Recensione di ‘La meravigliosa avventura di Elizabeth Reed’’ di Stefania Andrusiani
Un libro che ha meritato egregiamente il premio internazionale ‘’Europa 2011’’, ma che dovrebbe accaparrarsi molti altri riconoscimenti.
Una storia fresca, originale, dove l’idea della protagonista Elizabeth Reed, sembra riportare alla mente la vaga somiglianza con Bridget Jones, ma ovviamente soltanto per i chili di troppo, che la ragazza è costretta inizialmente ad accettare. Tanti i personaggi secondari altrettanto importanti e validi per l’intera stesura del romanzo.
Un’avventura di vita che riesce a far riscattare completamente questa figura femminile, lasciandole modo di diventare da timido bruco splendida ed eterna farfalla.
Come in tutte le vite, però ci sono grandi prezzi da pagare e difficili peripezie da affrontare, ma saranno proprio la bontà, la forza d’animo, il coraggio e la dignità di questa ragazza a superare ogni ostacolo, anche quello più impossibile.
Tutto verrà mosso dalla grandezza dell’amore che prova per Paul, un uomo d’affari affascinante, sensuale, ma che purtroppo ha l’animo impavido di eterno scapolo e perfetto rubacuori.
In fondo agli occhi di Elizabeth, che nel corso della storia verrà chiamata spesso Smeraldo, proprio per il meraviglioso colore del suo sguardo,l’uomo appare come un dongiovanni che però cerca di nascondere a tutti i costi il suo lato più tenero e romantico.
La ragazza è più che convinta che riuscirà a tirare fuori dal suo cuore la parte più bella che egli nasconde anche a se stesso, ed il lato che lei ama di più.
Un amore che la protagonista cela fin dal momento in cui lo conosce e che cresce con lei facendola diventare una bellissima donna adulta piena di sani principi ed importanti valori.
Un particolare che mi è piaciuto ancora più di tutto è la cura, con cui l’autrice ha realizzato la trama avvincente che pagina dopo pagina incuriosisce il lettore sempre più; ma soprattutto la forma dei dialoghi che all’interno di un’ambientazione moderna e originale ricordano il sapore romantico dei ‘chick-lit’.
Questo termine viene riferito ai romanzi d’esordio degli anni novanta con tematiche strettamente femminili e sentimentali, ma chi ha veramente inaugurato questa tendenza letteraria sono grandi scrittrici di romanzi d’epoca e molto più lontani, una fra tutte è Jane Austen.
Ecco, io ritrovo una piccola parte del sapore di quei dialoghi un po’ retrò nel romanzo di Stefania Andrusiani. Essendo una che adora quel genere, non posso che rimanere entusiasta di questa lettura riprodotta in chiave moderna e attuale.
La scrittrice insomma ha saputo creare un favoloso romanzo che ci vuole ricordare, nonostante le tante difficoltà che la vita ci mostra, come ai tempi di oggi possa esistere ancora un amore pervaso dalla fragrante dolcezza dell’eterno. Perché l’amore vero è quello che veramente non finisce mai di esistere e che va oltre tutto.
Elizabeth Reed ne è l’esempio romanzesco, ma anche vivente, una storia importante che tutti dovrebbero leggere, perché valorizza la figura di tutte le donne. Un percorso di vita dove molto spesso ogni donna comune potrebbe rispecchiarsi e da cui dovrebbe imparare a riscattarsi.
Perché ognuna di noi dovrebbe sentirsi sempre e comunque una donna con la ‘D’ maiuscola.
Una lettura assolutamente da consigliare. Ringrazio inoltre l’autrice per avermi inviato il suo libro con una simpatica dedica autografata, che custodirò preziosamente.
Francesca Ghiribelli.
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