martedì 18 giugno 2019

RECENSIONE DI DELITTI ARTICI DI MARIALUISA MORO



Dettagli prodotto
Formato: Formato Kindle
Dimensioni file: 2748 KB
Lunghezza stampa: 219
Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
Lingua: Italiano

Sinossi
Chi ha letto PUZZLE, ambientato a pochi chilometri da Capo Nord, sa di chi parlo. Per chi non lo conoscesse già, entra in scena il commissario Stig Olsen. Dopo la soluzione del caso più sanguinario e orripilante della sua carriera, “il caso del macellaio di Gjesvᴂr”, così definito perché l’assassino tagliava a pezzi le sue vittime per ricomporle in un orrido puzzle, il commissario Stig Olsen, emotivamente devastato e ferito in ciò che aveva di più caro, si trasferisce a Tromso per cambiare aria. In quella città, che da principio gli pare priva degli stimoli di cui ha bisogno per distrarsi e lo fa pentire della sua scelta, si troverà ben presto ingaggiato in una lotta corpo a corpo con gli spettri del passato, travolto da una spirale di odio e di satanica follia, in un ruolo nuovo per lui: quello di vittima designata.

RECENSIONE

Se il precedente romanzo Puzzle da cui prende il seguito Delitti artici era l’unico libro dell’autrice che non mi era piaciuto molto, stavolta il sequel mi ha trascinato nella sua epopea degli eventi. Ho adorato da sempre lo stile della Moro, i suoi thriller a cardiopalma, la descrizione e creazione psicologiche dei personaggi e della trama, la cura dei piccoli dettagli.
Mi è piaciuto il ritorno del personaggio del commissario Stig Olsen con tutti i suoi dilemmi sentimentali. Intense le tre figure femminili e mi ha colpito molto la parte esoterica e diabolica che racchiude la storia e che fa esplodere l’istinto omicida dell’assassino trovando sempre le sue radici nella parte oscura dell’umanità, che forse ognuno di noi, chi più, chi meno, possiede. Ambientazione glaciale che non prediligo, ma che in questa circostanza fa da adatta cornice al giallo.
Rispetto a Puzzle abbiamo ben più coinvolgimento nella vicenda, e i tasselli vanno a ricomporsi piano piano fino alla fine con suspense e logica mentale intrecciando psicologia, movente sentimentale e sangue a giuste dosi. Un passato che ritorna e che funge da collante per una buona trama che incalza. Conferisco quattro stelline perché le meritano il romanzo e l’autrice. Resto del parere che però molti altri libri della Moro mi hanno davvero incantato rispetto a quest’ultimo! In futuro so che ci regalerà ancora tanti successi.



FRANCESCA GHIRIBELLI

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