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SINOSSI
Misteriose sparizioni di stimati professionisti, ritrovamenti
di mani mozzate e Jack di picche. Un assassino che vuole farsi trovare, un uomo
che cerca di fermare una serie di crimini orrendi.
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Recensione
Uno stile
affilato e d’impatto come la lama di un rasoio ed è perfetto per un giallo
autentico, di quelli che ti tengono con il fiato sospeso. Pagine scorrevoli,
una penna che sa il fatto suo, un incantatore di storie di suspense, Mariani fa
breccia nel cuore dei lettori contemporanei con originalità e sorprendente
meraviglia.
Un racconto
lungo, che il lettore secondo me avrebbe reclamato più esaustivo, perché
desiderava non finisse troppo presto. E i personaggi non lasciano vuoti o
pecche, così in un thriller-mistery dai toni anche noir-splatter, i volti
restano indelebili nell’anima di chi legge, insieme alle tante persone
scomparse che si aggirano fra le righe del romanzo, con sparsi fra i capitoli
corpi mutilati, Jack di picche e mani mozzate di netto. Un serial killer che
ovviamente si divide tra la voglia sadica di essere scovato e la speranza di
non essere catturato e incastrato (come ogni assassino che si rispetti).
L’autore ha voluto mixare il sapore ancestrale di uno dei criminali più famosi
al mondo come Jack Lo Squartatore rendendolo attuale e moderno, totalmente
rinnovato. Anche l’ambientazione è la stessa, ovviamente Londra. Mariani però
appunto rinnova il marchio dell’assassino che lascia come simbolo un’impronta particolare.
Un richiamo irresistibile per la mente del detective che indaga. Così l’autore
non si “vergogna” di prendere il calco di un assassino già letto, vissuto e
soprattutto celebre, ma la maestria sta proprio nel non rendere il suo
racconto-romanzo scontato, bensì appassionante e da scossa elettrica.
Se si legge
prima di dormire, scioglie il sangue nelle vene e si può correre il rischio di
svegliarsi un po’ sudati sotto il terribile ricordo di un corpo martoriato e
assassinato, ma chi vuole un giallo doc, deve vivere questo tipo di pericolose
esperienze. E poi in copertina come nel corso di tutto il romanzo resta sospesa
la fatidica domanda fino alla fine: dove si trova il confine tra il bene e il
male?
Mariani lascia la scelta a noi lettori e recensori di trovare la giusta
risposta, magari anche soltanto dentro di noi. Ci fa divertire lasciando anche
libera strada al nostro immaginario, è chi legge che cataloga il buono e il
cattivo, ma alla fine l’apparenza può ingannare e le carte in tavola cambiano. Al
lettore sembra di rivivere quelle serie americane a puntate, peccato che qui si
tratta di un solo breve racconto. Protagonista e personaggi secondari hanno
pari importanza e vitalità regalando adrenalina pura e vivido intreccio per
mantenere vigile la mente del lettore.
Francesca
Ghiribelli
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