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martedì 28 giugno 2022

RECENSIONE LE MIE ELOISE AMORI ETERNI DI LIDIANO BALOCCHI


 

 


 

 

 

 

TRAMA

 

Quale amore è in grado di resistere alle insidie del tempo, insinuarsi tra le mura di un monastero, abbattere gli ostacoli che la vita, o la storia, pongono sul sentiero dell'esistenza? Lo scopriamo tra le pagine di questo appassionante e coinvolgente romanzo in cui le vicende di Verena e Domenico si intrecciano, tra vita consacrata ed intense emozioni, trasportando il lettore in un viaggio, sulle tracce del destino.

 

 

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RECENSIONE

 

Un romanzo che rappresenta un filo legato fra sette secoli. Una storia d’amore a sfondo antico, ma allo stesso tempo contemporaneo nella sua valenza morale. Il periodo storico è una scelta singolare da parte dell’autore e incuriosisce molto perché siamo agli inizi dell’Ottocento e abbraccia un momento particolare e quasi mai ritrasposto nei libri: la chiusura e la requisizione dei conventi da parte di Napoleone Bonaparte. Il romanzo passa dalla vicenda appunto di una monaca che vive questa circostanza storica e che poi alla fine si dimentica la vita consacrata da Dio per viverne una peccaminosa cedendo alla compagnia di un ex frate. E qui l’autore riesce bene a legare l’esperienza umana della monaca che vive questo difficile momento storico per il convento, narrando anche della sua fondatrice Eloisa per poi agganciarla come un binario parallelo che prosegue la sua narrazione a fianco della vicenda predominante, ma senza mai incontrarla per la sua distanza temporale.
Ci si collega ovvero ad altri due personaggi, i veri protagonisti della storia.

Sette secoli prima la monaca Eloisa e l’ex frate Abelardo si amavano e poi sette secoli dopo Verena e Domenico si ritroveranno a vivere la potenza dell'amore.

Nella narrazione vibra poderosa la figura di Eloisa, fondatrice del convento, dove visse come una santa, inoltre lei sarà polso di ferro per le consorelle, ma rappresenterà luce per il loro cammino.

Come finirà il sentimento fra Verena e Domenico? Trarranno riflessioni dalla vicenda di Eloisa e del suo Abelardo, narrata appunto attraverso il romanzo. La famosa vicenda della storica Eloisa badessa, religiosa e letterata nata da una scandalosa relazione della madre nobile con un siniscalco. L’autore allacciando un periodo storico importante e ben narrato a un intreccio romanzato molto valido e strutturato ci regala la riflessione che se ci fossero molti più individui consacrati al bene grazie a un sano affaticamento dei sensi, forse la società funzionerebbe meglio. Piacevole anche la parte dell’ambientazione in Toscana, luogo originario dell’autore.

FRANCESCA GHIRIBELLI

 

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