mercoledì 20 maggio 2020

RECENSIONE IL FUOCO, IL VENTO E L’IMMAGINAZIONE DI ANTONELLA SALOTTOLO






 










Dettagli prodotto
·  Formato: Formato Kindle (Ebook e cartaceo)
·  Dimensioni file: 1105 KB
·  Lunghezza stampa: 159
·  Editore: Kubera Edizioni (25 febbraio 2019)
·  Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
·  Lingua: Italiano
·  ASIN: B07PC3C7T5




SINOSSI
Il fuoco il vento e l'immaginazione racconta un viaggio attraverso fantasie, manoscritti e luoghi. È un puzzle che prende forma pagina dopo pagina. Il ritrovamento casuale di un libro nel vagone di un treno offre alla protagonista la possibilità di far venire alla luce un segreto celato per decenni. Una storia sospesa nel tempo, che non riusciva a trovare la parola fine e che aveva coinvolto più generazioni. Ma la vera protagonista di questo romanzo è l'immaginazione che sprigiona tutta la sua forza, mostrando ogni sua sfaccettatura. Fa intravedere il suo lato intrigante, svela il suo lato amaro, rivela il suo lato pericoloso e folle e infine palesa il suo lato magico.

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L’AUTRICE



Antonella Salottolo, nata nel 1984, vive a Napoli, dove lavora nell’ambito della comunicazione sul web e nella scuola. Laureata in filosofia si è specializzata in marketing e web marketing.  Amante del mare, dei viaggi, della buona tavola e della cultura orientale, in particolare del reiki, adora scrivere.
Ha lavorato al suo primo romanzo, “Il fuoco, il vento e l’immaginazione”, mentre era a riposo aspettando la nascita del suo amatissimo primo bimbo.




L’introduzione dell’autrice Antonella Salottolo:

“Ciao caro lettore,
si sì sto parlando proprio con te che hai appena aperto questo libro e stai leggendo le prime righe, ebbene per farti entrare appieno in questo romanzo voglio fornirti delle linee guida per capire al meglio la storia.
Per cominciare partiamo dal genere: come dovrebbe essere etichettato questo romanzo?
La domanda è semplice, ma la risposta no.
Si tratta di una sorta di diario di una ragazza che narra di una festa organizzata dalla sua famiglia ogni anno da generazioni.
Si tratta di un racconto di viaggio, di uno di quei romanzi che ha come palcoscenico il treno e come personaggi i viaggiatori.
Si tratta di una specie di guida gastronomica in cui vengono descritti luoghi, atmosfere, piatti, monumenti, miti e leggende.
Si tratta di una raccolta di favole per bambini e per adulti e di curiosità riguardo la paremiologia.
Si tratta di un romanzo che racconta la strana vita di due bizzarri bambini fin quando arrivano alla trentina.
Si tratta di una storia drammatica.
Ti sembra un’accozzaglia di generi e di argomenti? Ti stai chiedendo qual è il fil rouge che permette a tutti questi elementi di stare armonicamente insieme all’interno dello stesso quadro?”

Recensione 

Un libro che nel suo genere non è classificabile, qualcosa di accurato, di studiato, ma al contempo venuto bene alla luce del sole proprio per la sua esaustiva genuinità di raccontare la vita per quello che è: fra sogno e realtà.
Un mix di caratteristiche, caratteri, personaggi protagonisti e non protagonisti, emozioni positive e negative, prosa e poesia, favole per grandi e piccini. Un libro che parla alle generazioni e che fa da testimonianza scritta al mondo, a mio modesto dire, perché grazie a questa lettura (nonostante i tanti libri letti), c’è ancora… esiste ancora il libro non letto. E libri come questo dovevo ancora incontrarli nel mio cammino. Leggerlo può far bene a qualunque età, da 0 a 100 anni.
Neanche l’autrice, come dice nell’introduzione, ha la “patente” per definire le linee guida di una storia dentro la storia, un romanzo dentro al romanzo, una favola dentro alla favola, un bambino dentro ad un adulto e un adulto dentro a un bambino. Io definirei quest’opera una colorata matrioska, perché dalla bambola grande si arriva a quella minuscola leggendo pagina dopo pagina, conservando nel cuore quella disciplina che neanche conoscevo, ovvero la paremiologia. Se non sapete cosa sia, è lo studio dei proverbi, inteso come espressione dell’animo e del costume popolare. Ed ecco che si ritorna alle origini, facciamo tappa ancora una volta alle radici, a quel sapore antico da cui ognuno di noi proviene nella sua più infinitesimale cellula.  
Tutto gira intorno ad una vicenda che sa di mistero esistenziale, una ragazza che durante il viaggio su un treno trova un libro in un vagone. Un libro che forse cela un segreto antico e importante tenuto in serbo dal tempo per anni e secoli? Una trama scritta sulle ali dell’immaginazione e che viaggia veloce fra le redini della magia, degli alti e bassi della vita e del suo sapore amaro-dolce.
E girando l’amica pagina troviamo il diario di una ragazza, poi un viaggio filosofico, successivamente quasi un libro di ricette a portata di mano, scandito da aria nuova, piatti deliziosi, miti leggendari, usanze, ciceroni per monumenti e città, una vetrina di favole per ogni fascia d’età. E poi ancora il romanzo diventa racconto, poi torna romanzo che cela mistica poesia, e poi congiunge la vibrante corda del suo cuore a una storia drammatica. E alla fine è l’autrice che pone al lettore la sua fatidica domanda… quella domanda che risulta complicata e dal senso infinito, perché ha mille sfaccettature… e io rispondo come lettrice e dico, che nonostante appaia in diverse e nelle più insolite e disparate forma… la risposta è l’amore. Sì, l’amore è il filo rosso che accende di senso la nostra esistenza. Accende la nostra vita di fuoco, di vento e d’immaginazione senza abbandonarci mai. 

Ecco una poesia scritta da me per questo libro.

Volare

Proverò a tessere
un paio d'ali
fra la brina lucente
di un sorriso di sole.
Sistemerò i sogni
nel cassetto degli attimi
per ricamare d'infinito
le promesse ancora vestite
di carta bianca.
In verità non ho bisogno
di 'diventare' per 'essere',
non necessito di 'vivere'
per 'sognare'.
Solo ascoltando l'immaginazione
coloro le lancette del tempo
e dipingo il respiro della vita.
Là non ci sono confini per volare,
esiste soltanto un filo d'inchiostro
per unire i sospiri che il cuore
sussurra alle parole.

Francesca Ghiribelli


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