lunedì 10 agosto 2020

Recensione Un Angelo per caso di Aneta Marika Szyszkowska


 


 

 

 

 

 

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Costo cartaceo 10 euro spedizione inclusa 

 

 

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Sinossi

 

Ci troviamo in ospedale, è lì che incontrerò la persona che mi ha stravolto e salvato la vita. Un camice bianco, niente di più. Bastava guardarla negli occhi per sentirsi salvi, e io l'ho fatto. Ho trovato nei suoi occhi tutto ciò che da sempre mi è mancato, ha trasformato ogni mio tormento in qualcosa da raccontare per sentirmi ancora più viva. È da lì che ho ripreso la penna in mano, per poi lasciarla e riprenderla quando il mondo mi stava crollando addosso, si, perché se ne stava per andare a km e km di distanza e l'unico modo che avevo per continuare a sentirla vicino era scrivere, scrivere di lei, per lei e con lei. È stata e ed è tuttora tutto ciò che ho sempre desiderato. Ha dato alla mia vita un senso che prima non aveva, ha trasformato le mie albe e tramonti, le mie notti insonni, le mie paure in qualcosa di cui parlare, raccontarle le mie giornate attraverso la poesia 

è diventato il mio unico desiderio, ha fatto uscir fuori la mia vera anima, attraverso la quale ho scoperto di aver trovato la persona più importante della mia vita, un Angelo, un Angelo per caso.

 

Prefazione

 

PUÓ NASCERE UN FIORE NEL DESERTO?

La poesia è la più profonda possibilità di narrazione dell’anima. Questa raccolta di poesie si presenta come una lunga espressione di un’emotività privata dell’autrice che descrive sé stessa, la sua vita e il suo rapporto con figure significative.

Tale emotività è chiaramente un elemento particolarmente intenso per chi le ha scritte e la forte carica emotiva che riesce ad evocare può solo essere espressione di uno “stato interiore” vissuto con tale intensità che non può più “contenersi” in un corpo o nella mente. L’autrice nella poesia trova una valida risorsa per la gestione dello stress emotivo e una fonte di benessere. Dott. Nicola Serroni

ESTRATTO DAL LIBRO

Una bambina

 

C'era una volta
Una bambina
Con gli occhi
Di chi
Ne aveva viste già tante..
C'era una volta
Una bambina
Col cuore
Di chi ha visto perdere
Tutto
In un istante...
C'era una volta
Un'anima infranta
Da sogni spezzati
E la paura di crescere
Con mani sporche
Di fango
Con gli occhi bagnati
Di sola tristezza
Un infanzia
Spazzata vita
Dal rancore,
Dagli sbagli
E dalla fretta
Degli adulti
Con la sola colpa
Di aver dimenticato
La loro infanzia
Io,
Oggi,
Quasi donna,
Sul ciglio della strada
Della vita
Di fronte a un bivio
Dove la strada
Sembra infinita
Scelgo me
Onnipotente davanti
Ai miei sogni
Impotente
Davanti a quelli
Già infranti
Scelgo il sorriso
Sincero
Di un bambino
Scelgo di accompagnarlo
Al suo lungo destino
Perché con me non ci fu nessuno
Perché per me non fu mai il momento opportuno...
Io Scelgo te
Bambino
Scelgo che sia la Luna
A cullarti in una città
Che dorme
Coi sogni sereni.
Mai un bambino
Dovrebbe essere strappato
Dal dolce silenzio
Di una notte
Giunta quasi al termine...
Domani è un altro giorno
Ma domani è un giorno in meno
Costretti a crescere
Costretti a tacere violenze
Costretti a sognarsi già grandi
Costretti a scappare dall'innocenza
Perché è l'unica arma
E quella ferita immensa
E se tu lo vuoi
Puoi fare la differenza
Da grande...
Perché tu...
Non lo sai..
Però...
Sei già grande

 

 

RECENSIONE

E per una come la sottoscritta che ha iniziato dalla poesia, facendolo restare sempre il suo primo amore, leggere questo libro di toccanti versi, è stata un’esperienza più unica che rara. Giovane autrice in cui scorre un’esperienza già matura e portavoce di un cammino in parte prevalentemente doloroso, che l’ha condotta ad esternare attraverso l’amore per la scrittura il respiro ansante della vita rendendolo emozionante fra gioia e dolore.

Un libro di poesie che diventa un racconto esistenziale, dove i passi dell’anima vanno a pari passo con il battito del cuore. La poesia è il vestito che indossa sé stessa e viceversa, la poesia è la sinfonia, con cui intona la vita e rappresenta gli occhi, con cui guarda le figure circostanti più significative per lei. Ma è anche il modo, con cui affronta rimpianti, mancanze, dubbi, ripensamenti…

Per lei la poesia è la fantasia, con cui annega la disperazione di un funesto destino, è l’unico metodo con il quale può abbracciare il mondo per non restare eternamente in apnea. La scrittura, il filo logico delle parole, il loro suono mentre si rilegge, la musica con cui lei scrive attraverso l’inchiostro sulla carta sono il canto di una solitudine mai altezzosa, ma una solitudine umile che riesce a raccontare a sé stessa la forza per sopravvivere.

La poesia in quest’opera non si può dividere dall’autrice, perché se la si divide anche solo per un’istante dalla sua poetica si potrebbe compiere un misfatto-delitto, come strappare la pelle dal suo cuore. In alcune poesie c’è anche un forte messaggio di speranza, non solo di narrazione, di ricordi, di sfogo interiore, ma si nota una morale terapeutica giungendo ad una vittoria introspettiva, che ha trovato nell’arte scritturale un modo per nascere come un bambino nel grembo di sua madre e per rinascere come un’araba fenice dalle sue ceneri. Quel bambino e quell’araba fenice hanno lo stesso bellissimo e speciale nome “Un angelo per caso”.

 

Francesca Ghiribelli

 

 

 

L’AUTORE

       

Aneta Marika Szyszkowska nata a Roma il 6 marzo 1993. Vive un’infanzia difficile alla ricerca di un posto fisso nel cuore di qualcuno, una vera famiglia, non ci riesce. La sua adolescenza è vissuta da alti e bassi, più bassi che alti, senza mai un posto fisso cambiando varie case famiglia fino all' età di 16 anni tornando poi dalla madre che le ha reso la vita impossibile. Non finisce la scuola, anche se le piaceva scrivere temi, ma i vari trasferimenti hanno impedito che lei continuasse. Si chiude dall’etá di 12 anni in un mondo virtuale che chiamava famiglia. Ma nemmeno quello è stato per sempre. È sempre alla ricerca di un cuore madre che le possa insegnare quello che non ha imparato nel giusto tempo. Impara a scrivere le sue emozioni, cerca di coltivare la sua unica passione: la poesia, vuole raccontarsi, farlo di lei e di ciò che la circonda, quando scrive la sua anima non trova confini. Si ispira alla sua vita, alle persone che ne fanno parte, alle sue speranze e dolori. Scrive tutto ciò che a parole non sa dire. Scrive tutto ciò per trovare qualcuno che la possa capire.

 

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