giovedì 9 luglio 2015
RECENSIONE 'L'ECO DEL MIO CUORE' DI ANNARITA PIZZO
Titolo: L'eco del mio cuore
Autrice: Annarita Pizzo
Edito da: Butterfly Edizioni
Numero di pagine: 120
Prezzo di copertina: 8 €
Trama:
Gennaio 1895. Una ragazzina poco più che tredicenne partorisce un maschietto in una casa misteriosa su una collina vicino Sanremo. Non le sarà mai più concesso di guardare suo figlio in volto. Gennaio 1920. Orazio ha venticinque anni appena compiuti quando sale su un treno per rincorrere un fantasma del suo passato. Non sa nulla della sua vera madre, delle sue radici, ma sa per certo che la risposta a tutte le sue domande è nascosta a Sanremo, tra un brefotrofio dalle tante contraddizioni e una nobile famiglia piena di oscuri segreti. L’autrice ci regala una storia forte, sconvolgente, attraversata da tutte le sfumature della luce e del buio. Un viaggio nel lato più oscuro dell’animo umano, attraverso gli spettri di un passato ignoto che chiede prepotentemente di essere conosciuto.
Cenni Biografici:
Annarita Pizzo è nata ad Albenga e, dopo gli studi classici, ha lavorato nell’azienda floricola di famiglia per circa quindici anni. Successivamente ha conseguito l’Attestato di Operatore Socio Sanitario e ora è mamma a tempo pieno. Ama la scrittura, la lettura e la musica. Ha pubblicato diversi racconti sul web e in antologie di vari editori, ricevendo numerose Menzioni d’Onore e Segnalazioni di Merito.
Nel 2011 pubblica il romanzo fantasy Enelsin Artigton e la Petra Regia che ottiene Segnalazione di Merito “Fantascrivola Spassosa” al Premio Cittadella 2012 e cui fa seguito, nel 2013, Petra Regia e la ricerca di Aran, terzo classificato (ex aequo) allo stesso Premio nel 2014. L’eco del mio cuore è il suo terzo libro.
PAGINA FB https://www.facebook.com/pages/Annarita-Pizzo-Autrice/906460192732023
RECENSIONE
Non è il primo libro dell'autrice che recensisco, ma è ben il terzo romanzo che scrive e nonostante il genere fantasy non fosse il mio preferito ho apprezzato tantissimo i suoi primi due libri, stavolta il genere cambia del tutto e si avvicina proprio a quello che io preferisco.
Una storia breve che narra il racconto di una vita, la quale a mio dire avrebbe potuto dilungarsi di più: un altalenarsi di eventi partiti da un passato 1895 fino ad arrivare al 1920, data in cui si svolgono i fatti presenti del romanzo.
Un ragazzo di venticinque anni alla ricerca da molto tempo della madre naturale; egli fa visita ad un malato terminale, il quale le racconta parte della verità sulla sua vita e soprattutto le svela l'indirizzo della donna che lo ha messo al mondo.
Orazio Fantini, divenuto figlio adottivo di due genitori umili ma buoni, è riuscito perfino a diventare capo reparto di due grosse aziende, le quali scoprirà essere di proprietà del suo defunto padre naturale.
Una storia antica dal sapore profondo e sentimentale narrata con stile, ma dalla dedica del libro si capisce nascere da una sorta di testimonianza di vita riguardante una persona molto cara all'autrice, quindi per questo ho trovato questo romanzo ricco di descrizioni, ma in parte scarso di fondamentali dettagli su parti della storia. Ad esempio il racconto che riguarda la vita di Anna ai tempi, in cui fu messa incinta dal suo padrone, nonché vero padre di Orazio e il legame fra lei ed Eleonora De Sanctis, moglie di Ottavio Olivieri.
Parti essenziali per comprendere i risvolti seguenti dell'intero libro,ma tutto sommato la storia funziona bene e ti appassiona fino alla fine.
L'editing è poco curato, e questo è un peccato, perché avrebbe dato più pregio alla creatività della scrittrice, ma non posso fare altro che consigliare questa storia a chi cerca emozionanti racconti di vita con un'ambientazione in costume, la quale non guasta mai e che la sottoscritta adora.
Consigliato a tutti coloro a cui piacciono le storie brevi e profonde.
Francesca Ghiribelli
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