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· ISBN-10:
1689203641
· ISBN-13:
978-1689203647
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ACQUISTO ROMANZO
SINOSSI
La memoria è costituita da cassetti, alcuni senza serratura
alcuna, eppure una volta chiusi non verranno mai più aperti, indipendentemente
dal contenuto che custodiscono. Ve ne sono poi altri, muniti di ogni tipo di
serratura, in cui si cerca di racchiudere uragani di categoria 5... Ma è solo
un vano tentativo della razionalità; certe onde emotive, infatti, per loro natura
non posso essere arginate, ma sono bensì destinate a riemergere come tsunami
raggiungendo la costa... Il quando è solo una casuale questione di tempo.
RECENSIONE
Adoro i
libri intensi di poetica esistenziale, pregni di quella descrizione psicologica
ed emotivo-emozionale. Location valida sono i territori dolomitici raccontati
in accurati dettagli che ricordano quasi il panismo di Giovanni Pascoli, ovvero
il poeta delle piccole cose (che si impersona anche con la natura per certi
versi). E quando la narrazione si imbriglia della polvere di stelle della
poesia, io mi innamoro dei libri e li esalto veramente dal cuore. Ho eguagliato
la lettura ad una vera cassettiera mnemonica. Ci sono scomparti senza chiave e
alcuni con la chiave.
E l’autore
ci fa comprendere, anche per esperienza personale, come gran parte di essi,
seppur non siano dotati di serratura, per casualità del destino non verranno
mai aperti. E non verrà scoperto cosa celano al loro interno. E soprattutto se
dovessero custodire cose belle, sarà la volta buona che esse non salteranno mai
fuori, mentre le tempeste della vita, dall’altra, nonostante si vogliano tenere
sottochiave, esploderanno quando meno ci si aspetti per travolgere le nostre
esistenze.
Un tornado
non si può tenere dentro un cassetto e anche se al momento si potrà tenere a
bada, un giorno presto o tardi tornerà ad abbattersi sulla riva della vita. E i
tornado, l’autore invece li definisce più onde emotive, quelle che vengono
stabilizzate a volte grazie alla razionalità di ognuno di noi, ma mai
seppellite per sempre. Le emozioni in qualche modo verranno sempre fuori o dal
cuore o dall’anima… da una lacrima di pianto o di gioia, da una carezza, da un
abbraccio, da un semplice gesto, da uno sguardo…
E cosa ho
apprezzato di più è lo stile scritturale di Zurlo: ogni minimo fotogramma della
natura, dei personaggi circostanti, di ogni oggetto, di ogni creatura, di ogni
alba, di ogni tramonto sono un passo verso la vita che raccoglie speranza ma
senza illusioni, senza ipocrisia. A volte mette rime incatenate in una poetica
prosastica mai banale, a volte le rime si baciano sottilmente travolgendo il
lettore e lasciandolo senza respiro. Una narrativa misticamente piacevole,
quasi spiritualmente introspettiva, dove non si legge la solita storia d’amore
tra personaggi, ma si vive la realtà dei nostri giorni conservando l’antica
tradizione dell’origine della vita. Dovremmo anzi ascoltare più il silenzio
degli attimi e noi stessi per essere capaci di analizzare meglio il mondo e gli
altri.
Un titolo
empatico ed evocativo. Il tempo è una goccia di presente immersa nel passato… è
già una poesia breve, ma veramente intensa. Come M’illumino d’immenso di
Giuseppe Ungaretti. Zurlo da una parte emoziona con la poetica delle piccole
cose dai toni pascoliniani e dall’altra suggestiona con il vivido ermetismo
ungarettiano.
Un autore
emergente odierno che si disseta della saggezza di una filosofia di altri
tempi, che dovrebbe essere ancora presa in considerazione come la carrozza
dorata per i sogni dei nostri giorni.
FRANCESCA
GHIRIBELLI
L’AUTORE
Nato in uno dei tanti piccoli comuni del basso Lazio,
trascorre l'infanzia e l'adolescenza sempre negli stessi luoghi, conseguendo la
maturità scientifica col massimo dei voti sul finire degli anni ‘90. Qualche
tempo dopo aver intrapreso il percorso universitario, decide di non attendere
la conclusione dell’ulteriore ciclo di studi prima di raggiungere la tanto
ambita indipendenza e optando, quindi, per quello che all’epoca dei fatti
appare come il percorso più veloce possibile, ovvero intraprendere la carriera
militare; tale scelta lo porta a spostarsi per l'Italia fino ad approdare nella
tanto lontana quanto meravigliosa Sicilia. Col tempo diviene, suo malgrado,
“pendolare del fine settimana” e per questo “socio di minoranza di Ryanair” per
poter stare con la famiglia. Sposato e con una figlia, finalmente
stabilizzatosi a Roma, durante la successiva fase di immobilismo che ne
scaturisce abbozza il primo vero bilancio della vita, all'età di 40 anni,
avvicinandosi alla scrittura sulla spinta di esterni incoraggiamenti, con quale
successo lo scoprirà solo con "Il Tempo"...
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