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TRATTA DALLA SAGA
Persino
l’aria si era piegata al volere di Richard. Soltanto il tempo
continuava a scorrere inesorabile e indifferente. D'altronde a lui
non importa mai di nulla, scorre e scorre e scorre. Insensibile e
monotono.
RECENSIONE
Tutto
comincia con il prologo di questa nuova saga, un'altra continuazione
dell'opera diabolica di Richard Lancaster dopo il crollo della Torre
degli Orrori: il vuoto della perdita di Cheryl a causa del suo
affezionato paziente lo riempie fino alla disperazione.
Ed
ecco che il piano maligno contro l'umanità datogli in mano dallo
strano e solo apparente portinaio dell'Inferno ha inizio.
Richard
sembra avere un potere di comando sull'aria e sul mondo intero, dove
in pochi istanti riesce a bloccare il movimento e le azioni di
chiunque tranne le loro menti.
Una
delle sue vittime sarà proprio un ragazzo che sta per suicidarsi a
causa della sua natura omosessuale, ma Richard sta cercando altri
potenziali e forti generatori per ridare vita alla totale distruzione
del pianeta.
Dodici
luci si accendono in diverse locazioni della Terra, quasi come il
gioco enigmistico in cui ci si diverte ad unire i punti di una stella
a sei punte.
Quando
la forma si completa sembra che al suo interno vi si nasconda il
marcio dell'universo, il quale non aspetta altro che scoppiare e
infettare ogni essere vivente.
Alla
fine Richard quasi con il tocco di una bacchetta magica riaziona
tutto, ma nessuno si ricorderà mai di cosa sia successo in quel
momento.
E
così tutto ebbe inizio...
Il
secondo capitolo della saga vede come protagonista Nick Beaded. Il
ragazzo omosessuale precedentemente deriso per la sua sessualità .
Qui
entra davvero in scena il piano malefico di Lancaster che compare
improvvisamente nella stanza spoglia dove si trova il ragazzo.
Nick
non vede l'ora di poter riabbracciare i suoi cari, e Richard sembra
leggergli nel pensiero, infatti prima di lasciarlo andare gli chiede
semplicemente di fare una piccola cosa per lui.
Nella
stanza vede apparire un antico strumento di tortura risalente ai
tempi dell'antica Grecia: il Toro di Falaride, il re che usava questo
grossa macchina di ferro a forma di animale con una porta a fianco.
I
prigionieri una volta entrati venivano intrappolati e cotti vivi dal
fuoco che arrivava dal basso, pronto a torturarli.
Il
tutto era creato per attutire i suoni raccapriccianti delle vittime e
l'odore nauseante che vi proveniva.
Nick
improvvisamente sente accendersi dentro di lui una perversa voglia di
vendetta senza provare nessun tipo di vergogna o pudore.
Davanti
a lui vede apparire i corpi dei ragazzi che lo avevano preso in giro
e molestato spogliandolo; così grazie ad una frusta e un coltello
inizia a ridurre quei corpi in carne macerata.
SarÃ
un momento di tortura sadica e violenta, davvero descritta bene
dall'autore.
Alla
fine mette a cuocere i corpi ridotti a brandelli nella macchina di
ferro fino a far restare soltanto lucenti ossa di ogni corpo
devastato.
Ed
è proprio questo che dice la leggenda ai tempi di Falaride, resta un
solo mucchio di ossa brillanti come diamanti, da cui creare preziosi
gioielli.
Ancora
tanto di cappello a questo bravo scrittore emergente che riesce ogni
volta a creare capitoli originali impreziositi da idee davvero
creative per una valida atmosfera horror.
Nel
terzo racconto della saga ritroviamo il malefico sadismo che Richard
trasmette a Nick, visto che il ragazzo assapora con crudeltà la
punizione inflitta ai suoi compagni per averlo deriso attraverso il
Toro di Falaride.
All'improvviso
Richard ha una visione di sua moglie Cheryl, quasi guidata dal forte
desiderio di rivederla, ma in quel momento riaprendo gli occhi deve
soltanto pensare a mandare avanti il suo piano.
In
precedenza era riuscito ad impossessarsi della mente del ragazzo, al
quale ora racconta purtroppo che vorrebbe farlo tornare a casa dalla
sua famiglia, ma quest'ultima si è dimenticata di lui.
Il
fratellino e i genitori lo hanno cancellato definitivamente dalla
memoria, visto che Nick voleva togliersi la vita.
Così
Richard racconta che è stata quella la prima e unica volta a cui ha
salvato la vita a qualcuno, e quello dell'eliminazione dei ricordi da
parte dei familiari poteva essere un effetto collaterale.
Ma
come vedremo alla conclusione del racconto, Richard ha cercato lo
stratagemma di questa sordida bugia per proiettare Nick e il suo
corpo in un luogo sconosciuto, dove in lontananza si scorge una
strana torre.
Forse
si tratterà davvero della Torre degli Orrori?
Aspettiamo
di leggere la seconda parte con trepidazione.
Francesca
Ghiribelli.
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