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libri di Stefano Sestini
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Giuseppe Foggia illustratore
SINOSSI
Dalla penna di Stefano Sestini e dalle matite di Foggia Giuseppe, 11
Racconti Brevi, romantici, poetici, fantastaci, noir tutti condidi con un
pizzico d'ironia. Una fantasia senza confini vi introdurrà in un mondo dove sogno e realtà si fondono in un unica rappresentazione della Vita ed un proposta di "filosofia semplice" per navigarla.
Il Rospo spin-off di "Aurelia"
Il Pittore Ignoto
Malgento
L'uomo di ruggine
Il barista
La zanzarina Gilda
Il dietologo
Il fioraio
Il venditore di palloncini
La rammendina cinese
Il bambino eterno
RECENSIONE
E stavolta l’autore ci regala la lettura di pillole di fantasia.
Racconti brevi totalmente in stile diverso dai precedenti libri romanzeschi.
Titoli d’effetto, storie che restano impresse nella mente del lettore, nomi
accurati e profetici, che scelgono di lasciare un messaggio morale importante,
tanto da smuovere l’anima di chi legge per aggiungere al cuore un battito di
saggezza e verità.
Iniziamo con Il bambino eterno,
quasi un consiglio da lasciare a grandi e piccini, perché ognuno di noi deve
proteggere e al contempo tenere vivo il suo lato sognatore. Una curiosità, per
questo racconto prima è nata l'illustrazione del bravo illustratore Giuseppe
Foggia, soltanto dopo Sestini ha creato la sua storia, un esperimento-gioco che
ha dato origine ad un insolito scritto enigmatico e al contempo emozionante.
Il barista e Il venditore di palloncini,
rassomigliano a descrizioni ancora una volta sognanti, per far
tornare alla mente di chi entra fra le righe della storia, la tenerezza di un tempo ricordando ad ognuno di noi uno dei momenti più belli relativi alla gioventù: andare al bar e prendere il gelato, l'atmosfera estiva intorno e la goliardica magia del momento in cui si degusta tale delizia, dall’altra invece comprare un palloncino colorato e poi vederlo volare in alto nel cielo, come un desiderio che il cuore raccomanda al cielo di esaudire.
tornare alla mente di chi entra fra le righe della storia, la tenerezza di un tempo ricordando ad ognuno di noi uno dei momenti più belli relativi alla gioventù: andare al bar e prendere il gelato, l'atmosfera estiva intorno e la goliardica magia del momento in cui si degusta tale delizia, dall’altra invece comprare un palloncino colorato e poi vederlo volare in alto nel cielo, come un desiderio che il cuore raccomanda al cielo di esaudire.
Ne Il dietologo
si comprende quanto la voglia di vivere valga molto più di una semplice follia,
che a volte potrebbe portare alla morte, quindi la morale insegna di inseguire i sogni, ma sogni
sani e utili alla propria felicità.
Ne Il fioraio si
vive la scena con gli occhi di un fioraio, che da defunto si accorge di quanto
sia stato bello il suo mestiere, ma ora purtroppo lui stesso farà da concime per i suoi amati fiori.
Ma dall’altra solo adesso si accorge come siano realmente i fiori finti. I
fiori veri muoiono, mentre gli altri, quelli finti dicono bugie e ingannano. Un
po’ come le persone.
Il pittore ignoto
fa comprendere alla Tela, al Tubetto, al Pennello e al Manichino, che l'Arte è
l'Esistente si manifestano attraverso ognuno di noi. E non ci sono un elemento
o un oggetto artistico più grande e importante degli altri, perché ognuno di essi è essenziale nel vero compimento dell'opera.
Il rospo racconta
l’episodio di quest’animale, che arrivato finalmente in America è in cerca di
una vita migliore, la sua improvvisa partenza è causata dalla crisi del suo
stagno. Il rospo inoltre è uno
spin-off del romanzo di Sestini Aurelia, con protagonista un personaggio che in
tale narrazione faceva solo una breve comparsa.
Si nota come lo scrittore raffronta gli animali agli umani
e a situazioni di quotidianità esistenziale, anche del tutto attuale. Quasi un
modo per esorcizzare la monotonia narrativa che racconta sempre delle persone,
mentre usando la metafora riesce a spostare il punto di vista del lettore,
senza farlo disperdere-distrarre dall’intento del messaggio morale o senza
rendere meno importante tale situazione reale, solo perché adattata e trasposta
nella figura di un animale. Il mago dai capelli viola aiuterà il rospo a
toccare con mano la felicità attraverso i suoi prodigi o sarà un amico
ritrovato ad essergli fortuitamente capitato a tiro?
L'uomo di ruggine
evince un messaggio morale relativo alle paure di ognuno di noi, che alla fine
provocano “ruggine” fra le giunture della nostra vita. Ciascuno di noi è un uomo di ruggine e l'autore inserisce la similitudine di un chiodino di tetano, conosciuto come possibile causa di malattia mortale, a porci la seguente domanda: ma a volte meglio continuare ad avere paura o cercare di superarla una volta per tutte? Non è detto che la paura voglia significare per forza morire.
provocano “ruggine” fra le giunture della nostra vita. Ciascuno di noi è un uomo di ruggine e l'autore inserisce la similitudine di un chiodino di tetano, conosciuto come possibile causa di malattia mortale, a porci la seguente domanda: ma a volte meglio continuare ad avere paura o cercare di superarla una volta per tutte? Non è detto che la paura voglia significare per forza morire.
In Malgento troviamo
la storia di un uomo per il quale il destino si avvera nel solo tempo di un sogno,
avviene anche grazie al benvolere di una sorta di divinità naturale: una specie
di “madre natura”che fa diventare i sacrifici umani realtà letteralmente nel tempo di un sogno.
La zanzarina Gilda
narra la storia di una zanzara che preferisce di gran lunga succhiare il
nettare delle piante e dei fiori anziché sangue umano. Il suo grande desiderio
è volare più in alto possibile: da qui il saggio incontro con un pilota di
biplano, in cui lei mostrerà la sua ammirazione verso gli umani e le tante cose
che sanno fare e dall’altra l'uomo le farà capire come da sempre il genere
umano ha sognato di poter volare, dote che in insetti come Gilda è innata.
Infine La rammendina
cinese, il mio racconto preferito e il più lungo della serie, dove la
bambina
protagonista comprenderà che la noia, a volte è solo un'illusione della nostra mente, e che dobbiamo sempre girare per il mondo, confrontandoci con il “diverso” pur camminando con l'impronta delle nostre origini.
protagonista comprenderà che la noia, a volte è solo un'illusione della nostra mente, e che dobbiamo sempre girare per il mondo, confrontandoci con il “diverso” pur camminando con l'impronta delle nostre origini.
Francesca Ghiribelli
L’AUTORE
Stefano Sestini
Nato a
Fucecchio (FI) il 17.10.1976; scrittore autodidatta con la passione della
musica e della illustrazione grafica.
I suoi
autori preferiti sono: Pirandello, Dante, Edgar Allan Poe, Carlo Collodi
Lorenzini, Indro Montanelli, Baricco, Faletti, il teatro di De Filippo,
Leopardi, Pascoli, Pasquale Panella, Gianni Rodari e Italo Calvino.
Appassionato
di Filosofia, predilige le opere di Platone, Agostino d’Ippona, Schopenhauer,
Kant.
Mail:
ssestini29@gmail.com
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