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TRAMA
È stata una delle più strazianti immagini del Ventesimo
secolo: due ragazzini, due principi, che seguono il feretro della madre sotto
gli occhi addolorati e inorriditi del mondo intero. Mentre si celebrava il
funerale di Diana, principessa del Galles, miliardi di persone si chiedevano
quali pensieri affollassero la mente dei principi, quali emozioni passassero
per i loro cuori, e come si sarebbero dipanate le loro vite da quel momento in
poi. Finalmente Harry racconta la sua storia. Con la sua cruda e implacabile
onestà, "Spare. Il minore" è una pubblicazione epocale. Le sue
pagine, dense di analisi e rivelazioni, sono frutto di un profondo esame di sé
e della consapevolezza - conquistata a caro prezzo - che l'amore vince sempre
sul lutto.
RECENSIONE
Un libro diventato un caso letterario. Un’autobiografia che
spiega le ali verso la verità di un racconto di vita nudo e crudo, anche se pur
sempre narrato da un punto di vista soggettivo, proveniente dal cuore di un giovane
uomo. Si potrà giudicare positivamente o negativamente, come molti altri
lettori e recensori hanno fatto, ma chi lo ha letto, lo sta leggendo o lo
leggerà con gli occhi dell'amore o dell’umanità, alla fine spoglierà un
principe del suo sangue blu per farlo diventare coloro rubino, il colore di
tutti gli uomini, di tutti i comuni mortali.
Ecco, finalmente un libro che denuda l'esistenza dorata di
un reale per far capire a chi ambisce a quella vita, che non è tutto oro quello
che luccica. Io da lettrice posso dire che mi sono rispecchiata nei suoi
dolori, nelle sue esigenze di voler scappare dalla sua gabbia d'oro per poter
vivere come un uomo normale. In fondo, non è detto che se nasci reale devi per
forza esserlo e sentirti bene nel vestire i panni delle tue origini. Harry,
spare (il pezzo di ricambio, il minore), detto anche Spike, si mostrerà a 360
gradi dalla prima scena dietro al feretro della madre defunta fino all'ultima
pagina del romanzo, vita attuale di un uomo sposato e padre, un uomo uguale a
tutti gli altri.
Forse per chi ha pensato o ancora pensa che fosse più
fortunato di altri può farlo solo in relazione al denaro che ha e al titolo di
principe che possiede, ma alla fine è solo un ragazzino che perde la madre
troppo presto, un giovane che combatte per la sua passione di diventare soldato
dividendosi tra l'amore per la sua Africa. Un Harry che se la vede con gli
attacchi di panico, una sudorazione eccessiva, lo stress post traumatico, la
voglia di piangere e non riuscirci: cerca qualcuno che gli possa insegnare a
piangere e va da una psicoterapeuta, che da perfetta sconosciuta lo accoglie.
La donna accoglie un noto reale come lui che desidera solo piangere, desidera imparare
a farlo solo molti anni dopo la perdita di sua madre, perché non c’è mai
riuscito. Si tratta solo di un abbraccio desiderato, in fondo, da parte di un
principe che ha tutto e alla fine avrebbe bisogno invece che di un titolo o di
un'eredità, solo di essere ascoltato e confortato. Un semplice abbraccio, dove
lui si spoglia di quello che tutti vogliono che sia per essere infine quello
che vuole essere realmente da sempre. Un uomo con le sue fragilità, un uomo che
nel suo passato si è sbronzato e si è fatto le canne per annegare spesso un
dolore che non è riuscito a estirpare, perché forse non realmente elaborato in
maniera giusta. Un uomo che si sente libero solo nella sua Africa e che lotta
per ricordare la madre e le sue coccole, ma il dolore della perdita è come un
muro che non mostra cosa nasconde dietro di sé, è come se avesse cancellato
tutto quello che di bello c'era stato e che resta di sua madre.
Harry racconta pure la sua indisposizione allo studio, lui
si sente bene nei panni di un soldato. Il libro racconta i suoi amori
adolescenziali, la sua prima volta e le precedenti storie prima di Meg, la
donna della sua vita. Harry narra della sua dura e cruda esperienza come
soldato, dove la morte lo spaventa, ma lo fa crescere. Harry è ancora più ammirabile
e sorprendentemente affascinante quando si innamora nel più semplice dei modi a
prima vista di una foto di Meg su Instagram. Un colpo di fulmine che lo spinge
a cercarla disperatamente, la lotta di un amore che da parte di entrambi deve combattere
contro tutti e tutto: non è semplice essere la donna di un principe. Essere
un'attrice di umili radici e vivere sotto i riflettori e le grinfie dei paparazzi.
Ma l'amore può alla fine vincere su tutto? Meg alla fine sarà la donna che
riuscirà a sorvolare sul dolore della prigione che la rinchiude e le nega di
essere una donna libera, solo per amore del suo Harry. Un Harry che racconta
anche il bisogno di poter riversare il suo mancato affetto materno su una madre
surrogata. Ebbene Spare è la storia di un principe considerato un pezzo di
ricambio, appunto...
Per il resto è anche considerato l'ultimo della famiglia
reale e ha dovuto sempre combattere contro se stesso e gli altri per accettarlo,
ma alla fine non è stato tanto questo, semmai è stato il desiderio di essere
libero, un uomo libero, come Meg desidera di restare una donna libera, così per
com’è nata. Un romanzo autobiografico che di favola non ha niente, le favole
rosa semmai esistono altrove, forse molto più spesso in capanne fatte d'amore e
non in palazzi scossi da un forte vento.
Un libro da leggere e apprezzare e non giudicare, non è una
lettura da appoggiare o contrastare. Alcuni episodi vengono un poco trascurati
nella seconda parte della storia, avrebbero potuto essere valorizzati. Non è
una storia autobiografica che tende a essere un’auto-lamentela personale da
parte di Harry, semmai è una storia da ascoltare in silenzio con gli occhi
dell'amore umano ed esistenziale e un cuore in grado di vedere la verità e non
l'apparenza.
Francesca Ghiribelli
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