mercoledì 7 gennaio 2015
RECENSIONE RACCONTI BREVI DI MASTER LAUTNECREP
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RECENSIONE
PRIMO RACCONTO 'L'INFORMATORE'
Un reparto psichiatrico dal nome 'Le nebbie', un'atmosfera tutta da scoprire, ma pervasa da grigio sentore e vibrante mistero per una trama ancora tutta da iniziare.
Questo racconto insieme agli altri sono quasi un incipit per una storia travestita da saga, ma non la solita saga odierna, anzi una trama narrante una sorta di dimensione particolare, dove le sembianze umane si travestono o si mischiano ad altre forme di vita per venire a conoscenza di città pullulate da ordini di persone che fanno da spie per l'intera umanità. Vigilanti che si nascondono nell'ombra per sopperire ad una società già resa schiava e vittima della mano stessa dell'uomo.
Tutto inizia con brevi ed essenziali scene, dove Luca Calamaio, fratello maggiore dell'Onorevole Giacomo Calamaio, si ritrova paziente di questo centro psichiatrico. L'incontro con l'Informatore, lo porterà a svelare quel che sa su questa città che prende il nome di Quattorda, ma niente è ancora chiaro, proprio perché l'Informatore sa molte più cose di chiunque, ma non può rivelare nulla. Qualcosa che nasce da una trama piena di sfumature distopiche, spionistiche e in parte dedite all'occulto, qualcosa dove molti riescono a dominare sulla loro anima, agendo su di essa a proprio piacimento. Tanto però da lanciare un nuovo misterioso interrogativo su un'altra identità che entra a far parte della storia, quando chiede a quel vecchio paziente se conosce Matteo Lanterna.
SECONDO RACCONTO ''DIARIO DI LANTERNA''
Qui ci si stacca dal primo racconto per un attimo e la scena si incentra su questo nuovo personaggio che parla in prima persona.
Egli parla dell'apatia della vita di un tizio che guarda da lontano, lo fissa fare gli stessi gesti, sapendo che deve mantenere una moglie e una figlia malata, così sembra attenderlo fuori da un locale.
In qualche modo conosce le sue intenzioni e sa che alla fine farebbe qualsiasi cosa pur di rubargli anche una stupida giacca costosa, così va nel miglior negozio e compra il suddetto abito per attirare la sua attenzione.
Subito dopo succede ciò che aveva immaginato, l'altro uomo lo minaccia con una pistola, mentre il protagonista narrante gli dice di abbassarla e di volergli cedere volentieri il capo d'abbigliamento.
Così l'altro afferra il capo e scappa.
Poi il protagonista lo segue ancora e l'altro quasi impaurito sembra volergli restituire l'oggetto rubato, ma l'altro vuole solo che getti a terra l'arma.
Il protagonista a sua volta armato lo intimorisce, ma alla fine si comprenderà come trovi in quell'uomo alcune sue stesse azioni e motivazioni, insomma molti stati d'animo in comune, ma in parte voglia istigarlo e metterlo alla prova
per fargli compiere quel furto e fargli provare paura e sensazioni negative.
Il protagonista infine lo prende in giro, perché il capo che l'altro ha derubato è quello vecchio, mentre l'altro nuovo di zecca lo ha messo egli stesso in auto.
Alla fine cede al ladro la giacca nuova con il suo biglietto da visita, sperando che il giorno dopo lo chiami, facendosi vivo. Qui forse capiremo meglio il nesso della sua misteriosa identità e il suo collegamento a questa nuova dimensione letteraria di cui si parla.
Nel secondo estratto dal 'Diario di Lanterna' ritroviamo Matteo Lanterna, che entra in una stanza abbastanza monotona all'interno di un edificio molto lugubre, ma qui avverrà l'incontro del protagonista con il maestro e con una strana stanza dalle tinte rosse e con al centro un magico e oscuro segno.
Credo che questo breve racconto descriva la devastante scena di una dimensione, dove la violenza degli uomini è efferata e quasi demoniaca e in cui ci si accorge di come la raffigurazione di questi personaggi sia negativa e per niente rassomigliante alla forma umana.
Lanterna viene spinto dal Maestro e da alcuni saggi suoi seguaci ad entrare nel misterioso ordine, a quanto si può capire, si tratta di Quattorda, sopra già citato.
Ma Lanterna si libera e si ribella al loro volere e fugge trovando sul suo cammino tangibili prove che sembra essere stato catapultato in un luogo infernale e sfumato da una vena occulta.
Infine Matteo sembra scoprire su quel sanguinario percorso l'entrata in scena di una figura che prenderà il nome di ChainSaw e farà parte dell'Oltremondo nella prima parte del piano di 'Dark Structure'.
TERZO RACCONTO ' E SIA'
Un racconto che si allontana un po' dai precedenti, ma il quale appare come una lettera fragile scritta da una persona che sembra sia stata costretta ad entrare in un particolare sistema. Esiste un Doc che studia il corpo e la mente della persona di cui si sta narrando,la quale è affetta da una particolare sindrome millenaria.
Una persona con poteri anormali e che una volta morta dovrà cedere il suo potere a qualcun altro. Ma tutto questo amplificato dalle azioni della struttura vigente su quel corpo, lo porterà ad uno stato confusionale, ma anche a far sentire quell'individuo quasi un Dio. Egli lo capirà quando si ritroverà di fronte ad una situazione disperata e di dolore, nella quale non proverà assolutamente nulla.
Ed ecco che lì il nostro protagonista si accorge di essere stato trasformato da un quasi Dio 'supereroe' in un mostro 'salvatore'.
Francesca Ghiribelli.
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