venerdì 28 ottobre 2016
RECENSIONE ‘IL VANGELO MALEDETTO-DUE VOLTI PER UN MESSIA’ DI SALVATORE DI GIGLI
ISBN: 978-88-6884-928-3
Prezzo: € 19,90
Categoria: Narrativa
Anno: 2016
Pagine: 458
Autore: Salvatore Di Gigli
Link kimerik
http://www.kimerik.it/SchedaProdotto.asp?Id=2335
In sintesi
Il papiro era di ottima qualità, ben teso e intrecciato. Il bastone di legno sul quale era arrotolato, con un solo manico alla parte inferiore, era intagliato con delicati motivi floreali. Il contenitore di cuoio era molto ben fatto, robusto, lucido e uniforme. In generale dava l’impressione di trovarsi davanti a un oggetto, nel suo genere, veramente prezioso. Senza indugiare oltre, sciolse di nuovo la fettuccia e lo riaprì. La scrittura, che la sera prima gli era sembrata minuscola e confusa, gli parve invece alla luce del sole molto nitida e ben strutturata, anche se un po’ scolastica. Le righe erano ben fatte e l’inchiostro omogeneo, senza grosse sbavature. Iniziò la lettura del testo. Man mano che andava avanti, il cuore prese a battergli sempre più in fretta.
RECENSIONE
Per lo stile dello scrittore e la sua capacità scritturale avrei potuto dare molte più stelline, ma per il tema affrontato e il genere libresco mi sono dovuta ricredere, perché purtroppo non condivido questo genere di letteratura. Per molti aspetti ho trovato temi simili ( anche se intrapresi in altre corde e sotto forma di un mistery archeologico ed epico) al libro di Dan Brown ‘Il Codice da Vinci’. Non leggo questo tipo di libri, perché avendo letto la Bibbia e il Vangelo e credendo nella religione cattolica e cristiana non mi sento di rispettare e accettare certi ‘stravolgimenti’ dei testi sacri. Essi sono pervenuti sino a noi grazie alle sagge testimonianze dei profeti e degli apostoli vissuti a fianco di Gesù e che con amore certosino ci hanno fatto pervenire il racconto del Messia. Non voglio esporre in ogni particolare lo stravolgimento di storia religiosa che l’autore ha voluto mettere come sottofondo al libro, ma soprattutto le fonti riportate alla fine del libro, specialmente nel ‘Vangelo secondo Lazzaro’. A me non piace l’idea di creare una trama con il gusto di mettere in dubbio l’intera base di una dottrina, poteva semplicemente creare un romanzo dai toni misteriosi centrando magari l’argomento su segreti archeologici senza andare a toccare nessun tipo di filo religioso. Di Gigli afferma che possono esistere due volti del Messia, uno spirituale che riflette molto il vero volto di Gesu’, ma dall’altra esiste anche un suo lato guerriero, dedito soltanto al desiderio di voler accaparrarsi il potere, come fanno tutti gli altri uomini sulla terra. La trama che prevede come protagonista un tombarolo e la sua famiglia poteva essere anche buona, ma non mi è piaciuto lo svilupparsi della faccenda. Posso rispettare tale scelta letteraria, ma non condivido. E poi visto che libri andati a ruba inerenti a certi temi sono già usciti, sembra quasi che la letteratura voglia trovare il successo a tutti i costi, favorendo tale tipo di temi, accettando anche di andare contro alle convinzioni religiose di un’intera dottrina. L’autore nel testo chiede a se stesso e ai lettori, perché la versione che ha intrapreso nel libro riportando anche fonti presenti in altri libri, non potrebbe essere vera? Lo fa, mettendo completamente in dubbio ciò che hanno scritto gli apostoli e i profeti. Mettiamo che nessuno potrà mai sapere la verità certa sulla storia religiosa, possiamo concedergli questo dubbio, ma perché la versione stravolta potrebbe invece essere vera? Chi lo può attestare e confermare? Io credo semplicemente alla verità da sempre riportata dai testi originali e non da ‘invenzioni’ convenzionali riportate con il tempo da altri autori, non competenti sul tema come chi ha vissuto la vera storia all’epoca. Consiglio la lettura a chi non è un religioso cattolico e ama rovesciare verità sacre per far diventare il ‘profano’ tema di scontro.
FRANCESCA GHIRIBELLI
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Ciao Francesca,
RispondiEliminaInnanzitutto ti ringrazio per aver letto il mio libro e per il tempo che hai voluto dedicargli con la tua recensione.
Rispetto la tua opinione, ovviamente, sul tema trattato.
Se pensi che lo abbia scritto solo per seguire una moda o per fare scalpore su un tema così delicato, debbo dirti che sei fuori strada.
Questo non è il mio primo libro. Il precedente: Testimoni oculari, edito anch'esso da Kimerik, è impostato in maniera totalmente diversa. Se avrai la pazienza di leggerlo, ti accorgerai che ti condurrà per mano ai tempi di Gesù, facendoti scoprire alcuni passi della Sua vita e delle Sue opere come non ti è mai capitato prima.
È proprio a seguito di quel libro, continuando gli studi sull'argomento, che ho sviluppato le suggestioni riportate nel Vangelo Maledetto.
La mia non è una nuova verità, ma solo un'interpretazione dei fatti così come tutti noi possiamo leggerli sui vari documenti, in primis proprio nei vangeli canonici.
In fondo, è solo un romanzo.
Un caro saluto.
Salvatore Di Gigli
Salve, ti ringrazio per la tua gentile risposta sul mio blog, ovviamente ho dedicato volentieri spazio e tempo al tuo romanzo, ma come ben sai il ruolo di chi recensisce a volte può risultare negativo per un autore. Sono sempre stata sincera e obiettiva nelle mie recensioni, ovviamente il mio prendilo come un modesto parere( non sono nessuno per giudicare la tua opera). Si sa, però che il pubblico è composto per la maggioranza di gente comune e a volte anche di credenti, quindi posso rispettare la tua scelta, ma non condividere il tema scelto. Ripeto lo stile della tua scrittura avrebbe dovuto avere un giudizio maggiore, hai talento e scrivi bene e in modo scorrevole, ma se il tema fosse stato un altro o affrontato in maniera diversa, sicuramente avresti avuto un parere positivo. Comunque sia, magari avrò modo con il tempo di leggerti ancora e magari di ricredermi, mai dire mai. Per quest'opera il mio giudizio rimane tale. Grazie per lo scambio di sinceri pareri. A presto un caro saluto. Francesca Ghiribelli.
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