TRAMA
“Appunti
di viaggio”: una narrazione memorialistica dal chiaro valore emotivo, oltre che
soggettivo, inquadrata in un determinato contesto storico-sociale e politico.
Arciduca lascia l'impronta del proprio essere proiettandosi sul passato per
rievocare ricordi in cui sono concentrati emozioni, percezioni, immagini,
suoni, colori immagazzinati nella mente, per costruire un pezzo di storia
personale. Le tappe fondamentali della vita dello scrittore Arciduca sono
racchiuse come petali di un fiore che non appassisce mai e narrate come la
storia di un puzzle, dove i tasselli sono i ricordi, in cui il tempo fluttua
avanti e indietro, alcuni con spazi narrativi più ampi rispetto ad altri ma tutti
con differenti valori esperienziali. I ricordi non conoscono frontiere, sono il
tramite grazie al quale l'autore sapientemente “naviga” nella sua interiorità a
toccare e portare alla luce un tempo perduto, svanito fra le pieghe del flusso
temporale, senza restare intrappolato nel passato. In fondo ricordare è una
connessione tra passato e presente ed è evidente in “Appunti di viaggio” il
lavorio interiore dell'autore, compiuto con razionalità e con la volontà di
affrontare un tempo lontano senza tensioni emotive ma percorrendolo con la
consapevolezza dei passi, certi e incerti, che furono. Quasi un giro di boa,
quello di Mauro Arciduca.
Tutti i libri sono disponibili in
formato cartaceo ed ebook su tutti gli store on line e tutte le librerie
fisiche con servizio on demand.
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RECENSIONE
“Appunti di viaggio” è un
diario di bordo fatto di vita, esperienza personale, di immagini, suoni,
colori, di cuore e anima che si dividono fra passato e presente senza
soccombere o restare ancorati a ieri, ma facendone insegnamento e tesoro per il
presente e il futuro. I ricordi non devono essere nebbia o veleno per noi
stessi, ma un vangelo di consigli da cui apprendere e da cui prendere il meglio
per non rifare gli stessi errori del passato. L’autore attraverso l’avventura
della sua vita ci fa sognare nei bei luoghi in cui ha vissuto e in cui è anche
solo passato trascorrendo tappe salienti della sua esistenza. Ci narra gli alti
e bassi della vita, fra cui le esperienze positive e negative.
“Appunti di viaggio” è da
prendere come insegnamento per noi stessi e gli altri, perché si possono
trovare tanti denominatori comuni imparando a riflettere sulle scelte fatte o
su quelle ancora da fare. Nella seconda parte troviamo anche uno spaccato più
filosofico che ripercorre accadimenti storici come quelli della Seconda guerra
mondiale e i tanti efferati crimini compiuti da Hitler e dalle SS, a cui Arciduca
ha pensato di dare una parziale risposta (non certo una giustificazione) con
teorie di psicologi e psichiatri importanti, ma anche basandosi su opere
letterarie note. Lo scrittore sottolinea di possedere inoltre un busto di
Hitler per cause legate alla sua famiglia, ma che alla fine non può che
sottolineare gli errori compiuti dal dittatore per la sua insaziabile fame di potere
durante il secondo conflitto mondiale.
Particolari pensieri e
riflessioni che ci fanno comprendere i cambiamenti socio-politici avvenuti dal
passato fino a oggi. Arciduca, nato nella cosiddetta Svizzera italiana, infine,
è anche un amante della musica, grande amico del noto batterista britannico
John Weathers che ha fatto parte dei Gentle Giant e di molti altri gruppi
musicali. Foto suggestive ingraziano il racconto di vita rendendo ancor più
piacevole la lettura.
FRANCESCA GHIRIBELLI
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