro mi ha lasciato sul significato della parola “buio” e del titolo del romanzo.

 

E se il buio fosse me

E se la notte si impadronisse del mio sguardo

le stelle diventerebbero lanterna del mio cuore,

perché non perdo la speranza di chi vede in lontananza,

ma non scorge mai abbastanza;

se non avessi perdonato il sole

per non aver donato alba ai miei occhi luce,

adesso non sarei qui ad accoglierti;

come farfalle intrappolate nella tela di un ragno

la mia vita sarà poesia,

ma anche la frenesia

di una corsa

verso l’ultimo barlume di cometa

che il cielo fa cadere sulla nostalgia del vento.

Sì, sono come lui

che non ha occhi,

ma soffia ribelle

sui chicchi di quel grano

che non ho mai visto crescere e mietere;

ho udito soltanto il brusio delle sue canne all’aere

senza chiedermi se fosse come l’oro

colui che luccica nel campo.

Quel campo arido di sfumature

e macchiato solamente di paure,

ma da quell’astratto contorno

invento un nuovo giorno

senza scrivermi il futuro

o la goccia esangue del presente,

perché se il buio fosse stato me

non avrei avvertito quel brivido sulla pelle

e non avrei amato mai la vita

solo del suo amaro profumo.

Non sarò mai luce

e non sono parte dell’oscurità,

ma sopravvivo sospeso

nella precaria immensità

di una stagione

chiamata il perenne inverno

che dell’autunno non ha foglie,

dell’estate non ha il sole,

ma che del sesto senso della primavera rinasce.

FRANCESCA GHIRIBELLI

 

L’AUTORE

SCRIVO NON SOLO ROMANZI, MA VERE E PROPRIE FICTION DA LEGGERE. SCRITTRICE PER QUEEN EDIZIONI.

 

 

 

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