domenica 14 ottobre 2012

RECENSIONE DI FRANCESCA GHIRIBELLI ‘WITHER-L’OSCURA CONGREGA’






Partendo dal presupposto, che non sono un’appassionata di libri di questo genere,devo dire che mi ha colpito come l’autore si destreggia egregiamente fra le storie di diversi e complicati personaggi, unendoli attraverso un denominatore comune,la stregoneria.
Questo romanzo ha vinto il ‘Bram Stoker Award’, ma non ha niente a che vedere con le immortali storie gotiche o romanzi neri riguardanti vampiri o altre figure oscure.
Esso riprende la storia di questa piccola cittadina, Windale, in Massachussets, che oltre ad essere sede universitaria, si porta dietro l’epocale tradizione di una storia raggelante e risalente a secoli prima. Wither, terribile e immortale strega, la quale ogni trecento anni, ha bisogno di impossessarsi di una nuova anima umana per portare avanti il proprio potere.
Tre persone saranno protagoniste di questo romanzo.
L’autore, ovviamente, mette in mezzo alla narrazione altre figure altalenanti che cercheranno di portare il lettore fuori strada, ma questo è soltanto un mezzo per arrivare al straordinario scopo di creare sorpresa e sbalordimento alla fine del romanzo.
I tre personaggi saranno Wendy, una ragazza dalle strane e curiose conoscenze magiche, poi Karen, una docile professoressa in attesa di una bambina e Art, suo cognato.
Wither prenderà proprio di mira la donna perché vuole la figlia che porta in grembo, mentre riuscirà ad incolpare Art nell’aver tentato di molestare Abby, una piccola e possibile occasione in grado di ridare nuova anima alla strega.
Infine, saranno proprio le magiche doti e l’astuzia di Wendy, che riusciranno a seppellire ancora una volta il potere della strega, ma purtroppo la fine di questo libro non dà nessuna certezza.
Sicuramente l’anima di Wither è eterna e forse attenderà ancora trecento anni per riuscire a riprendersi la sua vendetta. Ciò spetta comunque ai due seguiti della saga.
Il passato di una tradizione non deve essere mai dimenticato, ma la sua presenza continuerà prima a tormentarci nei nostri sogni fino a venirci a prendere nella realtà.

Francesca Ghiribelli.

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