giovedì 1 marzo 2018
RECENSIONE LETTERE A SOFIA SULLA FELICITA’ DI RAFFAELE TAMBORRINO
Editore: Raffaele Tamborrino
Formato: EPUB
Testo in italiano
Compatibilità: Tutti i dispositivi (eccetto Kindle)
EAN: 9786050477948
LINK DI ACQUISTO
https://www.ibs.it/lettere-a-sofia-sulla-felicita-ebook-raffaele-tamborrino/e/9786050477948
Descrizione
Dalla lontana Cina, dove trascorre lunghi periodi per impegni di lavoro, un padre scrive delle lettere alla propria figlia che vive in Italia, animato dal desiderio di esserle, in qualche modo, vicino e supportarla nel suo percorso di crescita. Non si tratta, però, delle solite lettere. Lasciandosi ispirare da Socrate, Platone e Aristotele, mette insieme lezioni di Filosofia, insegnamenti etici e considerazioni personali, utili per riflettere su come rendere la propria vita più felice.
Nasce così Lettere a Sofia sulla felicità in cui l’autore illustra, con linguaggio semplice e taglio pratico, il pensiero dei principali esponenti della scuola di Atene, con l’intento di dimostrare l’importanza, nonché l’accessibilità, delle teorie filosofiche del passato e, soprattutto, la loro validità nell’affrontare anche il mondo di oggi.
Una sfida ai lettori? Può darsi. O più semplicemente una proposta che può apparire bizzarra ai giorni nostri. E se poi tanto bizzarra non fosse?
Scoprire (o riscoprire) i grandi classici, potrebbe rivelarsi una scelta davvero saggia.
RECENSIONE
Un rapporto padre e figlia vissuto a distanza. L’autore è il padre che attraverso la nostalgia per la lontananza dalla figlia si riappropria di quell’antico sapere fatto della saggezza dei classici, ma soprattutto usando la grazia delle lettere. Sì, quelle di una volta, oggi così sbadatamente sostituite dalla frettolosa e fredda tecnologia. Ho trovato il libro molto elegante e molto utile alla morale sociale odierna. Quel cassetto da rispolverare dove un tempo si tenevano custoditi i sani principi e gli importanti valori.
Tamborrino esplica con delicatezza alla sua Sofia termini aulici e un po’ ostici per la gente comune che oggigiorno crede di vivere una sana filosofia tutta a modo suo. Ma l’unica cosa che non è cambiata dall’epoca dei classici ad oggi è proprio la ricerca della felicità. Ecco il tema che ci accomuna. Quella dimensione che prima veniva identificata sfiorando le linee del cosiddetto Iperuranio, che adesso viene definita felicità. Innumerevoli film e libri, saggi e tanto altro rivisitano in chiavi diverse tale argomento, ma credo per la prima volta in questo breve romanzo di averne trovato racchiuso il senso vero e proprio. Lo scrittore si trova lontano dalla famiglia a causa del suo lavoro, ma scandendo bene le dosi per ogni piccolo grande insegnamento riesce a comporre amabili lettere per la figlia Sofia.
Si parte da documentazioni bibliografiche su Socrate riportate in maniera precisa e non ridondante. Cenni biografici sul suo importante percorso filosofico, il concetto di felicità secondo il suo fervido sapere e come attribuire il giusto valore al denaro senza farlo prevalere sul lato intimo e interiore dell’animo umano. E ancora come nutrire la mente con il sapere riconoscendo i propri limiti. Soltanto conoscendo bene noi stessi possiamo essere da buon esempio per gli altri. Il filo della sapienza non finisce mai, perché dobbiamo farci continue domande attraverso lo studio continuo della vita. Il tutto secondo il rispetto altrui e delle leggi regolatrici l’Universo.
In seguito grande allievo di Socrate è Platone, che riprende a grandi linee la pienezza della filosofia di Socrate, ma stavolta si approfondisce anche il lato dell’amore, come nasce e come si può trovare la persona giusta. Dall’altra riuscire a mettere da parte gli istinti e godere di pari passo della bellezza interiore, della giustizia, dell’onestà e della temperanza. Platone a differenza di Socrate poggia la sua teoria filosofica maggiormente su una dimensione reale e non così eterea, come invece succede con l’Iperuranio, l’altrove celeste.
Egregio allievo di Platone infine è Aristotele che metterà ancor più in ordine gli obiettivi dell’essere umano, vivendo in modo virtuoso e razionale. Soltanto valorizzando il proprio talento (tutti abbiamo un talento da approfondire e coltivare) possiamo passare dall’essere in potenza all’essere in atto. Dobbiamo avere fiducia in noi stessi nutrire con coraggio e perseveranza la saggezza attraverso la sapienza. Aristotele studia meglio l’argomento dell’amicizia, un uomo solo non è niente senza amici, con cui condividere e amare la vita. Solo così si può giungere al bene e al progresso dell’intera comunità.
Non provengo da studi classici ma oltre alla lettura e alla scrittura apprezzo anche la filosofia. Un libro che riesce a far riflettere facendoci soffermare per un attimo sulle domande dell’esistenza e rompendo finalmente la continua frenesia della nostra quotidianità. L’unica domanda che resta ancora oggi aperta… esiste davvero la felicità? Qualcuno è riuscito davvero a trovarla? Chissà… oltre all’amore, è questa domanda a far muovere il mondo!
FRANCESCA GHIRIBELLI
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento