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Sinossi
Erika Cole non è solo un amministratore delegato, lei è il capo, lei è la maggiore azionista, lei è miliardaria e schiacciata in una morsa di responsabilità, da quando il padre, in una specie di crisi hippie, se n’è andato con una ex attrice a godersi la pensione in Florida. La sua vita è un inferno di riunioni, decisioni da prendere, criticità da risolvere, e questo ogni minuto di ogni giorno. Chi l'ha avvicinata in amore, come Seth Carter il suo attuale fidanzato, lo ha fatto con più interesse per i suoi milioni che per lei.
"A Seth non interessava di lei, per lui era solo un trofeo e
l’assicurazione per una vita da nababbo la quale, probabilmente, aveva già dato
per scontata. "
È proprio questo ciò che lei non vuole. Lei vuole un amore senza compromessi,
vuole un uomo che l’ami al di là dei suoi milioni.
L’incontro con Tom Fold non è dei migliori, lui è un uomo ironico, ma timido e
complicato, lei una donna abituata a comandare e a vincere.
"Lei lo guardò in modo insistente, lo trovava così bello da toglierle il
respiro.
–Erika, per cortesia, finiscila, datti un contegno!
– Un po’ di buon senso ci voleva assolutamente.
“Stavo guardando i particolari di queste cesellature, sembrano voler dire
qualcosa” lui la guardò e rise, poi fece segno di una bocca cucita “ok, non
vuole dirmelo” e continuò “prima o poi mi auguro vorrà farlo”, ma pensò che non
fosse previsto questo post-vendita nell’acquisto.
Da come aveva capito, Tom era un uomo molto impegnato e aveva pochissimo tempo
per qualsiasi cosa. Lei pensò che, se per averlo lì avesse dovuto spendere
45mila dollari alla volta, lo avrebbe fatto senza problemi, anche senza la
necessità di un mobile, avrebbe pagato il suo tempo.
Sorrise con un angolo della bocca, lui percepì i suoi pensieri e sorrise a sua
volta, abbassando lo sguardo un po’ intimidito.
“Comunque, anche se non mi vuole spiegare cosa ha inteso inserire negli
intarsi, il mobile è stupendo e va oltre le mie aspettative. La ringrazio molto
di averlo fatto così bello, per me”.
Si stavano guardando negli occhi, erano come ipnotizzati.
Lui si riconcentrò un attimo e si schiarì la voce “se è tutto, io vado, miss
Cole”. Lei pensò che fosse crudele da parte sua andare via in quel modo. Non
era certamente frutto della sua immaginazione il suo interesse e neanche quel
bacio, anche se casto e innocente, che lui le aveva dato sotto casa l’ultima
volta, ma non sapeva come fare per tenerlo lì.
Era sfuggente come un felino."
In una serie di fraintendimenti, bugie e inganni tra i due scoppia una passione sconvolgente che, però, sarà destinata a finire in mancanza di un reale chiarimento
RECENSIONE
Il secondo romanzo della Rivera, un’autrice fresca, originale, moderna, che fa letteralmente esplodere le sue trame nel cuore dei lettori. Stavolta protagonista è Erika Cole, la ragazzaccia (come la definisce l’autrice stessa). Io da lettrice di solito non mi rispecchio mai nelle ragazzacce, ma stavolta Erika ha colpito nel segno anche con me, perché mi sono ritrovata in lei, in una tipa tutta lavoro e niente svaghi. La piccola differenza, è che lei è miliardaria (e io no), lei è il capo, lei è maggior azionista e l’amministratore delegato di un’importante compagnia (e io no), lasciatale dal padre, fuggito dopo la morte della moglie con una ex attrice in un posto da favola in Florida. Ed Erika, nonostante sia presa sempre da mille impegni lavorativi fin quasi ad impazzire, è anche fidanzata con Seth, un ragazzo bello, benestante (mai ricco quanto lei), ma che non balla, diciamo. Nel corso del romanzo scoprirà anche un lato del carattere di lui, che non quadra e le farà quasi paura.
Lei è quasi schiacciata dai tanti doveri e dai numerosi impegni, tanto che viene percorsa da mille dubbi. Riuscirà davvero a continuare una simile vita lavorativa per sempre? Vorrebbe tanto avere qualche ora libera e sentirsi rilassata e libera da tutto. Ama davvero Seth? È sicura che sia l’uomo giusto per lei? Erika desidera da sempre un uomo che la desideri come donna, non come una ricca sfondata da accalappiare solo per i suoi soldi. Ma diamo tempo al tempo, visto che la Rivera, come in ogni sua trama, inserisce un’esilarante new entry. Ecco arrivare Tom Fold, che sarà colui che restaurerà il tanto affezionato mobile lasciato a Erika da sua nonna. E Tom irrompe nella sua vita e la stravolge, ma poi sorpresa nella sorpresa, il bel Tom si sdoppia ed Erika si chiederà com’è possibile che di Tom ce ne siano due? Due Tom, due fighi da paura… O è diventata pazza, oltre che innamorata, oppure sono semplicemente due gemelli? Ma a tutto ci sarà la dovuta spiegazione.
Mi è piaciuta la figura di Alba, oltre che governante, quasi una seconda madre per Erika che ha avuto ben poco amore dalla sua famiglia, ma sicuramente ha ricevuto in eredità più soldi che sentimenti.
Tom è dolcissimo, ha sentimento umano ed è sensuale al contempo, virtù che ho apprezzato in un bellissimo ragazzo come lui.
Insomma, in un via vai di fraintendimenti, bugie e inganni scoppierà la passione fra Erika e Tom? Ma i colpi di scena non finiranno perché l’amore è bello se non è fatto di sorprendenti alti e bassi.
Ecco una mia poesia, come per ogni libro, che resta nell’anima. Morire d’amore inquadra la passionalità con cui si amano e vogliono amarsi Tom ed Erika.
MORIRE D'AMORE
Tremito incompreso
sfamato, vissuto
appeso, mai arreso.
Docile diluvio
di amanti sussurri,
incomprensibili garbugli,
manomessi equivoci,
insensati crimini.
Follia antica,
pietra grezza
di diamante essenza,
preziosa brezza
di rugiada
bagna nell'anima
la terra.
Mistico, incalzante
taciturno, errante,
meditabondo sguardo
di cielo intriso
e del mare diventa
foce d'arrivo.
Scalzo e a piedi
giungi affannato
sulla soglia del cuore
per scrivere d'incendio
ogni respiro e verso.
Mite e tempestoso
sei carezza di pelle
per morire d'amore
nello splendore di stelle.
Estasiato, abbattuto
per te amore,
morirei senza sosta
pur di amare
d'infinito
i tuoi occhi
che mi cercano
ancora una volta.
Francesca Ghiribelli
L’AUTORE
Sono una scrittrice, ma prima di tutto una sognatrice. Vivo al mare e ad un passo dalla montagna. La mia passione sono i viaggi. Attraverserei in lungo e in largo gli Stati Uniti, paese che mi affascina oltremodo. In California, dove ho vissuto per un periodo della mia vita, ho lasciato il cuore e, come ho sempre detto, non sarei mai dovuta ripartire da lì. Spero, un giorno, di poterci tornare.
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