Il cuore ama
di respiro
la vita,
anche quella percorsa
più in salita.
Il tempo ha bisogno
di carezze nel vento
per far crescere
il futuro
con la speranza
di un mondo
meno duro.
Semplice filo di rugiada
si erge al sole
per illuminare
di cristallo
la giornata
appena spuntata
fra i petali
di un fiore.
E la Pasqua ritorna
nella sua mite essenza,
nel suo profondo significato,
perché anche l'animo più cupo
si è inchinato.
Si è inginocchiato
a pregare
di fronte a quel Signore,
pieno di misericordia e di splendore.
Ogni anno
chiediamo salute e serenità,
pensiamo sempre a noi
e mai a chi è più in là.
Stavolta voglio pregare
con acceso desiderio
pur che vi sia
più dignità e buon senso
per ogni stella del firmamento.
Un universo di pace
dove nessuno fa la guerra,
in cui un sorriso
è la sola arma
per raggiungere
il paradiso sulla terra.
Lo so, caro Dio,
la mia è solo un'utopia,
ma so soltanto
che se ti invoco
la mia preghiera
sarà il tuo fuoco.
Il calore
per irradiare
il tuo cammino
per chi ancora
non crede a Gesù Bambino.
Ti lascio un messaggio
scritto sulla pelle delle parole
per dirti 'grazie'
del tuo immenso amore.
Francesca Ghiribelli
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