Riika Pulkkinen
L'armadio dei vestiti dimenticati
L'armadio dei vestiti dimenticati
Elsa è una persona piena di affetto verso la sua famiglia.
Prima è donna, poi madre e nonna di due splendide nipotine, Maria e Anna. Ed è proprio la seconda a mostrarci in questo splendido romanzo le varie sfaccettature, che perfino lei stessa non conosceva della sua amata nonna.
Grazie al sorriso di un pomeriggio, dove i ricordi del passato danno memoria al presente, Anna riscopre nell’armadio di Elsa un abito nascosto, quasi dimenticato dal tempo. Sarà quello il momento giusto per la nonna di narrare una storia toccante, profonda e dipinta da una nuvola di solitudine. Un racconto, che in sé preserva una nota di sottile fragilità, che la vita di tutti prima o poi svela.
Qui compare, come una conchiglia portata improvvisamente dall’onda dei ricordi, la figura di Eeva. Una ragazza solare, intraprendente, che nella sua vita ha dato all’amore la priorità assoluta di vita.
Nella stupenda opera di questa fantastica autrice finlandese, si può respirare l’arcana atmosfera del Nord, dove nel suo freddo clima si riesce a carpire l’antico e accogliente tepore di una lettura piena di sensibilità. Una profonda umanità di scrittura, che non cela i tanti errori, che le persone, seppur amando, possono commettere. L’importante è ritrovare dietro ai momenti difficili e ai numerosi sbagli della vita, quel grande senso di appartenenza ad un sentimento superiore, che ci rende deboli di fronte alla sua grandezza. L’insegnamento, che ci porta questa lettura, è come tutto questo possa accadere nel momento, in cui la vita si avvicina alla sua conclusione. Elsa ha una grave malattia, ma non abbandona con tristezza i suoi cari, anzi nonostante l’unico rimpianto, che prova verso la cara figlia Ella, se ne va portando con sé il sorriso dell’amore. L’amore che ha legato tre generazioni: madre, figlia, nipote. E sarà solamente la storia di Eeva a far crescere interiormente Anna, la quale ritroverà in quella ragazza mai conosciuta tante cose di se stessa, quasi da renderla tanto familiare. A far da cornice l’intensa descrizione delle emozioni, ma soprattutto la costante presenza della ‘sauna finlandese’ che attraverso carezze, profumi di lavanda e acque aromatizzate, riesce a catturare l’anima del lettore. Un capolavoro che richiama dentro la narrativa quel magico tocco di poesia, che ti rapisce con parole senza tempo. Ti sembra di ascoltare in ogni termine, accuratamente scritto, il docile campanellino di una fatina dei boschi, che nonostante tutto, ci rammenta sempre:‘’Tutti i dolori sono sopportabili, se li si fa entrare in una storia, o se si può raccontare una storia su di essi.’’
(citazione presente nel libro di Isak Dinesen (Karen Blixen))
Francesca Ghiribelli
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